Piante carnivore da appartamento: tutti i consigli per coltivarle

Le piante carnivore sono uno spettacolo della natura. Scopri come coltivarle e curare al meglio.

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Mara Locatelli

Giornalista e Home Specialist

Giornalista, scrittrice, Seo copy. Con due architetti in famiglia, l’arredamento è uno dei suoi temi.

Le piante carnivore sono una varietà affascinante e originale che si può aggiungere a qualsiasi collezione di piante da interni. Le peculiarità di queste straordinarie piante è la capacità di catturare e digerire insetti. Una caratteristica che hanno sviluppato per sopravvivere in ambienti dove i nutrienti nel terreno sono piuttosto scarsi. La loro esistenza sfida la nostra concezione comune delle piante come esseri passivi e ci offre uno spaccato affascinante dell’evoluzione del regno vegetale. In questo articolo, impariamo come prenderci cura delle piante carnivore da appartamento, quali varietà scegliere e come coltivarle.

Con il nome di piante mangia insetti ci si può riferire in maniera generica una grande varietà di piante carnivore, sono circa 500 specie diverse che appartengono alle differenti famiglie: Cefalotacee, Droseracee, Lentibulariacee, Nepentacee e Sarraceniacee.

Se hai deciso di coltivare delle piante carnivore da appartamento dovrai scegliere quelle che meglio si adattano agli ambienti domestici, imparare le loro diverse necessità e scoprire quali sono le particolari attenzioni da riservare, oltre agli eventuali errori da non commettere.

Quali sono le piante carnivore adatte per la tua casa

Scegliere bene la pianta carnivora da coltivare in casa è il primo passo fondamentale, perché una non vale l’altra. Tra le centinaia di varietà di piante carnivore, ciascuna con caratteristiche ed esigenze differenti, ce ne sono alcune che si adattano meglio di altre alla vita in appartamento.

Dionee (Dionaea muscipula)

Quando si parla di piante carnivore, la mente evoca subito la sagoma delle Dionee. Queste piante, note anche come “Venere acchiappamosche”, sono effettivamente le più iconiche tra le piante carnivore. Le loro foglie dentate formano le classiche trappole a scatto pronte a chiudersi sugli insetti che vi si posano sopra.

Anche se sono le piante mangia insetti più famose e popolari nell’immaginario collettivo, le Dionee non rappresentano la varietà di piante carnivore più adatte da coltivare in casa. Richiedono molta luce, preferibilmente diretta, e un periodo di dormienza invernale quando le temperature si abbassano. Durante il periodo vegetativo che nelle Dionee va da marzo a ottobre, bisogna dare loro molta acqua.

Contrariamente a quello che si fa di solito, bisogna avere l’accortezza di lasciare due centimetri di acqua nel sottovaso, senza paura che il ristagno faccia marcire le radici. Questa pianta carnivora in natura cresce, infatti, nelle paludi: per lei stare nell’acqua stagnante è la normalità. L’importante, però, è darle acqua piovana o, comunque senza calcare. Invece, l’acqua del rubinetto può facilmente rivelarsi letale per una pianta carnivora come la Dionea.

Nepenthes

Questa è forse la varietà migliore per chi è alla ricerca di piante carnivore da appartamento. Essendo di origine tropicale, si adatta bene alle temperature calde dei nostri appartamenti, ha bisogno di poche cure e vive per molti anni. Conosciute anche come “piante brocca”, le Nepenthes producono sulle punte delle loro foglie lanceolate delle scenografiche brocche pendule. Attirano all’interno di queste sacche, che si chiamano ascidi, gli insetti che intrappolano e quindi digeriscono.

Anche se ci sono molte specie di Nepenthes, di solito sono tutte piante che vivono bene in appartamento. L’essenziale è che ricevano luce in abbondanza da una finestra vicina, ma non i raggi del sole diretto, e che la stanza goda di una buona umidità. Nonostante siano piante carnivore, anche per le Nepenthes valgono certe attenzioni che sono tipiche della maggior parte delle piante tropicali: il terriccio deve essere sempre umido e le foglie, ascidi compresi, vanno vaporizzate spesso con il nebulizzatore di acqua piovana, distillata o, comunque, priva di calcare.

