La magnolia è una pianta che difficilmente manca nei nostri giardini: è un arbusto molto diffuso nel nostro paese, di facile coltivazione e dai fiori profumati e colorati, che adornano i suoi rami. Ha una forma armoniosa e una chioma elegante e proporzionata che, soprattutto nei giardini più curati, può essere migliorata con una corretta potatura. Si tratta però di un’operazione che va fatta solo in periodi specifici e con alcuni accorgimenti per non rovinare per sempre la pianta.
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Magnolia, le caratteristiche della pianta e le varietà
La magnolia è un arbusto appartenente alla famiglia delle Magnoliaceae, originario dell’Asia e poi diffusosi in America settentrionale, arrivando sino in Europa. È molto apprezzata dal punto di vista ornamentale, sia per il suo fogliame, che può essere persistente (Magnolia grandiflora) o deciduo (Magnolia sieboldii, Magnolia stellata, Magnolia x souleangeana).
Si sviluppa molto lentamente è può arrivare anche a un’altezza di venticinque metri. Si tratta di una pianta molto amata soprattutto per i suoi fiori, grandi, colorati e profumati, che sbocciano a fine inverno o inizio primavera in alcune specie, e che si aprono durante l’estate in altre. Il colore cambia in base alla varietà di magnolia: si va dal bianco candido al bianco rosato o rosa-violaceo, ma in alcune specie possono tendere anche al verde chiaro o al giallo.
Ovviamente in base alla varietà può mutare anche la forma dei fiori: possono avere dai 6 ai 9 petali, essere a coppa, a piattino, a calice o stellati. In molte specie la magnolia regala una magnifica fioritura prima dell’emissione delle foglie, adornando il giardino con i colori della primavera.
Le varietà
La pianta di magnolia comprende circa ottanta diverse varietà, ma le specie più conosciute e diffuse in Italia sono la liliflora – con fiori rossi all’esterno e bianco rosa all’interno – e la stellata – che come suggerisce il nome presenta dei fiori a forma di stella -, specie decidue, che raggiungono i 3-4 metri di altezza e la cui fioritura è precoce. Avviene infatti già nei mesi di febbraio-marzo, prima del formarsi delle foglie che cadono poi in autunno.
Ma c’è una varietà ancora più famosa: si tratta della magnolia grandiflora, arbusto sempreverde, che presenta un ricco fogliame verde, lucido e coriaceo per tutto l’anno. Raggiunge altezze importanti – può arrivare fino a 15 metri – e la sua fioritura è più tardiva, a primavera inoltrata, nei mesi di aprile e maggio. Ai fiori, di colore bianco candido a forma di coppa, si sostituiscono poi le caratteristiche pigne dai frutti rossi.
Come potare la magnolia senza rovinarla
L’effetto ornamentale delle magnolie è evidente: la loro chioma riesce a dare un tocco di colore ai nostri giardini, ma è importante saperle trattare con cura e di valutare l’eventuale necessità di interventi di potatura.
Ci sono delle differenze sostanziali tra le varietà decidue e sempreverdi. Le specie che perdono il loro fogliame in autunno sono in grado di auto rigenerarsi per poi rinnovarsi in primavera, per cui la potatura non è necessaria e possono essere lasciate al naturale. Se la pianta assume una forma che non ci aggrada, possiamo intervenire, ma sempre e solo sulla chioma.
Discorso a parte invece va fatto per le specie sempreverdi, come la grandiflora. La pianta va potata per regolarne la forma e contenerne le dimensioni, ma anche per migliorarne la fioritura, aumentando il numero di fiori e le loro dimensioni, e mantenere sane tutte le sue strutture vegetali.
La potatura deve iniziare dai rami esterni della chioma, in modo da dare alla pianta una forma di piramide o conica. Si recidono le parti apicali, quelle finali più alte, che sviluppandosi appunto verso l’alto, tendono a svuotare il corpo dell’arbusto. Ottenere questo risultato non è complicato: basta appunto tagliare i rami esterni troppo distanti dal centro della stessa chioma, senza toccare mai le ramificazioni alla base. Dall’arbusto vanno poi rimossi rami secchi, spezzati, danneggiati o improduttivi.
L’operazione di potatura potrebbe richiedere più passaggi, da fare periodicamente e con gli strumenti adeguati. La magnolia infatti tende a crescere molto negli anni e a raggiungere altezze importanti, per cui è meglio munirsi di un segaccio e un troncarami per regolarne la forma.
Per la potatura della magnolia – ma in generale ogni volta che ci accingiamo a tagliare un ramo alle nostre piante, grandi o piccole che siano – gli attrezzi vanno disinfettati immergendoli per venti minuti in una soluzione di acqua ossigenata, sia prima che dopo le operazioni di taglio.
Quando potare la magnolia
La magnolia è una pianta molto longeva che può vivere per decenni senza bisogno di grosse cure se non di una potatura periodica. Il periodo di potatura della magnolia consigliato è a inizio giugno, prima dell’estate, in ogni caso sempre a conclusione della sua fioritura.
In questo modo la chioma sarà alleggerita in vista dell’inverno e della successiva primavera, in modo da stimolare la fioritura e la resistenza del fusto e dei rami. Sconsigliatissima invece la potatura invernale, perché il freddo e il ghiaccio potrebbero danneggiare inevitabilmente la pianta. Stesso problema, anche quando si pota prima della fioritura.
Altro aspetto fondamentale da considerare è il periodo di potatura durante la vita della nostra pianta. Le operazioni di potatura della magnolia dovrà avvenire solo sulla pianta giovane, mai su quella adulta: dovrà essere sempre un’operazione lieve e delicata, che andrà semplicemente a sfoltire la chioma senza interferire con la struttura originaria dell’albero e il tronco della pianta.
Sottolineiamo che il taglio dei rami deve essere delicato sia nella pianta giovane che soprattutto nell’adulta: cautela è infatti la parola d’ordine per chi si accinge a potare questo arbusto. È necessario infatti evitare di “ferire” la magnolia: questa pianta è caratterizzata da un legno che non si cicatrizza, ed è importante evitare tagli drastici, perché la contaminazione con virus, funghi e batteri vegetali potrebbe esserle letale.
Come coltivare la pianta
Ultimi consigli per chi vuole adornare il proprio balcone o il proprio giardino con questa magnifica pianta: la magnolia infatti può essere coltivata sia in vaso che nel terreno. È consigliabile acquistare un esemplare giovane a inizio primavera, al momento della fioritura, in modo tale da godersela in tutta la sua massima bellezza.
È anche un sintomo di benessere della pianta: se è già e fiorita vuol dire che ha già qualche anno di età e necessiterà quindi di meno cure. Se disponete invece di uno spazio relativamente grande, è bene posizionare la magnolia nel proprio giardino di casa in una zona riparata dall’esposizione diretta dei raggi solari e dai venti freddi dell’inverno.