Nella terza stagione di Imma Tataranni – Sostituto procuratore, in onda il lunedì in prima serata su Rai 1, Valentina ci sorprenderà. La figlia di Imma Tataranni è cresciuta e matura una grande consapevolezza (che ci lascerà senza parole).
Noi abbiamo parlato di questo e ti molto altro con Alice Azzariti che fin dalla prima stagione di Imma Tataranni ha dato il volto alla figlia del sostituto procuratore più originale della tv. Classe 2001, ci ha raccontato com’è lavorare sul set con Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo, della nuova serie cui ha lavorato, Il metodo Fenoglio, in onda a novembre 2023 su Rai 1 e di come è arrivata a realizzare il suo sogno di fare l’attrice, una strada ancora tutta da percorrere.
In Imma Tataranni interpreti Valentina, ci racconti come cambia il tuo personaggio nella terza stagione?
Valentina va a studiare a Napoli ma già s’intende che non sarà un viaggio troppo lungo. Sicuramente abbiamo una Valentina diversa. È sempre bello affezionarsi a un personaggio così giovane. Mi ci rivedo molto in lei, non tanto dal punto di vista caratteriale ma per quanto riguarda la fase adolescenziale. Nella prima stagione abbiamo visto una Valentina quindicenne che supera l’infanzia e diventa teenager. Nella seconda stagione abbiamo una Valentina diciassettenne che vive un rapporto conflittuale con sua madre Imma Tataranni. In questa terza stagione abbiamo una Valentina 19enne che deve affrontate non più problemi adolescenziali, ma una scelta molto importante. Valentina è cresciuta e ha maturato una consapevolezza molto forte e sorprenderà il pubblico verso il finale di serie.
Possiamo dire che tu sei cresciuta con Valentina?
Assolutamente sì, ma con tutto il cast di Imma Tataranni. È una grande famiglia, tornare sul set è tornare a casa, non voglio dire che sia qualcosa di abitudinario, perché è sempre tutto nuovo. Tra l’altro quest’anno c’è stato l’avvicendamento del secondo regista, Enrico Rosati, che ha affiancato Francesco Amato, apportando un ulteriore punto di vista ma con una continuità registica totalmente congrua.
Parlando di set, come è lavorare con Vanessa Scalera? Ti ha dato qualche consiglio in questi anni?
Vanessa [Scalera, alias Imma Tataranni ndr] e Massimiliano [Gallo, alias Pietro De Ruggieri ndr] sono delle persone meravigliose, al di là della stima lavorativa che ovviamente c’è ed è grandissima. Ho avuto la fortuna di lavorare con dei professionisti e non sempre accade quando si è agli esordi. Lavorare con loro è stato meraviglioso, esattamente come quanto mi è capitato sul set di un altra serie che ho recentemente girato, Il metodo Fenoglio, con Alessio Boni e Paolo Sassanelli che interpreta mio padre. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di interfacciarmi con attori di grande esperienza dalla quale ho cercato di apprendere il più possibile. A questa età bisogna essere come spugne, bisogna apprendere tutto ciò che è utile, oltre la grande stima che ho per loro come persone, per Vanessa, Massimiliano, Paolo.
Tra l’altro Massimiliano Gallo è stato anche un tuo insegnante in una masterclass di recitazione
Sì dopo la seconda stagione di Imma Tataranni, parlando con Massimiliano ho saputo di questa masterclass e non ci ho pensato due volte.
Qual è il ricordo più emozionante o divertente sul set di Imma Tataranni?
Mentre giravamo questa terza stagione c’è stata la festa di Vanessa. Abbiamo brindato con la troupe ed è stato molto bello.
Hai iniziato a lavorare giovanissima, come hai conciliato la scuola col lavoro?
Il mio esordio è stato con un lungometraggio, La guerra dei cafoni (2016), un bellissimo film tratto da un romanzo di Carlo De Amicis. Tra l’altro tutti e tre i progetti a cui ho partecipato fino ad ora, sono tratti da romanzi. Lo trovo piuttosto divertente, anche perché li ho sempre letti dopo aver girato i film. Comunque, dopo la realizzazione del mio primo film a 13 anni – l’ultimo giorno di set ha coinciso col mio 14esimo compleanno – ho fatto due anni di teatro, mi sono diplomata in un’accademia di cinema dove ho frequentato tutti i reparti. Quindi frequentavo il liceo, andavo in accademia e giravo. Ma non ho mai avuto problemi, perché sono dell’idea che quando una persone è motivata riesce in quello che vuole. Con la motivazione si può fare tutto. Anche conciliare ritmi e impegni.
I tuoi ti hanno supportato nella tua carriera o hai avuto un rapporto conflittuale come quello di Imma e Valentina?
Dal punto di vista umano, nella fase adolescenziale è difficile non avere dei contrasti con la propria madre. Ma dal punto di vista lavorativo, i miei mi hanno sempre sostenuta. Anzi, quando ero piccola, è stata mia madre a farmi scoprire il provino che mi ha portata al primo film. Per quanto riguarda Imma Tataranni è stata un’attrice e direttrice di casting, alla quale voglio un mucchio di bene, Azzurra Martino, a farmi da “madrina” per quanto riguarda il mio processo attoriale.
Non ho mai avuto problemi con la mia famiglia. Ho anche un fratello che fa tutt’altro nella vita. È laureato in giurisprudenza e adesso sta facendo il praticantato, quindi la mia e la sua sono due realtà completamente diverse, ma io mi sono sempre sentita spronata e appoggiata dai miei. Non mi posso assolutamente lamentare. E questo è molto bello, perché un lavoro come quello dell’attore è circondato da molta diffidenza. Invece non è così utopico e per questo è importante avere il sostegno della propria famiglia, oltre ovviamente alla motivazione come dicevo prima.
Ci sarà una quarta stagione di Imma Tataranni – Sostituto procuratore?
Sì, è stata anche confermata durante la conferenza stampa.
Invece che cosa ci dici della serie Il metodo Fenoglio?
Ho finito di girare a giugno 2022 e uscirà su Rai 1 il 27 novembre. Sono già molto affezionata a questa serie anche perché è girata nella mia città, Bari. La storia è ambientata in un periodo molto difficile, gli anni Novanta, con gli attentati di Falcone e Borsellino, l’incendio al Petruzzelli, la criminalità organizzata. Io sono Ketty, la figlia del braccio destro di Pietro Fenoglio, ossia Alessio Boni, e sono la figlia dell’appuntato Pellecchia, interpretato da Paolo Sassanelli.
Hai altri progetti?
Il mio progetto numero uno al momento è trasferirmi a Roma il 15 ottobre, per portare avanti la mia professione, facendo provini e studiando. Sono molto agitata e felice di poter fare questo passo e di provare nuove esperienze a Roma.