Ditonellapiaga: “Fra me e Donatella nessun litigio. All’Ariston saremo complementari”

In esclusiva a DiLei, Ditonellapiaga fa chiarezza sulla presunta lite con Donatella Rettore e racconta come è nato il suo nome d'arte.

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Redazione

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Pubblicato: 28 Gennaio 2022 16:00

Nascondere per svelare. Camuffarsi in molteplici personaggi per raccontarsi. A sé stessi e al mondo. L’ironia – a tratti anche feroce – e la malinconia, spesso struggente. La solarità raggiante e il buio delle notti urbane. Il romanticismo che toglie il respiro e il cinismo pregno di black humor.

È questo il composito (a dir poco) universo espressivo di Margherita Carducci, in arte Ditonellapiaga, tenuto insieme da un’anima che ha il respiro del più elegante e sofisticato pop internazionale, da una sincerità profonda e, soprattutto, dal timbro inconfondibile di una voce intensa.

A soli 24 anni, Margherita sta per salire sul palco più ambito, quello del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, assieme ad un’icona della musica italiana: Donatella Rettore. Il brano, scritto dalla stessa Margherita, si intitola “Chimica” ed è una hit che richiama le atmosfere della Disco degli anni ‘70/’80.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Margherita per farci raccontare come sta vivendo le ore precedenti al Festival e per smentire definitivamente le voci di una presunta lite tra le due artiste.

Ditonellapiaga e Donatella Rettore

Come nasce il tuo un nome d’arte?
In realtà si tratta di una storia poco poetica, perché è sostanzialmente il nome con cui mi sono registrata su Instagram, come è successo a Sfera Ebbasta con Facebook. In un periodo nel quale cercavo in maniera spasmodica un nome d’arte ma non lo trovavo, un mio amico mi ha chiamato da lontano “Ehi, Ditonellapiaga”, riferendosi al mio nome su Instagram. E da lì, ho deciso di adottarlo.

Oggi lo cambieresti?
Oggi no. Magari tra dieci anni, chi lo sa…

Come è nata la collaborazione con Donatella?
Ci siamo conosciute proprio per merito della canzone: avevo scritto questo pezzo – “Chimica” – durante l’estate, ispirandomi molto al periodo di Donatella e al suo modo di approcciarsi alla scrittura, sempre irriverente. Quando l’ho fatto ascoltare alla discografica, mi hanno detto che in questo brano ci sentivano la Rettore e così abbiamo provato a contattarla. Io pensavo che neanche fosse possibile collaborare, invece lei si è gasata un sacco. Da quel momento ci siamo conosciute e ci siamo state da subito super simpatiche.

Eppure siete abbastanza lontane, anagraficamente e in parte anche artisticamente: come la vedevi prima di iniziare a collaborarci?
È come se l’avessi sempre conosciuta, perché alcuni suoi pezzi fanno storicamente parte della musica italiana. Penso di aver preso un po’ da lei per alcuni miei brani più dance, che si rifanno ad un linguaggio più malizioso. Trovo che abbia sempre avuto un modo molto intelligente di giocare con la sonorità delle parole, cosa che nel tempo ho fatto un po’ mia. Ci troviamo spesso a parlare di quanto sia importante la musicalità delle parole che si scelgono in un testo.

Cosa stavi facendo e come hai reagito quando hai saputo di essere in gara a Sanremo?
Ho saputo dell’annuncio il giorno stesso in cui Amadeus ha rivelato i nomi. Ero a casa con i miei genitori, stavo guardando il telegiornale e non ci volevo credere. Un’emozione unica.

Nelle ultime ore sono uscite un po’ di indiscrezioni riguardanti un presunto litigio fra te e Donatella: lo vogliamo smentire?Assolutamente. Ne ho parlato anche ieri con lei, ed è a sua volta caduta dalle nuvole. Non so dire da dove sia uscita questa notizia e non penso neanche sia l’ultima volta che succederà, ma tra me e Donatella c’è assoluta sintonia.

Fra l’altro, questo presunto litigio sarebbe avvenuto sui look da presentare all’Ariston. Come vi vedremo vestite?
La mia e la sua saranno due proposte completamente diverse. Quella di Donatella sarà coerente con tutto il suo mood pregresso e la sua cifra stilistica: molto rock, innovatrice e avanguardista. La mia invece sarà totalmente diversa e molto più elegante. Saranno due stili complementari.

Ormai ci siamo, manca pochissimo: sei scaramantica?
Devo dire che non sono molto scaramantica, non ho alcun rito particolare.

Allora visto che non lo sei, possiamo chiedertelo: secondo i bookmaker il vostro è uno fra i brani meno quotati per la vittoria. Cosa vogliamo dire agli scommettitori?
Che si ricrederanno. Magari porta pure bene.