Guanto di crine: cos’è, come sceglierlo e usarlo per una pelle morbidissima

Il guanto di crine è lo strumento perfetto per preparare la pelle prima del sole e non solo: ecco come usarlo al meglio

Foto di Malvina Berti

Malvina Berti

Beauty Specialist

Beauty editor dal 2017, ha collaborato con le più importanti realtà editoriali nazionali e internazionali. Nel 2018 il sito che gestiva ha vinto il premio MacchiaNera Internet Awards come "Miglior sito di bellezza". Collabora con DiLei dal 2022 e per la sezione Bellezza scrive di tendenze, makeup e skincare.

Con la bella stagione la cura del corpo richiede più attenzioni. Certo, tutte desideriamo una pelle liscia e vellutata, ma spesso le attività quotidiane, come depilazione, bagni solari e docce frequenti richiedono l’uso di accorgimenti specifici per preservarla e mantenerla morbida e curata, aiutandola a proteggersi da eventuali agenti di stress. Oltre ad applicare prodotti specifici per riparare la pelle danneggiata e restituirle idratazione e nutrimento, l’ideale è procedere con l’esfoliazione, per favorire il naturale ricambio cellulare.

Per esfoliare la pelle in modo efficace ma naturale puoi ricorrere al guanto di crine, un prezioso alleato per il benessere della pelle. Si tratta di uno strumento versatile che trova tante applicazioni in campo cosmetico ed è particolarmente indicato per regalare una serie di benefici dell’epidermide. Scopriamo insieme come usare il guanto esfoliante, per quali problematiche è consigliato e quali vantaggi può portare al benessere della nostra pelle se inserito nella beauty routine.

Guanto di crine: cos’è e a cosa serve

Il guanto di crine o guanto esfoliante si presenta come uno strumento a forma di guanto o spazzola da usare manualmente sul corpo per andare a rimuovere cellule morte, secchezza e impurità. Il suo utilizzo – su pelle asciutta o umida – permette di agire su alcune problematiche cutanee e preparare la pelle ai trattamenti successivi, dalla crema all’olio corpo. Inoltre, questo beauty tool è ideale per massaggiare il corpo, andando anche ad agire sulle tensioni muscolari.

La sua forma a manopola, ovvero con una sezione più piccola dedicata al pollice e un’altra più ampia per il resto delle dita può anche rendere più efficace e rapida la detersione del corpo e l’eventuale applicazione di prodotti cosmetici, come scrub o bagnoschiuma. Può essere fatto anche a piccoli dischetti con maniglia, per un’azione più precisa e localizzata, o in versione “da viaggio”.

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Naturale o animale: di cosa è fatto?

Tradizionalmente realizzato in materiale animale, i primi guanti di crine erano infatti ottenuti dai peli della criniera dei cavalli, particolarmente duri, resistenti ma al contempo elastici. Un prodotto, questo, considerato davvero pregiato per via della sua particolare durata e resistenza e per le sue specifiche proprietà che lo rendono efficace anche se bagnato, anzi perfino assorbente, e durevole e utilizzabile a lungo perché resistente alla deformazione

Guanto in crine di cavallo
Guanto esfoliante realizzato in metodo tradizionale con crine di cavallo

Oggi però in commercio esistono moltissime opzioni green e cruelty free, per utilizzare questo beauty tool nel completo rispetto dell’ambiente e degli animali. Tra le opzioni in fibre vegetali troviamo infatti il guanto esfoliante in palma di cocco, luffa, canapa, bambù e agave.

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Guanto esfoliante per il corpo in cotone e canapa

Guanto esfoliante o scrub: le differenze

Sebbene anche lo scrub sia ad azione manuale, le differenze tra i due prodotti sono poche ma essenziali. Ad esempio, nello scrub corpo l’azione levigante è data dalle micro particelle contenute al suo interno. Esse possono essere sia di origine plastica oppure naturale, come ad esempio granella ricavata dai gusci di nocciola oppure di oliva.

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Lo scrub inoltre può essere utilizzato sulla pelle bagnata dopo ogni lavaggio, insistendo sulle zone più problematiche. Tra le altre cose, rispetto al guanto di crine, lo scrub corpo ha al suo interno degli ingredienti botanici che possono agire anche sulla cellulite.