Sarracenie

In una composizione di piante carnivore da appartamento, le Sarracenie faranno una splendida figura con le loro foglie ripiegate simili alle canne di un organo e le affascinanti venature colorate. Questa sorta di imbuto elegante e variegato ammalia gli insetti che non sanno resistere alla tentazione di vedere da vicino i colori delle foglie. Ed ecco che scatta la trappola di queste golose piante mangia insetti. Una volta adescata la preda, la catturano all’interno della foglia a forma di imbuto e la inghiottono, un po’ come accade con le brocche delle Nepenthes.

Queste piante carnivore di origine nordamericana sono adatte a vivere nel giardino di casa o sul terrazzo, soprattutto durante il periodo di dormienza invernale. Siccome non apprezzano i rinvasi, i vasi migliori per la coltivazione delle Sarracenie sono quelli in plastica, larghi e profondi, con dei sottovasi piuttosto alti: serve, infatti, avere sempre almeno cinque centimetri di acqua. Proprio perché sono piante carnivore dalle cure esigenti, può essere una buona idea tenerle negli idrovasi e nelle vasche per idrocoltura semi emerse.

Un’altra necessità è la luce: bisogna avere cura che la pianta carnivora ne riceva parecchia per tutto il giorno, ma non in estate, quando il sole diretto diventa troppo forte. L’ideale è collocarla in una posizione ombreggiata negli orari più caldi dei mesi estivi.

Pinguicula

Agli occhi dei meno esperti può trarre in inganno, la Pinguicula non ha infatti il classico aspetto delle piante carnivore più diffuse. Con le sue foglie carnose disposte a rosetta ricorda piuttosto una varietà di piccole succulente. Non a caso questa pianta mangia insetti è stata ribattezzata “pianta grassetta”.

Anche se meno famosa di altre varietà è sicuramente una delle piante carnivore da appartamento più facili da coltivare. Le loro foglie sono viscide perché ricoperte da una sostanza collosa che risulta letale per gli insetti: rimangono intrappolati e vengono digeriti. I fiori delle Pinguicole sono sorretti da steli lunghi che si innalzano al di sopra delle foglie così da non intrappolare gli insetti impollinatori. In base alla varietà di Pinguicula i fiori possono essere rossi, viola, blu o bianchi. Se vuoi coltivare in casa queste piccole piante carnivore la cura richiesta è, anche in questo caso, l’attenzione a fornire abbastanza luce e umidità.

Coltivazione delle piante carnivore: cure e attenzioni

Coltivare piante mangiamosche in casa può sembrare una sfida per pochi esperti e appassionati. In realtà, con la grande maggioranza di piante carnivore bastano poche cure: luce, umidità e torba offrono loro quello che serve per vivere a lungo. Nonostante la loro diversità, queste piante condividono alcune caratteristiche e necessità fondamentali. Ecco alcuni aspetti da considerare quando si coltivano le piante carnivore da appartamento e qualche suggerimento per non commettere errori.

Luce

La maggior parte delle piante carnivore richiede molta luce per crescere bene. Per alcune, poi, è necessario tanto sole. Metterle in un luogo buio o con poca luce può portare a una crescita debole, e può anche impedire alle trappole di funzionare correttamente.

Se all’interno del tuo appartamento non arriva luce a sufficienza, ti consiglio di acquistare le apposite lampade led per la crescita delle piante da interni.

