Montecitorio, storia e arte di un Palazzo simbolo della politica

A Montecitorio l'estremo saluto a Giorgio Napolitano: cosa rappresenta, la storia, le opere d'arte e i segreti di questo Palazzo-simbolo

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Palazzo Montecitorio si trova a Roma, sul Quirinale, ed è la sede della Camera dei Deputati. Esso rappresenta una dei luoghi simbolo della politica italiana. Per questo è stato scelto come sede del funerale laico di Giorgio Napolitano, scomparso il 22 settembre 2023.

Perché Montecitorio si chiama così

L’origine del nome Montecitorio è incerta. Si sono fatte diverse ipotesi. C’è chi ritiene che derivi da Mons Citatorius, luogo in cui i romani svolgevano le assemblee elettorali; altri sostengono che derivi da Mons Acceptor, luogo in cui venivano scaricati i materiali di risulta della bonifica dal vicino Campo Marzio.

Palazzo Montecitorio
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Palazzo Montecitorio

Chi ha costruito Montecitorio

La storia del Palazzo risale al 1653 quando Innocenzo X commissionò a Gian Lorenzo Bernini la realizzazione di una residenza per la Famiglia Ludovisi. I lavori di costruzione furono molto lunghi e nel 1654 subirono un brusco rallentamento a causa di una lite per ragioni diplomatiche, tra Innocenzo X e il Principe Niccolò Ludovisi. Alla morte di quest’ultimo (1664) si interruppero definitivamente. Furono ripresi circa vent’anni dall’architetto Carlo Fontana che convinse Innocenzo XII a utilizzare il Palazzo come sede di due importanti attività: la Curia pontificia e il dazio.

Palazzo Montecitorio
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Palazzo Montecitorio in un dipinto di Giovanni Paolo Panini (XVIII secolo)

Carlo Fontana conservò la facciata convessa del Bernini, nel frattempo morto nel 1680, e vi aggiunse il campanile a vela modificando il progetto dell’ingresso.

Col Risorgimento e l’Unità d’Italia il Palazzo assunse la funzione di Camera dei Deputati. Subì nuove modifiche e assunse l’aspetto attuale nel 1918.  I lavori di ampliamento di Montecitorio furono affidati all’architetto Ernesto Basile, uno dei massimi esponenti del Liberty. Basile costruì un nuovo edificio alle spalle dell’originale. Il nuovo corpo di fabbrica è caratterizzato da quattro torri angolari rivestite in mattoni rossi e travertino. All’interno di questo blocco Basile collocò l’aula delle sedute, illuminata da uno straordinario lucernario a ventaglio in stile liberty, il famoso Velario di Giovanni Beltrami.

Palazzo Montecitorio
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Palazzo Montecitorio nel 1910

Cosa rappresenta Montecitorio

Fatta l’Italia, il 27 novembre 1871 la Camera dei Deputati si riunisce per la prima volta nella nuova capitale, Roma. Da allora Palazzo Montecitorio è il simbolo dell’unità nazionale. E in occasione del giuramento del Presidente della Repubblica suona la campana maggiore.

Palazzo Montecitorio
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Palazzo Montecitorio

Le opere d’arte contenute a Montecitorio

All’interno del Palazzo sono custodite importanti opere d’arte. Oltre al Velario di Giovanni Beltrami, si trovano il fregio allegorico su tela di Giulio Aristide Sartorio sulla storia del popolo italiano; il Transatlantico, ossia il lungo corridoio che costeggia l’Aula, chiamato così perché la sua architettura e il suo arredamento ricorda i saloni delle navi che solcavano gli oceani nel Novecento.

Inoltre, ci sono diverse tele preziose di Guido Reni, Luca Giordano, Giorgio De Chirico, Carlo Carrà e Renato Guttuso.