Granchio blu: che cos’è, come pulirlo e cucinarlo

Si è molto parlato dell'invasione di granchi blu nelle acque dell'Adriatico, come affrontarla? Portando in tavola il crostaceo: ecco come pulirlo e cucinarlo

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Il granchio è una vera prelibatezza in cucina, molto apprezzato in tutto il mondo. Ma cosa sappiamo del granchio blu? Questo crostaceo, che non è assolutamente nuovo ai nostri mari, si è però rapidamente diffuso solo negli ultimi anni, provocando anche diversi problemi all’ecosistema locale – si tratta infatti di una specie aliena, ovvero che ha origine molto lontano da qui. Per combattere l’invasione, gli esperti consigliano… di portarlo in tavola: scopriamo allora che cos’è il granchio blu, come pulirlo e qualche ricetta per cucinarlo.

Granchio blu, cos’è

Il granchio blu (Callinectes sapidus) è un crostaceo originario delle coste atlantiche dell’America, che spesso si spinge per chilometri anche lungo i fiumi, essendo in grado di sopportare una salinità piuttosto bassa. All’aspetto, è caratterizzato da dimensioni abbastanza importanti: può infatti misurare fino a 15 cm di lunghezza e ben 23 cm di larghezza. Il corpo è leggermente ellittico e presenta due spuntoni laterali, le zampe sono piuttosto lunghe e le chele sono più grandi nel maschio che nella femmina. Il suo nome deriva dalla particolare colorazione: se il carapace è solitamente verde oliva e il ventre bianco con sfumature azzurre, le zampe sono di un blu intenso.

Nel corso degli anni, il granchio blu si è diffuso quasi in tutto il mondo. Ciò è potuto accadere a causa dell’acqua incamerata per zavorrare le navi provenienti dal continente americano, che accidentalmente conteneva alcuni esemplari di questa specie. In Italia, il primo avvistamento risale addirittura alla fine degli anni ’40: non si tratta dunque di una novità, ma mai come negli ultimi periodi questo crostaceo ha creato preoccupazione. Negli anni 2000 si è diffuso nel mare Adriatico, e solo nel 2023 è giunto nel delta del Po, facendo strage negli allevamenti di molluschi (di cui è particolarmente ghiotto). Un vero problema per l’economia locale, oltre che per l’ecosistema.

Come combattere l’invasione del granchio blu? Per gli esperti, c’è solo un sistema: catturarlo e portarlo in tavola. Questa specie è infatti una vera prelibatezza oltreoceano, dove viene pescato proprio per uso alimentare. Anzi, in alcune zone della costa atlantica sono stati addirittura emanati provvedimento per salvaguardare il crostaceo, la cui popolazione sta diminuendo in fretta proprio a causa dell’eccessivo sfruttamento. Questo tipo di granchio ha un sapore delicato, leggermente più aspro rispetto alla specie comune o alla granseola, un gusto che ricorda lontanamente quello dell’astice. Vediamo quali accortezze utilizzare per pulirlo e come cucinarlo.

Come pulire il granchio blu

La prima cosa da fare per portare in tavola un buon piatto a base di granchio blu consiste nell’acquistare qualche esemplare fresco, in modo che la sua carne sia più gustosa. Attualmente, questo crostaceo è in vendita presso i mercati ittici e in alcune grandi catene italiane, ma si sta rapidamente diffondendo ovunque, quindi non dovrebbe esservi difficile trovarlo. Una volta comprati i vostri granchi, sistemateli in una cassetta e copriteli con un panno umido. Quando sarete pronti a cucinarli, passateli prima sotto l’acqua fredda corrente per lavarli (ciò dovrebbe essere sufficiente ad ucciderli). Intanto mettete una pentola d’acqua sul fornello e fatela bollire: quando è giunta a bollore, versateci dentro i granchi.

Lasciateli cucinare per circa 5/6 minuti (questo è il tempo necessario per un esemplare di 500 gr). A questo punto, scolateli e lasciateli raffreddare. A meno che non vogliate portarli in tavola ancora interi, questo è il momento di completare la loro pulizia. Innanzitutto staccate le chele dal corpo, ruotandole in senso inverso rispetto a quello in cui sono rivolte. Potete romperle con uno schiaccianoci e prelevare la loro polpa con un cucchiaino, oppure servirle così. Prendete un coltello e usatelo per aprire il carapace del granchio, separando il guscio superiore da quello inferiore. Eliminate le branchie e le interiora, quindi spolpatelo con un cucchiaio, raccogliendo la sua polpa bianca.

Ricette granchio blu: come cucinarlo

Sono tantissime le ricette a base di granchio blu con cui potete sorprendere i vostri commensali. Una volta prelevata la polpa, potete usarla per preparare un delizioso primo piatto come il risotto o le tagliatelle di granchio. Al sugo potete anche aggiungere molluschi e altri crostacei, per realizzare una pietanza di pesce. La polpa ben cotta, inoltre, può andare a farcire un panino: è un’ottima alternativa al classico hamburger, davvero sfiziosa. Se preferite cucinare il granchio intero, tra le ricette più buone ci sono sicuramente quella del granchio al vapore o alla griglia.

Per la prima preparazione, basta semplicemente immergere i granchi blu in acqua bollente e leggermente salata, lasciandoli cuocere per circa 20 minuti. I granchi alla griglia, invece, prevedono la realizzazione di una marinatura: preparate una salsa a base di olio extravergine d’oliva, sale e aglio, rompete leggermente i carapaci e versate il tutto sopra i crostacei. Quindi trasferite i granchi sulla griglia e rigirateli a metà cottura. Serviteli appena cotti, con un buon contorno di verdure, per conquistare i vostri ospiti.