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Thalasso Scrub ad azione purificante

Come si usa

Ideale soprattutto per coloro che hanno la pelle secca o desquamata, il guanto di crine è un ottimo rimedio per rimuovere periodicamente le cellule morte presenti a livello superficiale della cute e favorire l’ossigenazione dell’epidermide. Nella body care routine, questo passaggio è indispensabile non soltanto per facilitare il ricambio cellulare (turnover) ma anche per migliorare l’assorbimento dei cosmetici successivamente applicati.

Il guanto di crine si usa per eseguire un massaggio sull’epidermide, più energico o delicato a seconda del bisogno, della delicatezza e sensibilità della zona interessata. Si usa per esempio sulle gambe, sulla schiena e in ogni area del corpo in cui sia necessario o desiderato un intervento esfoliante.

Prima di procedere al massaggio, la pelle va inumidita per agevolare il passaggio del guanto e minimizzare la sensazione di sfregamento. Il guanto può essere utilizzato sia sotto la doccia che nella vasca, insistendo soprattutto nelle zone dove la pelle è più spessa, come i talloni, ma anche gomiti e ginocchia.

È consigliabile l’utilizzo con cautela nelle zone più delicate, come ascelle, inguine, viso e petto, così come in caso di arrossamenti, presenza di nei, pelle screpolata o irritata, evitandolo del tutto in caso di abrasioni o lesioni all’epidermide.

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Quando usare il guanto di crine: azione esfoliante

Il primo obiettivo per cui si sceglie di utilizzare il guanto di crine è l’esfoliazione: la pelle viene liberata dallo strato più superficiale di cellule morte, torna a respirare e ritrova la sua luminosità.

Questo trattamento è ideale in vista dell’esposizione al sole, oppure in occasione della depilazione, ed è veramente un toccasana per coadiuvare il rinnovamento cellulare, tanto da diventare un appuntamento perfetto da dedicarsi alla fine dell’inverno e una buona abitudine da coltivare per tutta la bella stagione.

A questo proposito, è bene sapere che l’esfoliazione spesso interviene su piccoli inestetismi come i peli incarniti, e spesso li risolve egregiamente. E’ quindi molto consigliato fare un massaggio con il guanto di crine prima di una ceretta, che sia fai-da-te o dall’estetista perché, sollevando i peli rimasti sottopelle, ne migliora il risultato.

Guanto di crine
Guanto per l'esfoliazione

Drenante e anti-cellulite

Le applicazioni del guanto di crine non finiscono qui: si tratta anche di un prezioso alleato contro la ritenzione idrica e la cellulite. Regalarsi un massaggio con questo guanto è particolarmente stimolante per la circolazione sanguigna, nello specifico per la micro-circolazione, è un vero toccasana per i capillari e prepara il corpo all’applicazione di prodotti come creme idratanti o drenanti, migliorandone l’assorbimento e quindi rendendole più efficaci.

Passandolo sulle gambe con movimenti circolari, inoltre, migliora il drenaggio dei liquidi e quindi contrasta l’inestetica buccia d’arancia, e può essere un valido supporto da abbinare all’utilizzo di creme e gel anti-cellulite per aumentarne l’effetto.

Da usare prima di depilarsi

Grazie alla sua azione, il guanto di crine può essere usato anche prima di depilarsi per eliminare i peli incarniti e rendere la pelle più vellutata. Il prodotto inoltre è veramente utile durante l’epilazione perché permette di sollevare i peli, semplificando così l’operazione e riducendo il rischio di incorrere in una follicolite.

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Guanto esfoliante in luffa naturale

Conservazione e lavaggio

Il guanto di crine è riutilizzabile: puoi conservarlo con cura e pulirlo accuratamente dopo ogni trattamento perché duri più a lungo. Il consiglio, poi, è di utilizzarlo una volta a settimana, l’ideale per mantenere la pelle luminosa e levigata. In questo modo potrà durare anche qualche mese, e in ogni caso è consigliabile sostituirlo alla fine della stagione estiva e all’inizio di ogni primavera.