Alimentazione in gravidanza: i benefici del magnesio

Minerale prezioso, il magnesio apporta numerosi benefici alla mamma e al feto. Ma il rischio di carenze in gravidanza è alto

Il magnesio è un minerale prezioso per il benessere dell’organismo, in particolar modo durante la gravidanza. Uno dei maggiori benefici del magnesio, in questo periodo delicato per la mamma e per lo sviluppo del feto, è quello di regolare le contrazioni uterine, contribuendo a diminuire il rischio di un parto prematuro. Inoltre, il magnesio è un valido alleato in gravidanza perché riduce il rischio di ipertensione ed aiuta a prevenire il diabete gestazionale, oltre a contrastare l’insorgere di crampi e di fastidi come stanchezza, debolezza, insonnia ed irritabilità. Durante la gravidanza, il fabbisogno di magnesio aumenta e varia a seconda dell’età: se si è molto giovani, bisognerebbe assumerne circa 400 mg al giorno, mentre, se la gravidanza si verifica intorno ai 40 anni, il fabbisogno di magnesio è di circa 360 mg al giorno.

I cibi ricchi di magnesio

Il magnesio è presente in moltissimi alimenti, in particolare nei vegetali a foglia verde ricchi di clorofilla (di cui il magnesio è un componente fondamentale), come spinaci, broccoli e bieta. Lo troviamo anche nel pesce (soprattutto in quello azzurro), nei semi di girasole e nel germe di grano, nella frutta secca, nei cereali integrali, in legumi, patate e banane. Un’ottima fonte di magnesio sono anche l’acqua e il cioccolato fondente. Proprio perché si trova in tantissimi alimenti, una dieta varia ed equilibrata può garantire un apporto sufficiente di questo prezioso minerale, in condizioni normali.

Carenza di magnesio in gravidanza: i rischi

Durante la gravidanza, il fabbisogno di magnesio aumenta, sia perché il feto attinge alle scorte della mamma, sia a causa delle nausee o del vomito, tipici del primo trimestre, che non consentono di alimentarsi in modo adeguato per favorire il giusto apporto di questo importante minerale.
Una carenza di magnesio durante la gravidanza potrebbe causare una serie di disturbi come astenia, spossatezza, crampi muscolari e contrazioni, nonché l’iperemesi gravidica, che consiste in vomito e nausea così frequenti da impedire un’alimentazione corretta. Inoltre, laddove la carenza sia più seria, si rischia un ritardo nella crescita del feto.