Bryan Cranston è diventato noto al mondo intero grazie al ruolo di Walter White in “Breaking Bad”, ma a oggi è uno degli attori più apprezzati del cinema e non solo. Con due Tony award come miglior attore in un’opera teatrale, l’ex Heisenberg ha conquistato anche i palcoscenici di Broadway. Nel 2015, poi, è arrivata la nomination agli Oscar come miglior attore protagonista per l’interpretazione di Dalton Trumbo nel film biografico “L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo”. Attore, regista, produttore cinematografico e sceneggiatore, è uno dei migliori talenti del piccolo e grande schermo.
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Dall’allevamento di polli alla recitazione
Bryan Lee Cranston è nato nel quartiere di Hollywood di Los Angeles il 7 marzo del 1956. Secondogenito di tre figli dell’attore e pugile dilettante Joseph Louis “Joe” Cranston e dell’interprete di radiodrammi Audrey Peggy Sell, potrebbe essere definito figlio d’arte. La famiglia ha origini irlandesi, tedesce ed ebraico-austriache e, a causa degli impegni professionali di entrambi i genitori, Bryan trascorre gran parte dell’infanzia nell’allevamento di polli dei nonni a Canoga Park, nella valle di San Fernando. Durante l’università inizia a recitare in alcune compagnie teatrali della California, ma il suo percorso sarà lungo: riuscirà a farsi notare come attore solo venti anni più tardi.
I primi lavori di Bryan Cranston
L’ingresso di Bryan nel mondo della recitazione inizia tardi, dopo i venti anni, a causa della ritrosia dei genitori sulla possibilità che il loro secondogenito intraprendesse una carriera simile alla loro. I primi ingaggi di rilievo arrivano comunque guà a inizio anni Ottanta, ma come personaggio secondario in serie Tv molto famose come “CHiPs”, “Baywatch”, “La signora in giallo”, “X-files” e “Walker Texas Ranger”. Il primo ruolo importante è nel 1994 quando viene scritturato per interpretare il dentista Tim Whatley in “Seinfeld”. Ottiene anche una parte marginale in “Salvate il soldato Ryan”.
La consacrazione negli anni 2000
Per raggiungere la notorietà vera e propria, Bryan deve attendere gli anni 2000 quando prende parte alla serie “Malcolm” nel ruolo di Hal, padre di 5 figli dispettosi e marito di una donna molto più esuberante di lui. La prima stagione è un tale successo che il progetto viene riconfermato fino al 2006 con 151 episodi complessivi. Grazie a questa interpretazione, Cranston ottiene diverse nomination agli Emmy e ai Golden Globe, ma ciò che gli riserva il futuro è inimmaginabile. A partire dal 2008 Cranston dà il volto a Walter White, l’ambiguo protagonista di una delle serie più viste in assoluto in tutto il mondo: “Breaking Bad”.
Walter White di “Breaking Bad”
“Breaking Bad” è definita dalla critica un autentico capolavoro e tra le migliori serie Tv di tutti i tempi, nonché tra le più influenti e innovative. La “Writers Guild of America” l’ha collocata al tredicesimo posto tra le serie meglio scritte di tutti i tempi e il Guiness World Records l’ha riconosciuta come serie con la più alta valutazione di tutti i tempi, citando la quinta stagione con un punteggio di 99/100 attribuitole da Metacritics. Notevole, nella riuscita di quello che è diventato un cult, è il contributo dei due protagonisti Bryan Cranston e Aaron Paul. A ideare la serie è stato Vince Gilligan, con il quale Cranston aveva lavorato nella sesta stagione di “X-Files”. Riguardo alla scelta di affidargli il ruolo di Walter White, lo sceneggiatore ha raccontato che stava cercando qualcuni in grado di essere allo stesso tempo ripugnante e compassionevole, e che “Bryan era l’unico attore che sapesse farlo, che sapesse tirar fuori quel trucco. Ed è un trucco. Non ho idea di come lo faccia”. L’intuizione è più che corretta e Cranston, nei panni del professore di chimica, malato terminale, che s’inventa un’attività criminale per assicurare un futuro dignitoso ai figli, ottiene ben tre Emmy (per tre anni di fila) come miglior attore in una serie drammatica, traguardi eguagliati anche ai Golden Globe.
La carriera nel cinema
Con il successo e la consacrazione definitiva tra i migliori attori degli anni 2000, Cranston può iniziare a scegliere i ruoli da interpretare. Nel 2011 recita in “Contagion” di Steven Spielberg e in “Drive” di Nicolas Winding Refn. Nel 2012 prende parte a numerose produzioni cinematografiche importanti come “Argo” (che ottiene l’Oscar come miglio film), “Hohn Carter” e “Rock of Ages”. Nel 2013 riceve una stella sulla famosa Hollywood Walk of Fame e nello stesso anno interpreta il presidente degli Stati Uniti Lyndon B. Johnson a Broadway in “All the Way”, performance che gli fa ottenere un Tony Award. A osservarlo c’è anche Steven Spielberg cje prende accordi con la HBO per trasformare lo spettacolo in un prodotto televisivo a cui Bryan partecipa come produttore e attore protagonista.Poi prende parte a “Godzilla” e nel 2015 è il protagonista di “L’ultima parola- La vera storia di Dalton Trumbo”, ruolo grazie al quale ottiene una candidatura all’Oscar al miglior attore. Continua anche con la Tv prendendo parte, tra gli altri, ad “How I Met your Mother” nel ruolo del capo del protagonista.
Il doppiaggio e la regia
Dopo il successo di “Breaking Bad”, Bryan prende parte anche ad attività dietro la macchina da presa. È doppiatore in alcuni film d’animazione come “Madagascar 3” e “Kung Fu Panda” e dirige alcuni episodi di serie Tv come “The Office” e “Modern Family”. Ottiene poi, nel 2019, un altro Tony Award, il più prestigioso premio teatrale, con lo spettacolo “Network”.
Vita privata e curiosità
Riguardo alla vita privata, Cranston è stato sposato dal 1977 al 1982 con la scrittrice e sceneggiatrice Mickey Middleton e nel 1989 si è risposato con l’attrice Robin Dearden, conosciuta sul set della serie “Supercopter” e dalla quale ha avuto una figlia: Taylor Dearden. Tra le curiosità sull’attore, Bryan stesso, in un’intervista al “The Tonight Show”, ha raccontato di essere stato indagato per omicidio negli anni ’70. Lui e il fratello stavano girando l’America in moto fermandosi in città a caso per guadagnare denaro con lavori saltuari e proseguire il viaggio. Una delle loro tappe è stato un ristorante a Daytona Beach in cui lo chef, un uomo che lo stesso attore ha ammesso di odiare, è stato trovato morto. Lui e il fratello sono ripartiti proprio nel momento in cui è stato scoperto l’omicidio e, a causa della tempistica, i due sono rientrati nell’elenco dei sospettati. Altra cosa da sapere, con il collega di “Breaking Bad” Paul Aaron sono diventati amici fraterni e soci fondando la Dos Hombres Mezcal che produce un distillato messicano. Poi c’è il lato romantico di Bryan Cranston, per i 40 anni della moglie, deciso a non farle un regalo scontato, l’attore le ha scritto una sceneggiatura che è poi diventata un film, “Last Chance”, scritto, diretto, prodotto e interpretato appunto insieme alla compagna di vita, Robin Dearden.