Se hai la vitiligine prendi il sole così per un’abbronzatura perfetta

La vitiligine non è debilitante ma rende la pelle più sensibile, ecco perché va ancora più protetta quando ci si espone ai raggi solari

Foto di Carlotta Tosoni

Carlotta Tosoni

Giornalista e Beauty Specialist

Beauty addicted da quando ha memoria e giornalista freelance, ha collaborato con testate nazionali online per la redazione di articoli sui temi della bellezza, arte e design. Per DiLei si occupa di beauty, dalle tendenze make-up ai consigli per la skincare.

Ebbene sì, anche le persone con vitiligine possono prendere il sole e godersi l’estate come chiunque altro, ovvero prendendo le giuste precauzioni per proteggere la pelle. Si tratta di una malattia che comporta la perdita di melanina progressiva la cui origine non è del tutto chiara: la causa può essere genetica, ereditaria, da trauma o da stress, colpisce circa il 2% della popolazione mondiale e solitamente compare durante l’infanzia. In pratica, il corpo autodistrugge i propri melanociti, che hanno il compito di produrre la melanina, che quindi scomparirà creando le caratteristiche chiazze.

Non è contagiosa né debilitante, ma di certo rende la pelle più sensibile ai raggi solari dato che è assente il primo scudo protettivo, con ovvie conseguenze.

La modella cin vitiligine Winnie Harlow sun red carpet indossa una giacca beige e orecchini e collana di diamanti, e porta i capelli sciolti spostati lateralmente
Fonte: Getty Images
La modella Winnie Harlow non ha mai nascosto la sua vitiligine

Dunque, chi ha la vitiligine può prendere il sole, ma deve prestare davvero molta attenzione a non scottarsi, un fattore che potrebbe peggiorare la patologia e rendere ancora più disomogeneo il colorito. Un episodio accaduto alla top model Winnie Harlow, orgogliosa portatrice di vitiligine, che ha raccontato lei stessa: per un servizio fotografico le era stato chiesto di non mettere spf per evitare la patina grigiastra che lasciava sulla pelle, col risultato che dopo ore sotto al sole si è scottata in maniera grave e la colorazione della sua pelle è cambiata.

Abbronzarsi in maniera sicura, invece, può aiutare a ripigmentare alcune zone dato che si va a stimolare il processo che provoca l’abbronzatura, ma soprattutto ci fa stare bene e ci permette di viverci completamente l’estate e soprattutto le vacanze, ecco perché è importante farlo.

Come proteggersi

Possono abbronzarsi e godere dei benefici del sole, ma le persone con vitiligine è importante che prendano alcune precauzioni imprescindibili per non danneggiare la pelle. La protezione solare, in estate ma non solo, è ovviamente la prima in assoluto: deve essere ad alto spettro con un fattore di protezione elevato, da applicare soprattutto sulle zone più chiare e delicate, e va rispalmata spesso per prevenire scottature ed eritemi. L’ideale è utilizzare una crema e poi uno stick per coprire al meglio le parti più a rischio.

Ancora più efficaci dei solari sono gli indumenti utilizzati come protezione: camicie leggere a maniche lunghe, pantaloni, occhiali e cappelli a tesa larga sono ovviamente i più indicati anche per quando fa caldo, perfetti per schermare nelle ore più calde se per esempio abbiamo in programma una passeggiata in città.

Quando esporsi al sole se si ha la vitiligine

Le famigerate ore in cui non prendere il sole sono quelle tra le 10 e le 16, quando i raggi UVA e UVB sono più potenti, e oltre a causare l’ossidazione e l’invecchiamento cutaneo, aumentano il rischio di scottature ed eritemi, decisamente da evitare sempre e comunque, anche se non si ha la vitiligine. Per avvicinarsi all’abbronzatura, meglio andare un passo alla volta, esponendosi gradualmente per abituare il corpo, aumentando poco alla volta il tempo sotto al sole. È utile per capire anche come la nostra pelle reagisce e quali messaggi ci manda: anche se la vacanza è breve, è sconsigliata una full immertion solare per la tintarella, meglio dare la precedenza alla salute.

L’importanza dei controlli

Non devono mai mancare, infine, i controlli regolari dal dermatologo per monitorare la vitiligine e valutare le condizioni prima dell’esposizione al sole e dopo. Infatti, insieme al proprio medico si può capire se si può prendere il sole e quale strategia personalizzata mettere in atto, ma soprattutto si tengono sotto controllo eventuali cambiamenti, sempre da notificare appena si notano.