Acqua

Per fare vivere a lungo la tua pianta carnivora in casa, non darle mai dell’acqua del rubinetto. Le piante mangiainsetti preferiscono, infatti, l’acqua povera di minerali e di calcare che può danneggiare le radici. L’ideale, quindi, è utilizzare l’acqua distillata, l’acqua demineralizzata o anche l’acqua piovana che puoi facilmente raccogliere con una bacinella lasciata sul balcone o in giardino

Umidità

Le piante carnivore richiedono cura e una certa attenzione sul fronte umidità. Alcune specie, per esempio, vanno nebulizzate spesso con acqua, altre hanno bisogno di avere le radici costantemente a mollo, e altre ancora vogliono una stanza molto umida. Prima di acquistare una varietà specifica, quindi, è bene che ti informi su queste particolari necessità. Ricorda, comunque, che posizionare un vassoio d’acqua vicino alla pianta mangia insetti o collocare la pianta in un terrario può aiutare a mantenere meglio l’umidità.

Terreno

A differenza delle altre piante, il terriccio per le piante carnivore deve essere acido, povero di nutrienti e ben drenante. Un mix di torba e perlite o sabbia è solitamente l’ideale. Quello che non devi mai fare è scegliere un terreno ricco per la tua pianta carnivora: gli hummus addizionati, le torbe fertili e i terreni nutrienti sono veleno per loro.

Ricorda sempre che queste piante crescono in terreni paludosi e poveri. Infatti, i nutrienti che non ricevono dal terriccio, le piante carnivore se lo procurano dagli insetti che intrappolano. Non preoccuparti, perché in ogni vivaio e garden center puoi trovare la torba acida di sfagno.

Per scegliere il sacco di torba senza paura di sbagliare, controlla che nella tabella con le informazioni e le caratteristiche della torba il valore del pH sia compreso tra 3 e 4,5. Se invece vedi che il pH della torba è maggiore di 4,5, quello non è terriccio adatto alle piante carnivore, non comprarlo. Allo stesso modo non utilizzare mai il terriccio per le piante comuni.

Temperatura

La maggior parte delle piante carnivore si adatta bene alle temperature normali che ci sono dentro casa. Anche se, però, alcune specie richiedono un periodo di riposo invernale con temperature più basse. Informati prima di effettuare l’acquisto.

Nutrimento

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è affatto necessario nutrire le piante carnivore, anzi è sconsigliato. Queste piante si regolano da sole, hanno bisogno di catturare gli insetti solo occasionalmente e possono danneggiarsi se vengono alimentate con troppa frequenza. Per lo stesso motivo, non lasciarti tentare dall’idea di aggiungere fertilizzanti o di rinvasare la pianta carnivora in un terriccio ricco e nutriente. Queste iniziative sono deleterie per la salute della tua pianta, perché così puoi bruciare le radici, inibire le capacità di mangiare insetti e uccidere una pianta carnivora.

Potatura

Rimuovere le foglie morte o malate è giusto perché serve a prevenire la diffusione di malattie. L’importante è stare attenti a non attivare involontariamente le loro trappole. Ogni volta che la pianta aziona la trappola a vuoto, ovvero senza catturare nulla, si indebolisce e lo stress che ne deriva riduce la capacità della pianta di mangiare insetti.

Riproduzione

Molte varietà di piante carnivore si possono propagare per divisione o talea. Alcune, come le Pinguicula, generano persino piccoli germogli chiamati “piantini” che possono essere separati e piantati.

La coltivazione di piante carnivore in appartamento può sembrare un compito arduo, ma con un po’ di pazienza e amore, queste affascinanti specie possono prosperare. Le piante carnivore offrono uno spettacolo unico e una visione insolita del regno vegetale, che può essere molto gratificante. Che tu sia principiante o abbia esperienza di giardinaggio, coltivare le piante carnivore ti darà molta soddisfazione e ti permetterà di osservare e scoprire un lato misterioso della vita vegetale.

L’importante è non dimenticarsi mai che queste piante non sono giocattoli, ma essere viventi che meritano cura e rispetto. Con un po’ di attenzione, le tue piante carnivore da appartamento prospereranno, regalandoti un angolo di natura selvaggia nel comfort della tua casa o del tuo giardino.