Chiunque sogna un telo mare soffice e profumato dopo una lunga giornata di sole e mare. Purtroppo, tra salsedine, sabbia, cloro e creme solari i nostri teli mare rischiano di diventare ruvidi e opachi. Ma niente paura: con i giusti accorgimenti di lavaggio in lavatrice torneranno come nuovi. Vediamo ora quanti gradi lavarli e con quale detersivo, con consigli pratici per mantenere i tuoi teli mare morbidi, puliti e fragranti come appena comprati.
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Come preparare i teli da mare prima del lavaggio
Prima di infilare i teli mare in lavatrice, vale la pena dedicare qualche minuto a prepararli con cura, per mantenerli morbidi e brillanti come il primo giorno. Già in spiaggia, scuotili energicamente per liberarti della sabbia (o se sei in piscina per liberarlo da eventuali foglie o terra), e a casa aspetta che si asciughino un po’ prima di dare un’ultima scrollata: così eviti di ritrovare granelli ovunque, perfino nel cestello.
Se noti macchie di crema solare, olio o altri aloni, trattale subito con uno smacchiatore delicato o con un rimedio naturale, come il sapone di Marsiglia sulle tracce più ostinate o un velo di bicarbonato sulle macchie di unto, lasciando agire qualche minuto. Non dimenticare di dare un’occhiata all’etichetta per scoprire la temperatura ideale e proteggere i colori, lavando insieme solo teli simili tra loro, soprattutto se sono nuovi e potrebbero stingere. Infine, meglio non esagerare con il carico: i teli, soprattutto se ancora umidi, diventano pesanti e rischiano di stressare la lavatrice. Lavane pochi alla volta, insieme magari solo a capi altrettanto resistenti, per un bucato impeccabile e privo di spiacevoli sorprese.
A quanti gradi lavare i teli mare senza rovinarli
La temperatura di lavaggio è fondamentale: troppo bassa rischia di non pulire a fondo, troppo alta può rovinare colori e fibre. In generale un lavaggio a freddo o a 30–40 °C è ideale per la maggior parte dei teli mare, perché pulisce bene senza far sbiadire i colori.
I teli in spugna di cotone solitamente reggono bene i 40 °C, mentre quelli in microfibra è meglio non spingerli oltre i 30 °C. Se devi igienizzare a fondo asciugamani molto sporchi (ad esempio bianchi), puoi occasionalmente salire a 60 °C, ma solo se il tessuto lo consente e seguendo quanto indicato sull’etichetta. Considera comunque che già un lavaggio a 30-40 °C con un buon detersivo elimina gran parte dello sporco e aiuta a preservare i colori vivaci dei tessuti.
Il detersivo giusto per teli morbidi e profumati
Anche la scelta del detersivo giusto fa la differenza. I teli da mare raccolgono sudore, creme solari e salsedine, quindi serve un detergente efficace ma non troppo aggressivo. L’ideale è un detersivo liquido formulato per capi colorati, meglio se arricchito con enzimi che aiutano a sciogliere le macchie organiche senza bisogno del prelavaggio.
Evita candeggine o sbiancanti aggressivi sui teli colorati e, in generale, prediligi detergenti delicati per i teli in microfibra. Dosa correttamente il prodotto: non pensare che “più detersivo = più pulito”. L’eccesso infatti può lasciare antiestetici aloni appiccicosi sui tessuti, che attirano sporco e li rendono meno soffici.
Ammorbidente e alternative naturali per asciugamani soffici
L’idea di avvolgersi in un telo morbidissimo e profumato è allettante, ma l’ammorbidente tradizionale può avere effetti negativi sui tessuti spugnosi. Lascia infatti una patina che, a lungo andare, rende le fibre meno assorbenti e può irrigidirle.
Inoltre, sulla microfibra l’ammorbidente è assolutamente da evitare perché ne rovina la struttura e riduce la capacità di asciugatura. Se proprio non vuoi rinunciare a un po’ di profumo sui teli di cotone, usane pochissimo e solo di rado.
Meglio puntare su metodi alternativi e naturali. L’aceto bianco ad esempio è un ammorbidente ecologico eccellente: aggiungendone una tazza durante il risciacquo finale otterrai asciugamani più soffici, igienizzati e senza cattivi odori. In alternativa, utilizza una soluzione di acido citrico (circa 150 g in un litro d’acqua) al posto dell’ammorbidente: è un trucco naturale che ammorbidisce i tessuti senza lasciare residui chimici. Se preferisci una leggera fragranza sui tuoi teli, aggiungi qualche goccia di olio essenziale (lavanda o agrumi) all’aceto o nell’apposita vaschetta: avrai teli soffici e profumati senza ricorrere a prodotti commerciali.
Come asciugare i teli da mare per mantenerli perfetti
Anche l’asciugatura è importante quasi quanto il lavaggio. Il metodo migliore è stendere i teli all’aria aperta, preferibilmente all’ombra e in un luogo ventilato. L’asciugatura all’aria evita di stressare le fibre e d’estate è rapida. Non lasciare i teli sotto il sole cocente per ore: i raggi UV possono sbiadire i colori vivaci e seccare le fibre. Stendi invece il telo ben aperto e giralo a metà asciugatura, così da farlo asciugare in modo uniforme ed evitare ristagni di umidità (che causerebbero cattivi odori).
Se vuoi, puoi usare l’asciugatrice ogni tanto per ammorbidire i tuoi asciugamani. Imposta un ciclo delicato a bassa temperatura e metti nel cestello alcune palline da asciugatura: aiuteranno a ridurre i tempi e a mantenere i teli vaporosi. Evita però di usarla sempre: il calore continuo nel tempo può deteriorare i tessuti. Meglio riservare l’asciugatrice a qualche “coccola” occasionale, oppure solo per gli ultimi minuti di asciugatura così da gonfiare bene i teli.
Ogni quanto lavare i teli mare in estate
In teoria i teli andrebbero lavati dopo ogni utilizzo, per la massima igiene: sabbia, salsedine, cloro e sudore depositano sui tessuti sporco e batteri. In pratica, se non puoi fare una lavatrice al giorno, cerca di lavarli almeno ogni 2-3 utilizzi. Nel frattempo stendi sempre il telo ad asciugare al sole: i raggi UV aiutano a tenere a bada germi e odori fino al lavaggio successivo. Se lo usi in piscina, lavalo ogni volta: il cloro rovina colori e fibre, meglio non lasciarlo troppo a lungo senza un lavaggio.
Errori da evitare quando lavi i teli da mare
Ci sono poi errori che rischiano di rovinare i tuoi teli mare, anche se in buona fede. Dimenticare la sabbia incastrata tra le fibre, ritornando al discorso iniziale, può graffiare il tessuto e perfino intasare filtri e tubature della lavatrice: vale sempre la pena scuoterli con cura prima del lavaggio.
Anche l’ammorbidente è un falso amico, soprattutto se i teli sono in microfibra, perché ne compromette l’assorbenza e li rende meno performanti.
Attenzione ai colori accesi, come i rossi e i blu intensi, che tendono a stingere: meglio lavarli separatamente almeno le prime volte, così non rischi di macchiare gli altri capi. Infine, non farti ingannare dalla tentazione di abbondare con il detersivo: usarne troppo non li farà certo più puliti, ma anzi lascerà residui appiccicosi sulle fibre, che attirano lo sporco alla prima occasione.