Casa Campanini, un gioiello Liberty tra ferro battuto, cariatidi e affreschi

Vi portiamo alla scoperta di un autentico gioiello Liberty a Milano: la storia, l'architettura e le curiosità su Casa Campanini

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Pubblicato: 20 Luglio 2024 20:04

Andare alla scoperta dello stile Liberty a Milano significa avere l’opportunità di ammirare edifici di inestimabile valore e bellezza. Dal Palazzo Castiglioni fino a Casa Galimberti, da non perdere è Casa Campanini, tra le tappe maggiormente consigliate quando ci si trova in città. Passeggiando per Via Donizetti, l’itinerario Liberty propone tantissime visioni, ma all’incrocio di via Bellini c’è un’autentica meraviglia. Tra gli aspetti che saltano subito all’occhio, le cariatidi che si fondono con il portone, un omaggio alle cariatidi del Sommaruga, ma non per questo prive di un loro fascino, di una malinconia che viene definita “intima”. Un edificio aggraziato quanto leggero: ve lo raccontiamo.

La storia di Casa Campanini

Questo edificio in stile Liberty si trova in via Vincenzo Bellini a Milano e la sua storia è affascinante da conoscere. Un palazzo che possiamo definire recente, rispetto ad altri di cui vi abbiamo parlato, ma non meno mozzafiato: edificato esattamente tra il 1904 e il 1906 dall’architetto Alfredo Campanini (è ancora oggi dimora della famiglia), con lo scopo di creare la sua nuova residenza, è tra gli esempi del cosiddetto “liberty milanese”. Un vero e proprio gioiello che riprende parte del fascino da Palazzo Castiglioni, ma esprimendolo in un modo del tutto unico. Questa casa gioiello del liberty milanese si può raggiungere facilmente mediante la linea rossa della stazione San Babila o Palestro, ambedue sono distanti meno di 10 minuti a piedi.

L’architettura di Casa Campanini

Osservando gli esterni di Casa Campanini, è impossibile non rimanere affascinati. La presenza delle cariatidi in cemento rende l’edificio ancor più sontuoso e prestigioso. Sono state create dallo scultore Michele Vedani, che scelse di optare per la sperimentazione modernista. La ricchezza delle decorazioni e dei dettagli è solo uno dei punti di partenza per descrivere la bellezza degli esterni di Casa Campanini. Il portone in legno scuro, il balcone con balaustra in ferro battuto, le cariatidi che accolgono i visitatori. Proprio le cariatidi non presentano austerità, ma invitano a entrare per esplorare gli interni dell’edificio.

Il magnifico balcone di Casa Campanini a Milano
Fonte: IPA
Il magnifico balcone di Casa Campanini a Milano

L’Art Nouveau, del resto, nota in Italia come stile floreale o stile Liberty, è arrivata in Italia per la prima volta durante la fine dell’Ottocento, esattamente a Palermo, e poi a Torino. Perché sono presenti tante decorazioni floreali? Il motivo è semplice e bisogna approfondire l’Art Nouveau stessa, che si contrapponeva all’industrializzazione, per un ritorno a uno stile di vita molto più sano e soprattutto dedito alla natura. Quest’ultima è rimasta la principale fonte di ispirazione, con alcuni aspetti degni di nota: la stilizzazione degli elementi, con l’introduzione di fili d’erba per movimentare e creare dinamismo.

Abbiamo già parlato delle cariatidi: in effetti, sono a dir poco mozzafiato. Imponenti, aggraziate, completano l’edificio: realizzate dallo sculturo Michele Vedani, rendono omaggio a quelle monumentali del Sommaruga. Lo stesso Campanini ha disegnato il cancello d’ingresso, poi realizzato in ferro battuto (tra i materiali più diffusi all’interno di questo autentico gioiello Liberty), riprendendo ovviamente i motivi floreali. All’interno del palazzo e nell’ascensore, si può notare il continuum: l’eleganza è l’ispirazione principale. Paragonandolo a Palazzo Castiglioni, risulta forse meno maestoso, in quanto sono state osservate perlopiù le esigenze della vita di tutti i giorni.

Gli interni e gli esterni di Casa Campanini

Perché Casa Campanini è tanto affascinante? Per un motivo: molti edifici e palazzi d’epoca sono stati ammodernati nel corso del tempo. Tanti, ma non questo: quando si entra al suo interno, si possono subito ammirare le ricche e sontuose decorazioni liberty, con gli interni originali dell’epoca. Ogni oggetto ha mantenuto la sua dimensione, come i vetri delle porte, o ancora l’arredo e le pitture. Una scelta azzeccata, per scoprire un autentico gioiello Liberty in quel di Milano.

Impossibile non citare il cortile interno, da ammirare in particolar modo durante la primavera, quando il glicine è in fiore: uno spazio incantevole da vivere almeno una volta nella vita per ritornare indietro nel tempo e scoprire la sontuosità dello stile Liberty. All’interno di Casa Campanini, le decorazioni si susseguono, una dopo l’altra, alternando stampe floreali e botaniche ai motivi geometrici. Quindi, l’androne è riccamente decorato, variopinto, ma le tonalità e le sfumature scelte non sono troppo vivide né accese. Esaltano la bellezza dello stile Liberty, risultando a tratti cupo.

Sul soffitto, non possiamo che rimanere affascinati dai mazzi di ciliegie rosse: ancora una volta, è lo stile floreale a comunicarci l’enorme desiderio di ritornare alla natura, di esprimere un profondo senso di bellezza senza fronzoli, perché è la natura che dà tutto e completa ogni cosa. Al centro, il ferro battuto, materiale protagonista di questo edificio, è usato anche per il lampadario, che risulta quasi di ispirazione moderna, se non spaziale. Da menzionare le scale, che invece fanno da contraltare, in un gioco di colori unico nel suo genere: se nell’androne l’atmosfera si fa quasi cupa e malinconica, nelle scale, invece, si osserva un ritorno al colore, tra arancio e verde pastello. Come sempre, ritroviamo le decorazioni floreali, un leitmotiv tra fregi e affreschi che non possiamo non consigliare di scoprire, facendo una passeggiata con un “tuffo” nel tempo. Il portone di Casa Campanini, circondato dalle maestose cariatidi

Il portone di Casa Campanini, circondato dalle maestose cariatidi

Da non perdere l’interno per un motivo: la possibilità di ammirare uno dei primissimi ascensori di Milano. Datato 1906, la struttura è quella originale: tutto è stato mantenuto per offrire uno sguardo approfondito sullo stile liberty milanese, senza contaminazioni moderne. La bellezza di Casa Campanini, oltre a essere conosciuta dai milanesi, è molto rinomata, tanto che turisti e appassionati dello stile scelgono di inserirla nel proprio itinerario di visita quando ci si reca in città. Sempre a Milano, in ogni caso, è possibile scoprire ulteriori palazzi e ville dall’aspetto unico: come Villa Arconati, la piccola Versailles di Milano, o ancora Villa Clea, la “residenza fluida per artisti” e, infine, Villa Clerici, una dimora sul Naviglio Grande, per un itinerario maestoso in quel della città meneghina. Ultimo piccolo tip prima di lasciarvi: quando camminate per allontanarvi dal palazzo, fermatevi per qualche minuto e ammirate il disegno dei comignoli sul tetto, che ricordano vagamente dei pinnacoli di sabbia.