Ambra Sabatini è un nome che, per gli amanti delle discipline atletiche, risuona forte nel mondo dello sport paralimpico. Toscana di origine, Ambra ha saputo trasformare una tragica esperienza in una straordinaria storia di resilienza e determinazione. Scopriamo di più sulla vita e le conquiste di questa giovane atleta che sta riscrivendo le pagine dello sport italiano.
Chi è Ambra Sabatini
Ambra Sabatini nasce a Livorno nel 2002 e cresce con una grande passione per lo sport. Fin da piccola, tra pattinaggio a rotelle e pallavolo, l’atletica entra a far parte della sua vita e, grazie alla sua grinta e talento naturale, inizia presto a partecipare a competizioni locali. Tuttavia, un evento inaspettato cambia radicalmente il corso della sua esistenza.
Nel 2019, all’età di 17 anni, Ambra rimane coinvolta in un incidente stradale insieme al padre: lo scooter su cui viaggiava per andare agli allenamenti fu colpito da un’auto che aveva invaso la loro corsia di marcia provocandole una caduta costringendola all’amputazione della sua gamba sinistra. Un momento drammatico che avrebbe potuto spegnere il suo spirito, ma che invece ha segnato l’inizio di una nuova sfida. Ambra, con una forza d’animo straordinaria, non ha lasciato che questo ostacolo la definisse, ma ha scelto di continuare a praticare sport come nuoto e ciclismo prima di rimettersi in gioco con la corsa grazie all’arrivo della protesi.
In un’intervista per Vanity Fair Ambra ha raccontato i suoi primi momenti con la protesi e della ripresa: “Non è stato tutto subito. Avevo tanta aspettativa sulle protesi, ma c’è voluto tempo per abituarmi. All’inizio soprattutto con quella da corsa, che ho indossato per la prima volta a un anno dall’incidente, facevo una fatica immensa. Alla prima gara sono inciampata sia all’inizio che al traguardo”.
Le cose poi sono cambiate alla prima gara: “Alla mia prima gara paralimpica ho incontrato il tecnico della nazionale. Lui mi hanno detto che mi avrebbe fatto una protesi ad hoc. Con quella il movimento era molto più fluido”.
Ambra Sabatini, Tokyo 2020 e le Paralimpiadi 2024
Proprio grazie a quella tenacia, Ambra riesce a brillare e a farsi notare alle competizioni paralimpiche dimostrando fin da subito di avere il talento per emergere. Nel 2021, alla sua prima partecipazione ai Giochi Paralimpici di Tokyo, Sabatini entra nella storia vincendo l’oro nei 100 metri T63 con un tempo di 14.11 secondi, stabilendo un nuovo record mondiale. Questa vittoria non solo le ha permesso di guadagnare la medaglia d’oro, ma ha anche segnato un momento storico per l’Italia, che ha visto un podio tutto italiano con Martina Caironi e Monica Contrafatto.
Ora, Ambra aprirà le Paralimpiadi di Parigi facendo da portabandiera insieme a Luca Mazzone, una responsabilità che l’ha riempita di gioia: “C’è voluto un po’ per realizzare. Sapevo che quel giorno sarebbero stati scelti e un po’ ci pensavo, però non volevo sperarci troppo. Quando mi ha chiamato il presidente Luca Pancalli annunciandomi che sarei stata io, non riuscivo a crederci. Poi ho sentito un insieme di sensazioni: emozione, fierezza, ma anche la consapevolezza della responsabilità che mi ha dato ancora più motivazione a dare il massimo”.