Elisa Toffoli si confessa: “Mi è mancato un babbo che mi dicesse sei bella”

La cantante friulana alla soglia dei 40 anni racconta del dolore più grande e intimo che l'ha accompagnata per tutta la vita

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Pubblicato: 3 Novembre 2016 16:33

Elisa è sempre più rock, come la sua famiglia. A cominciare dal marito, Andrea Rigonat, chitarrista della band. E tutti (figli compresi: Emma, 7 anni appena compiuti e Sebastiano, 3) sono in tour per l’Italia. La prima tappa è On Tour è a Firenze l’11 novembre, l’ultima ad Acireale il 7 dicembre.

Tutto va a gonfie vele per la cantante friulana. Sarà per questo che è finalmente riuscita a confessare il dolore più intimo che l’ha segnata fin da bambina. Elisa lo ha fatto in una lunga intervista al settimanale Grazia. Ma il suo sfogo comincia da prima con il video di una nuova canzone, Bruciare per te:

Il testo è una dichiarazione d’amore per Andrea, mentre il video spiega le radici di quel sentimento così intenso. Racconta una parte della mia storia, il dolore che ho provato da piccola per mio padre che se ne è andato. E il superamento di quella sofferenza quando ho trovato finalmente una persona d’amare.

La cantante continua spiegando che questo suo brano vuole essere di supporto a tutte le donne che non hanno avuto una figura paterna accanto:

Dedico il video a tutte le donne che da bambine non hanno avuto il supporto di una figura paterna. La mia canzone è un messaggio positivo, dà speranza. È come se dicessi loro: ‘Tenete duro, trovate una strada’. Noi abbiamo qual­cosa di diverso nel dna rispetto alle ragazze che hanno avuto fin da piccole l’approvazione del padre. Loro hanno un’altra sicurezza diverso da quando ero adolescente.

E infine si lascia andare al ricordo del dolore mai sopito, anche se attutito grazie ai figli:

Da piccola non mi sentivo credibile come donna, proprio perché mi è mancata la figura paterna. Ci sono cose tipiche che fanno le bambine: mostrare dopo cena alla famiglia il cerchietto nuovo, la gonna, il saltello imparato a danza. E di solito c’è un papà che dice: ‘Che bella che sei’. È la prima gratificazione che si riceve da una figura maschile ed è il riconoscimento della femminilità.

Elisa è arrivata a un traguardo importante della sua vita: nel 2017 compirà 40 anni e festeggerà i 20 di carriera. A tal proposito scrive:

Sarà incredibile: amo i compleanni. Per i miei 18 ho organizzato una specie di moto-raduno di Harley Davidson con tema ispirato agli anni 70. Per il ventennale di carriera, ho già qualche idea ma non posso rivelare nulla: è una sorpresa.