PAPmusic, il film di LeiKiè con le voci di Rudy Zerbi e Luca Ward: travolgente

LeiKiè ci racconta il suo film: "Un giorno sono andata in vacanza e invece di fare il bagno ho scritto PAPmusic–Animation for Fashion"

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

PAPmusic–Animation for Fashion, per la regia di LeiKiè, è il film d’animazione che esalta la creatività e l’innovazione del Made in Italy in tutte le sue declinazioni. Si tratta di una commedia romantica e musicale che combina moda, musica e comicità. Lo spettatore è trascinato in un’avventura travolgente, realizzata con la rivoluzionaria tecnica CGI (computer generated imagery).

Al cinema dal 26 settembre, la realizzazione di Papmusic – Animation for fashion ha richiesto 10 anni, con la produzione di oltre 50 personaggi, centinaia di comparse, la ricerca di look stravaganti ispirati ai colori e al mood della Pop Art, ma anche la riproduzione spettacolare e fedele nei dettagli di alcuni iconici centri urbani italiani, da Roma alle antiche rovine di Pompei, fino al romantico Ponte dei Sospiri di Venezia.

Il film vuole celebrare i talenti italiani e lo fa a cominciare da chi dà voce ai personaggi, ossia grandi attori e artisti come Luca Ward, Rudy Zerbi, Marco Mazzoli, Jake La Furia e Tamara Donà.

La regista LeiKiè, cantautrice, artista, icona social delle nuove generazioni, definisce PAPmusic un film “bizzarro”, raccontandoci come è nato e si è realizzato questo meraviglioso progetto.

PAPmusic – Animation for Fashion
Fonte: PAPmusic – Animation for Fashion
Lei e Lui in “PAPmusic – Animation for Fashion”

Com’è nata l’idea del tuo film di animazione, PAPmusic – Animation for Fashion?
L’idea del film è nata dopo avere lavorato al videoclip della canzone Baciami Ba… che è stato realizzato con un’animazione in 2D. Questa canzone racconta la storia dei tentativi, anche audaci, di una “Lei” che cerca in tutti i modi di conquistare un “Lui” sempre un po’ impacciato e in balia delle azioni di “arrembaggio” buffe e paradossali che Lei mette in atto. Dopo avere realizzato il video musicale, mi sono resa conto che in esso vi era una connessione tra la Musica, la Storia e le Grafiche. Così, ho pensato di realizzare un progetto multimediale per connettere più settori. Tra gli elementi da creare e sviluppare c’era anche quello di un film animato. Non sapevo ancora che, proprio il cartone animato, sarebbe diventato lo zoccolo duro del progetto multimediale.
Ma un giorno sono andata in vacanza e, invece, di fare il bagno in mare, ho cominciato a scrivere PAPmusic. Ero inconsapevole del fatto che un progetto del genere avrebbe comportato un lungo viaggio sopra una zattera e che tutto ciò avrebbe richiesto lunghi anni per la sua realizzazione e per tornare a riva.

In realtà PAPmusic – Animation for Fashion è più di un film di animazione, giusto?
PAPmusic è come un contenitore dove più mondi si sono incontrati per dar vita ad un progetto unico nel suo genere. La Moda, la Musica, il Design e il Nostro Patrimonio Artistico si sono legati in una unica forma espressiva. La narrazione si muove in tutte queste forme d’arte ed ognuna di esse è creata in maniera naturale e curata nel dettaglio.

Qual è il messaggio che vuole trasmettere il tuo film?
Fondamentalmente è un messaggio positivo, quello di affrontare le sfide della vita con coraggio, determinazione e sempre con una buona dose di ironia che aiuta a non rendere troppo drammatiche le situazioni negative che inevitabilmente accompagnano il nostro vivere. È un invito a mettere a servizio la propria preziosa individualità in team, perché l’unione di tante realtà genuine creano una forza unica, inarrestabile e positiva.

Perché hai scelto di raccontare il mondo della moda?
Lavorando nel mondo teatrale e della moda, ho assorbito in modo naturale questi momenti creativi, canalizzandoli con ironia e cercando di trasmettere quello che succede nel mondo della moda, anche a livello didattico raccontando i suoi processi aziendali e le varie figure professionali, ma con una narrazione divertente.

Perché in particolare la moda milanese?
Perché Milano è una delle capitali della moda. Io vivo a Milano, è stato interessante ricostruire le bellezze di questa città, ma non solo di Milano. Abbiamo ricreato le ambientazioni di Roma, come il Colosseo, di Pompei e di Venezia con il suo meraviglioso Ponte dei Sospiri.

PAPmusic – Animation for Fashion
Fonte: PAPmusic – Animation for Fashion
Milano in “PAPmusic – Animation for Fashion”

Quanto i look definiscono una persona?
Sicuramente il look definisce uno stato d’animo, personalmente quando sono apatica non mi viene nemmeno voglia di vestirmi e non ho nessun interesse a scegliere che cosa indossare! Diversamente quando sono di buon umore mi viene naturale scegliere capi colorati a pari passo con la mia voglia di sorridere. I colori dicono tanto e di conseguenza il look definisce in qualche modo quello che una persona vuol comunicare di sé. Attenzione però a non determinare una persona in base al suo look perché appunto è una comunicazione parziale, non totale. Quindi non è certo quello che determina ciò che c’è dentro una persona.

Il capo d’abbigliamento o l’accessorio che non manca mai nel tuo guardaroba?
Prima di rispondere dovrei andare a casa e riordinare tutto il mio guardaroba perché il caos ha preso il controllo del mio armadio. Essendo poi una persona proiettata in un continuo flusso creativo spesso mi ritrovo io a rincorrere gli oggetti o i vestiti che distrattamente ho appoggiato chissà dove. Non ho un accessorio in particolare al quale ho affidato la mia stabilità organizzativa, se non una parrucca teatrale che non può mai mancare nel mio guardaroba.

PAPmusic – Animation for Fashion
Fonte: PAPmusic – Animation for Fashion
Una scena di “PAPmusic – Animation for Fashion”

Come definiresti il tuo film con un aggettivo?
Bizzarro.

Luca Ward, Rudy Zerbi, Jake La Furia, Marco Mazzoli e Tamara Donà sono i doppiatori, come ti sei trovata a lavorare con loro?
Meravigliosamente, soprattutto perché ci siamo divertiti tantissimo durante la fase creativa. Il loro contributo è stato molto prezioso. Con la loro voce e creatività hanno dato il giusto carattere ai personaggi a loro affidati.

Stai già lavorando a un nuovo progetto?
No, sto lavorando su due progetti. Due progetti alquanto ardui. Uno riguarda le strategie marketing per poter lanciare il PAPmusic Animation for Fashion per riuscire a diffonderlo il più possibile. La nostra casa di produzione è piccola e indipendente, per adesso dobbiamo occuparci di tutto, anche di questo.
Essendo fiduciosi e speranzosi, parallelamente siamo già partiti con la produzione di PAPmusic 2 alla riscossa.