Ma è vero che TikTok potrebbe essere bannato in Europa? Facciamo chiarezza

La notizia del potenziale divieto della piattaforma social cinese in Europa sta facendo il giro sul web. Ecco cosa c'è di vero (e cosa no)

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Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Ma è vero che TikTok potrebbe non essere più disponibile in Italia? La notizia del potenziale divieto della piattaforma social cinese negli stati europei sta facendo il giro sul web dopo che Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha dichiarato che “non possiamo escludere” la prospettiva di un bando per TikTok nell’UE.

Ma facciamo un passo indietro. Il mese scorso la Camera degli Stati Uniti ha approvato una legge che prevede il divieto di TikTok, a meno che non venga ceduto a una società statunitense. Di conseguenza, il presidente Biden ha firmato il disegno di legge che concede a ByteDance, l’azienda madre di TikTok, nove mesi per vendere l’app a una società americana. Questo periodo può essere esteso fino a 12 mesi, ma se entro il prossimo anno l’app non verrà ceduta dal suo attuale proprietario, sarà definitivamente chiusa.

Con l’approvazione di questa legge, si è iniziato a discutere dei pericoli legati all’app anche in altri paesi. Più di ogni altra cosa, governi sono particolarmente preoccupati del fatto che TikTok possa monitorare gli utenti, raccogliere dati e trasmettere informazioni al governo cinese. Per questo motivo, i Paesi occidentali temono che l’app possa minare le istituzioni democratiche, promuovere la dipendenza da internet tra i giovani e avere un impatto sulla sorveglianza e l’influenza sugli utenti.

Sebbene TikTok abbia negato qualsiasi interferenza governativa e abbia sottolineato i suoi sforzi per garantire la sicurezza dei dati degli utenti, le preoccupazioni persistono. Di recente, infatti, la piattaforma è stata soggetta a varie indagini normative principalmente riguardanti la gestione dei dati degli utenti. A causa di preoccupazioni sulla sicurezza della privacy e delle indagini in corso, anche l’Europa sta valutando la possibilità di un divieto all’uso dell’app nei Paesi membri.

La risposta di TikTok

Per quanto riguarda il divieto in America, il gigante dei social media ha dichiarato la sua intenzione di combattere questa decisione.

ByteDance ha infatti reagito alla firma della nuova legge di sicurezza nazionale da parte del presidente Biden, definendo il “semi-ban” di TikTok incostituzionale e annunciando l’intenzione di opporsi in tribunale. Sostenendo di aver investito miliardi di dollari per garantire la sicurezza dei dati degli utenti statunitensi e proteggere la piattaforma da influenze esterne, TikTok ha affermato che questa misura danneggerebbe gravemente il loro business e metterebbe a tacere 170 milioni di utenti americani.Ha annunciato che intende contestare la disposizione, sostenendo che il suo algoritmo è troppo prezioso per essere ceduto.

TikTok non ha intenzione di cedere alla pressioni neanche sul lato europeo, con un portavoce dell’app che ha dissipato i timori di un possibile banno in Italia; assicurando che la piattaforma investirà ben 12 miliardi di euro nel prossimo decennio nel Progetto Clover per garantire la sicurezza dei dati.