Pochi minuti al telefono con Giorgia, madre di Rebecca, ci sono bastati per comprendere il coraggio, la fatica e l’amore che risiedono in ogni scelta di questa famiglia. Non ricevono fondi dallo Stato e non hanno tempo di dedicarsi ad altri lavori dato che il numero di animali bisognosi di aiuto cresce. In tutto questo c’è chi li invita a lasciar fare al destino il suo corso, del resto un gallo senza occhio ha bisogno di tante risorse, tra spese mediche, cure e cibo.
Ma è questa la vita che Rebecca, Giorgia e Alessandro hanno scelto per loro, quella di salvare gli animali e di trasformare quella casa a Fidenza in una vera e propria oasi: la fattoria Rebecca. E niente e nessuno li fermerà.
Guardando quel vecchio casolare di famiglia, la mente della piccola di casa, oggi tredicenne, viaggiava già lontano, immaginando un rifugio per gli animali in difficoltà.
“Rebecca non è mai stata interessata ai cellulari o ai computer, neanche ai giochi” – ci ha raccontato la mamma orgogliosa –“piuttosto trascorreva il tempo tra la natura e gli animali, questo la rendeva e la rende felice”. “Si è appassionata presto all’equitazione e ha iniziato a gareggiare al salto con gli ostacoli. Ovviamente dovevamo vendere i cavalli che non riuscivano a saltare abbastanza per la loro categoria, ma è lì che Rebecca si è rifiutata categoricamente di abbandonare la sua prima cavallina. “Piuttosto smetto di fare equitazione” – ci ha detto – Io non li abbandono”.
Rebecca non ha abbandonato i suoi cavalli e Giorgia e Alessandro hanno iniziato con la loro bambina, due anni fa, questa splendida avventura. I primi animali arrivati sono stati dei cavalli, adottati da persone che non potevano più tenerli. La famiglia ha quindi cominciato a costruire delle box con materiali semplici e di riuso per creare dei luoghi sicuri e comfortevoli per gli animali.
Dopo i cavalli, sono arrivati tutti gli altri, compresi una mucca cieca, un cane abbandonato, un gatto maltrattato o un’agnellina che stava per andare al macello.
Oggi la fattoria Rebecca opera con la missione di salvare le vite, ospitando al momento 150 animali e 14 cani. Un numero importante che, ovviamente, tra cibo e visite veterinarie, richiede impegno e sacrificio. A supportare per prima questo meraviglio rifugio, che nel frattempo si è trasformato in una sorta di fattoria didattica con tanti laboratori e iniziative per bambini e ragazzi, è stata l’Enpa di Parma che ha diffuso questa realtà attraverso i suoi canali chiedendo alle persone e alle aziende agricole di dare una mano alla famiglia di Fidenza.
Oggi, invece, L’Associazione ASD Parma Etica ha lanciato una campagna di crowdfunding a favore della fattoria di Rebecca, con l’obiettivo di raggiungere 12mila euro. Tutte noi possiamo contribuire, andando sul sito web produzioni dal basso con donazione libera o attraverso l’acquisto di un gadget come una maglietta, un’esperienza di pet therapy in fattoria, una seduta di yoga per bambini e adulti a Parma e a Collecchio o un laboratorio creativo.