Scarpe da ginnastica: come e quali scegliere

Indispensabili, fondamentali, le scarpe da ginnastica vanno scelte su misura e con criterio. Vediamo come

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Pubblicato: 14 Gennaio 2021 09:08

Perché sono importanti

Le scarpe da ginnastica custodiscono una delle opere di ingegneria umana più meravigliose: i piedi. I piedi si compongono di 26 ossa (esattamente come le mani) e la nostra articolazione talo-calcaneare si occupa di trasferire a terra il peso di tutto il corpo. Una buona scarpa consente di migliorare la locomozione e offre la possibilità di compiere attività motorie in tutta sicurezza, anche quelle che hanno alto impatto, come la corsa o il salto, e con la giusta ammortizzazione, andando a proteggere importanti capi iniziali o terminali di diversi muscoli, nonché alcuni legamenti della caviglia molto delicati.

La scelta varia moltissimo anche nel settore delle scarpe da ginnastica: scarpe da corsa, da allenamento e da passeggio, comprese le scarpe da trekking, da jogging, scarpe sportive da campo, comprese le scarpe per il tennis, la pallacanestro e la pallavolo o come quelle per il calcio e il baseball (provviste di tacchetti, borchie o chiodi). Esistono poi le scarpe sportive da atletica leggera e quelle speciali, tra cui scarpe per il golf, la danza aerobica e il ciclismo e infine le scarpe sportive all’aperto, comprese le scarpe usate per attività ricreative come la caccia, la pesca e il canottaggio. Nell’ambito delle scarpe da ginnastica includiamo le scarpe da corsa e quelle da passeggio (si tratta di una scarpa leggera con assorbimento degli urti extra nel tallone e della pianta) e infine le scarpe aerobiche che servono per il condizionamento aerobico, sono leggere ma assorbono bene tutti gli impatti forti.

Come sceglierle: consigli pratici

Orientarsi prima di acquistare risulta essere un’azione fondamentale e per farlo dovremmo prima dire a noi stessi/e onestamente per quale principale attività vorremmo usare le scarpe con assetto atletico. Non ha senso scegliere una scarpa per runner professionisti se poi non si seguono programmi specifici e anche nel caso in cui ci si voglia dedicare alla corsa solo una volta alla settimana, sarebbe ottimale non scegliere quelle da professionisti o maratoneti. Questa differenza resta un fattore davvero importante: per gli atleti e le atlete spesso le scarpe sono ultraleggere, ma nei casi di sportivi amatoriali o della domenica, neofiti o persone in sovrappeso questo tipo di calzature risultano davvero deleterie e dannose anche per la schiena e le ginocchia. Dovete anche assolutamente valutare su che tipo di terreno volete correre o camminare, se asfalto o terreno dissestato.

Fattore importantissimo da valutare sia per le donne che per gli uomini: l’appoggio del piede. Se non avete fatto visite ortopediche, potete vederlo da come si consuma la suola della scarpa usualmente; l’usura potrà fornirvi la risposta, mettetele sul tavolo e vedete dove tendono a pendere o cercate di guardare la suola dentro. Per esempio, i supinatori tendono verso l’esterno mentre i pronatori sono coloro che tendono ad appoggiare il piede verso l’interno, andando a variare anche l’asse dell’anca, il lavoro di tendini, muscoli e articolazioni. Per questo tipo di appoggio ci vuole un sostegno nell’interno piede. A volte il modo in cui si mette il piede significa anche un’abitudine data da un atteggiamento emotivo, lo stesso vale per il piede della gamba che si carica spesso.

Di solito le scarpe da ginnastica da donna sono calzature per piedi più sottili, malleoli più bassi. Dovete valutare scarpe che calzino bene in caso di tendenza all’alluce valgo, in modo da non costringerlo ulteriormente. Durante la corsa o lo sforzo fisico il piede tende a gonfiarsi quindi sarebbe importante non prenderle non troppo strette. Per quel che riguarda l’estetica, scegliete sempre seguendo il vostro gusto, non vi fate influenzare troppo dai molti pareri degli altri. In molti casi ci si affida all’acquisto online per risparmiare, ma per quel che riguarda le calzature da ginnastica consigliamo di orientarsi verso un negozio specializzato per aver il giusto supporto: spesso i commessi o le commesse possono dare consigli utili e verificare di presenza quale calzatura fa per voi.

Una volta che si arriva alla fase della prova delle scarpe rimane molto importante allacciarle bene. Sembra un dettaglio inutile e invece la resa della scarpe dipende molto dall’attenzione con cui ci si occupa dei lacci. Indossate la scarpe si devono compiere diversi passi e si deve anche provare a saltare e flettere ed estendere sia le ginocchia che la colonna. La scarpa non deve stringere sul calcagno o sul collo del piede e l’alluce deve essere comodo. Infine, non sottovalutate la scelta dei calzini, che costituiscono un fattore davvero importante, insieme alla scarpa: scegliete calzini con materiali tecnici che possano far traspirare bene il piede.

Dopo quanto cambiarle? Si deve iniziare a pensare a nuove scarpe dopo un range di circa 300-500 chilometri di corsa o dopo 300 ore di esercizio fisico, specie se si è lavorato molto con esercizi cardio o forme di esercizio a impatto medio o alto sulle articolazioni.

Supporti utili

I cuscinetti per il tallone sono efficaci per alleviare il dolore in caso di fascite plantare. Realizzati in plastica o in gomma, sono progettati per sostenere l’area intorno al tallone, alleviando la pressione sotto il punto dolente. Altri supporti sono i cuscinetti metatarsali in feltro o gomma rigida con un adesivo sul lato piatto. Alleviano il dolore sotto la sfera dell’alluce (sesamoidite) o sotto la sfera delle altre dita dei piedi (metatarsalgia).

Un supporto per l’arco plantare può aiutare a trattare il dolore nell’arco plantare del piede. Realizzato con molti tipi di materiali, il supporto per l’arco plantare può essere posizionato dopo aver rimosso la soletta. Va indicato che i supporti per l’arco plantare personalizzati possono essere necessari per problemi cronici (a lungo termine) e congeniti, tra cui piede piatto grave o tendinite di Achille, per fare alcuni esempi. Vanno progettati e usati specificatamente per il piede della persona dopo adeguata visita ortopedica.