Prato secco del giardino, come rivitalizzarlo e bagnarlo

In estate il vostro prato diventa secco e si ingiallisce, oppure addirittura notate che il manto erboso è a chiazze? Scopriamo come risolvere il problema

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Chi ha la fortuna di possedere anche un piccolo pezzetto di giardino, sa quanto sia piacevole goderselo in primavera o in estate, per trascorrere qualche ora di relax o una cena fuori con gli amici. Ma bisogna anche dire che il prato richiede un bell’impegno, per far sì che rimanga sempre di un colore verde intenso e non si secchi. Durante la stagione calda, è comune il verificarsi di alcuni piccoli problemi come l’ingiallimento dell’erba o la presenza di chiazze dove rimane solamente la terra. Contro il prato secco, ci sono diversi rimedi fai da te che non richiedono l’intervento di un esperto: scopriamoli insieme.

Prato secco e ingiallito: le cause

Un bel giardino, magari completo di aiuole fiorite e di uno splendido angolo relax per godersi l’estate, non può certo fare a meno di un prato ben curato. Il manto erboso può sembrare facilissimo da gestire – d’altra parte, basta soltanto tagliarlo con la giusta frequenza e il gioco è fatto. Niente di più sbagliato: trascurando alcune cure di base, il prato può seccarsi rapidamente e diventare giallo, oppure diradarsi formando chiazze di terra nient’affatto belle da vedere. Quali sono le principali cause che danno origine a questi problemi?

Il prato secco e ingiallito si manifesta più comunemente in estate, per via delle alte temperature e della siccità: la causa più frequente di questo problema è infatti una scorretta irrigazione. Ogni tipo di erba ha un fabbisogno diverso d’acqua, e durante la stagione calda non si può far sempre conto sulla pioggia per sopperire a questa necessità. Ma i motivi per cui il vostro giardino non è più così bello come all’inizio possono essere altri: ad esempio, non avete prestato abbastanza attenzione alle sue esigenze di sostanze nutritive, oppure si sono sviluppate malattie fungine. Ancora, un’altra causa è la presenza di oggetti ingombranti che impediscono all’aria di circolare correttamente (come nel caso di una piscina): si formano così chiazze che rimangono senza erba.

Come bagnare il prato secco

Abbiamo visto che una delle prime cause di prato secco e ingiallito è una carenza idrica: come e quanto bagnare l’erba, per evitare il problema e farla tornare ancora una volta rigogliosa? La prima cosa da sapere è che ogni tipo di prato ha bisogno di diverse quantità d’acqua, che possono dipendere anche dalla zona in cui vi trovate, dalla stagione e dalla frequenza delle piogge, così come dalle caratteristiche del terreno. In via generale, comunque, si può dire che il prato in estate necessita di circa 5-6 litri d’acqua al metro quadro ogni giorno.

È importante anche la modalità d’irrigazione, per evitare che il prato si rovini. Invece di bagnarlo quotidianamente, abbondate con l’acqua un paio di volte alla settimana, in modo che il terreno abbia tempo di asciugarsi un po’. L’umidità, infatti, è una delle principali cause di insorgenza di muffe o malattie fungine, che possono far rapidamente ingiallire l’erba. Un’irrigazione non costante, inoltre, stimola il prato a sviluppare radici più profonde e a diventare più resistente alla siccità, nel caso in cui mai ce ne fosse bisogno.

Anche l’eccesso d’acqua, tuttavia, è pericoloso. Se il terreno rimane umido troppo a lungo, è facile che il prato ingiallisca a causa della proliferazione di funghi. Questo succede tipicamente in inverno, quando piove per molti giorni consecutivi e si formano pozze d’acqua in giardino: il terreno non riesce ad assorbire tutta l’acqua in eccesso, dando vita all’habitat ideale per malattie fungine. Per questo motivo, occorre non esagerare con le irrigazioni, soprattutto quando la natura fa il suo corso da sola – spesso, dunque, è necessario provvedere soltanto durante l’estate.

Come concimare il prato ingiallito

Anche la concimazione è importante, perché se insufficiente (o eccessiva) può provocare l’ingiallimento dell’erba. Considerando sempre che ogni tipo di prato ha le sue esigenze specifiche, generalmente bisognerebbe fertilizzare non più di 4-5 volte l’anno. Le fasi fondamentali da coprire sono: la ripresa vegetativa di fine inverno, la primavera inoltrata, l’inizio dell’estate, l’inizio dell’autunno e l’inizio dell’inverno. L’ideale sarebbe usare un concime a lenta cessione, a base di azoto, fosforo e potassio, ma nel caso in cui vogliate rivitalizzare un prato un po’ spento, potete provare con un fertilizzante a pronto effetto.

Dal momento che anche l’eccesso di concime è pericoloso, ecco alcune linee guida: distribuite il fertilizzante in modo uniforme, aiutandovi anche con la giusta attrezzatura in caso di giardini di grandi dimensioni, e in estate evitate il fosforo (scegliendo invece prodotti contenenti azoto e potassio). Se avete usato troppo concime, o comunque avete impiegato un prodotto sbagliato, irrigate abbondantemente il prato per diluire la sua concentrazione ed evitare che possa far ingiallire troppo in fretta la vostra erba. In ogni caso, infine, attenetevi sempre alle dosi indicate sulla confezione.

Come riparare piccole chiazze senza erba

Se vi trovate con piccole chiazze di giardino dove non cresce più l’erba (o semplicemente è diradata), c’è la possibilità di riparare senza dover chiamare un giardiniere. In realtà, è più facile di quel che si potrebbe pensare: il momento migliore è la primavera, quando il rischio di gelate è ormai scomparso e la temperatura del terreno sale sopra i 10°C. Inoltre, è bene che quest’ultimo sia abbastanza asciutto, quindi evitate il periodo più piovoso. Iniziate falciando bene l’erba tutt’intorno, così che la chiazza sia illuminata dal sole e abbia parecchia aria.

Ora eliminate l’erba morta, effettuando quell’operazione che viene chiamata scarificazione del terreno. Una volta fatto questo, non vi resta che seminare l’erba nelle aree meno rigogliose, innaffiando subito dopo in maniera abbondante. Potete anche concimare il terreno, così da fornirgli tutte le sostanze nutritive di cui il prato ha bisogno per crescere bene. Nel giro di due o tre mesi, le chiazze dovrebbero essere tornate ben ricoperte d’erba.

I trucchi per evitare che il prato si secchi

Infine, vediamo qualche trucchetto per evitare che il prato si secchi e ingiallisca. Innanzitutto, usate la giusta quantità di acqua per l’irrigazione: il momento ideale è il mattino presto, così che il terreno abbia modo di asciugarsi bene prima che arrivi la sera, quando potrebbe formarsi eccessiva umidità. Non dimenticate poi le giuste concimazioni, segnando in calendario i periodi in cui dovreste effettuare questa operazione. Infine, tagliate regolarmente l’erba alla giusta altezza, facendo attenzione che le lame del tagliaerba siano ben affilate e pulite, per evitare la diffusione di malattie.