La stagione fredda è ormai alle porte e in molte case italiane i riscaldamenti sono già partiti. D’altra parte, a tutti fa piacere tornare la sera dal lavoro e trovare un ambiente caldo e accogliente, per non parlare dei fine settimana trascorsi a poltrire sul divano facendo maratone di serie tv o leggendo un buon libro, senza sentire troppo freddo. Tuttavia, questo si traduce in un notevole aumento dei costi in bolletta: i caloriferi consumano molto, e gli ultimi rincari rendono davvero dispendioso riscaldare casa. Avete mai sentito parlare del trucco della carta stagnola per risparmiare un po’? Vediamo come funziona.
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Che cos’è la dispersione di calore
I caloriferi sono uno dei sistemi di riscaldamento più utilizzati nelle case, ma non sono sempre efficienti al massimo delle loro possibilità. Uno dei problemi più frequenti riguarda la dispersione di calore: non tutto quello che viene prodotto dai termosifoni rimane all’interno dell’appartamento, contribuendo a scaldare gli ambienti casalinghi. Tra gli esempi più comuni di dispersione ci sono gli infissi troppo vecchi, che danno vita a fastidiosi spifferi gelidi, o il tetto (se non isolato correttamente, chi si trova all’ultimo piano può notare un consumo maggiore per tenere calda la propria casa).
Se però abitate in un appartamento nuovo o ristrutturato da poco, questi problemi non dovrebbero riguardarvi. Eppure, un po’ di dispersione di calore potreste averla ugualmente: stiamo parlando di quella causata proprio dalla presenza di caloriferi. Spesso, questi vengono posizionati lungo le pareti che confinano con l’esterno, e che quindi sono esposte al freddo. Senza contare che nella maggior parte dei casi si trovano al di sotto delle finestre: vicini perciò ad un’apertura e in un punto in cui i muri sono più sottili.
Tutto questo si traduce in un’incredibile dispersione di calore: quest’ultimo viene assorbito dal muro su cui i caloriferi sono posizionati, e poi trasmesso all’esterno. È possibile arrivare a perdere fino al 40% del calore prodotto dai termosifoni, proprio per questo motivo. Inutile dire che ciò comporta un notevole aumento dei costi in bolletta, perché serve molto più tempo – e molto più gas – per scaldare casa. Come si può intervenire per risolvere questo problema? La soluzione sta nei pannelli termoriflettenti, o ancor più semplicemente… nella carta stagnola.
I pannelli termoriflettenti per caloriferi
Iniziamo dai pannelli termoriflettenti: in commercio se ne trovano di tantissimi tipi e di tutte le fasce di prezzo, in grado dunque di sopperire a tutte le esigenze. Ma che cosa sono? Si tratta di pannelli realizzati con materiale isolante e rivestiti su di un lato con un film di alluminio. Vanno posizionati nello spazio presente tra il muro e il calorifero, con lo strato riflettente – quello in alluminio – rivolto verso l’interno della propria casa, per far sì che la dispersione di calore si riduca al minimo (o addirittura si azzeri).
Il loro funzionamento è davvero semplice: lo strato isolante permette di impedire al calore di penetrare nella parete e di venire quindi convogliato verso l’esterno. Il film di alluminio, invece, serve per riflettere il calore proveniente dal retro del termosifone e “spingerlo” verso l’interno della stanza. Il risultato? L’ambiente si scalderà molto più in fretta, con un minore consumo di gas e una massima efficienza dei caloriferi. Senza contare che, in questo modo, sarà possibile mantenere il caldo molto più a lungo anche dopo aver spento i riscaldamenti.
Il trucco (geniale) della carta stagnola
I pannelli termoriflettenti sembrano dunque un’ottima idea per risparmiare tantissimo sul riscaldamento, soprattutto considerando che i termosifoni vanno accesi per molti mesi, durante l’anno. Ma hanno ovviamente un costo, e perché non provare a risparmiare persino su questo, con un’alternativa economica e alla portata di tutti? Vi stupirà forse sapere che basta un rotolo di carta stagnola per iniziare a ridurre notevolmente la dispersione di calore dei termosifoni, e qualche pannello di polistirolo per arrivare ad azzerarla quasi completamente.
Insomma, con materiale facilmente reperibile ovunque e assolutamente low cost, potrete avere lo stesso risultato (o comunque molto simile). Come fare? Prendete il rotolo di carta stagnola, quella che si utilizza normalmente in cucina per la conservazione e la cottura degli alimenti, e preparatene diversi strappi di una lunghezza di poco superiore all’altezza dei vostri termosifoni. Quindi, armati di forbici e di un po’ di pazienza, iniziate a rivestire la parete dietro il calorifero, meglio ancora se facendo uscire la carta stagnola di qualche centimetro dal perimetro del termosifone.
Incollate la stagnola alla parete aiutandovi con dello scotch, ricordandovi di lasciare in vista la parte più lucida e attaccando al muro quella opaca. Così facendo, avrete il massimo beneficio in fatto di riflessione del calore. Una volta tappezzato l’intero muro dietro il calorifero, potrete accendere i riscaldamenti: vi accorgerete subito che ci vuole molto meno tempo per scaldare una stanza, e che il calore rimane più a lungo. Se poi volete rendere ancora più efficace questo semplice trucchetto, incollate la carta stagnola su un pannello di polistirolo – sempre con il lato lucido verso l’esterno – e posizionate quest’ultimo dietro il termosifone: ora avrete anche un ottimo sistema di isolamento per impedire al calore di uscire dalla casa.
Altri segreti per risparmiare sul riscaldamento
Ci sono altri sistemi per risparmiare in bolletta e avere sempre casa ben calda? La prima e più importante cosa da fare è assicurarsi una corretta manutenzione della caldaia e dei termosifoni: è infatti così che si perde maggiormente in efficienza per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento. Anche installare valvole termostatiche è un’ottima idea, perché permettono di mantenere costante la temperatura impostata. E a proposito di temperatura, non esagerate: anche il troppo caldo non fa bene alla salute.
Per quanto riguarda invece qualche strategia fai-da-te per ridurre i consumi, evitate di asciugare i panni bagnati sui termosifoni. Può sembrare un gesto banale, ma fa aumentare notevolmente il costo in bolletta: i vestiti assorbono il calore e, al tempo stesso, rilasciano umidità sul metallo dei caloriferi, che così si raffredda. Considerate poi che i tessuti, a contatto diretto con il termosifone, tendono a rovinarsi molto più velocemente. Evitate anche di posizionare tende o mobili davanti ai caloriferi, perché fungono da barriera contro l’irraggiamento del calore nella stanza.