La vera storia di Silvana Fucito: l’imprenditrice che ha detto no alla camorra

Ha avuto il coraggio di ribellarsi al racket della camorra e di esporsi in prima persona contro l'illegalità. Questa è la storia di Silvana Fucito

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Redazione

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Alcuni anni fa andava in onda per la prima volta, sul piccolo schermo, una miniserie dal titolo Il Coraggio di Angela che conquistava tutti i telespettatori italiani. Ma nn si trattava di una pellicola nata dall’estro creativo del regista, ma di una vicenda ispirata a una storia vera e reale, quella di Silvana Fucito, la donna che ha avuto il coraggio di ribellarsi alla camorra.

Chi è Silvana Fucito

Nata a Napoli nel 1950, Silvana è un’imprenditrice italiana che, come molti altri, ha subito le conseguenze delle prepotenze e della violenza che appartengono alla criminalità organizzata. Ma, anziché abbassare la testa, la donna ha deciso di ribellarsi alla camorra e di denunciare, diventando negli anni il simbolo della lotta contro l’illegalità.

La sua storia, purtroppo, non differisce da quella di molti altri imprenditori italiani, destinati a subire le intimidazioni illegittime e violente della criminalità organizzata per ottenere il pizzo. Ma Silvana ha scelto di non cedere a quell’estorsione e, anzi, di combattere gli abusi e i soprusi.

Il 19 settembre del 2002, però, il racket camorrista ha messo in atto la prima vendetta contro Silvana, per punirla di essersi ribellata. Il suo negozio di vernici a San Giovanni a Teduccio è stato trasformato in un cumulo di ceneri dai criminali che gli hanno dato fuoco.

Una situazione, questa, che avrebbe fatto cedere anche gli animi più indomiti. Ma ancora una volta, Silvana Fucito ha scelto di non abbassare la testa e di denunciare. Grazie alla sua preziosa collaborazione, le autorità di Napoli sono riuscite a effettuare decine di arresti legati all’organizzazione camorristica locale. Silvana è ancora oggi ricordata per il coraggio di aver indicato i suoi estorsori in tribunale, davanti alla giuria e a tutti i presenti.

La lotta contro la camorra

È diventata così il simbolo della lotta contro il pizzo, anche se questo è significato stravolgere la sua vita. Dopo la denuncia, infatti, Silvana è stata costretta a vivere sotto scorta, ma allo stesso tempo si è fatta portavoce di tutti i commercianti campani e delle persone vittime di estorsioni.

È diventata anche presidente dell’Associazione San Giovanni a Teduccio per la legalità e nel 2005 è stata inserita dal Time, come unica donna italiana, tra i 37 eroi europei.

Alla sua storia, e a quel coraggio che non si può dimenticare, è stata dedicata anche una pellicola, la miniserie  Il Coraggio di Angela andata in onda su Raiuno nel 2008. Il suo impegno contro la camorra locale, però, si è interrotto bruscamente nel 2014 a causa di una bufera che si è abbattuta sulla donna e sul marito Gennaro Petrucci con l’accusa di aver creato un associazione a delinquere.

L’imprenditrice ha scelto quindi di lasciare la presidenza dell’associazione e il suo ruolo nella Federazione delle associazioni anti racket e anti usura italiane. Ma l’impegno contro la criminalità che ha caratterizzato la sua vita non è stato cancellato.

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Fonte: ANSA
Silvana Fucito