Verissimo, la dura replica di Silvia Toffanin a Lea T: “Diamo voce a tutti”

Silvia Toffanin replica alle accuse di Lea T: "La censura e la discriminazione non appartengono a Mediaset, Verissimo e né a me"

L’inizio della puntata di Verissimo è stato a dir poco insolito, con una Silvia Toffanin più dura che mai e soprattutto visibilmente scossa. Spiega, infatti, che le interviste vengono sempre riprese settimane o mesi prima, in modo tale da organizzarsi.

Evidentemente, stavolta qualcosa è andato storto. La scorsa settimana, Silvia Toffanin aveva accolto nel proprio salotto Giorgia Meloni, dove aveva sponsorizzato il suo nuovo libro “Io sono Giorgia“, raccontando dell’infanzia e dell’assenza del padre. Una delle prime ospiti di questa settimana a Verissimo, Leandra Medeiros Cerezo, nota come Lea T, modella transessuale, si è detta contraria nei giorni scorsi alla condivisione della sua intervista, mediante una storia su Instagram.

“Ho già dedicato troppo tempo al vostro programma. Preferisco continuare il mio percorso senza di voi, sperando con tutto il cuore che la puntata non esca mai, poiché il mio pensiero sociopolitico è distante anni luce dal vostro, silenziare certi gruppi è la prima mossa per continuare seduti in quel vostro trono sporco di sangue. Questo CIStema è miserabile come la vostra storia.”

Il post è stato poi rimosso qualche ora dopo, ma è stato ripreso da Silvia Toffanin all’apertura della puntata di Verissimo di oggi. La causa scatenante? La presenza di Giorgia Meloni. Lea T aveva registrato la sua intervista a metà febbraio e vedere invece andare in onda la Meloni prima di lei le ha evidentemente causato fastidio, accusando il programma di censura e discriminazione.

La risposta di Silvia Toffanin è stata più dura e chiara che mai: “Noi qui a Verissimo abbiamo sempre dato voce a tutti, donne, uomini, omosessuali, con rispetto e sensibilità, esprimendo tutti i pensieri. Vi potrei fare tanti esempi, da Vladimir Luxuria a Rupert Everett. Lea T ci accusa di censura e ci chiede di non mandare in onda l’intervista”.

Continua spiegando che “Le parole censura e discriminazione non ci appartengono, non appartengono a Mediaset, a Verissimo e di certo non a me. Abbiamo comunque scelto di mandare in onda l’intervista”. Lea T ha parlato del percorso di transizione, menzionando il padre, Toninho Cerezo, un calciatore, affermando che il suo settore è profondamente maschilista e delle difficoltà che ha avuto nel trovare lavoro.

Alla fine, Silvia conclude in molto elegante: “Questa era l’intervista, sono disponibile ad accogliere Lea T in studio in qualsiasi momento, ricordando che i toni di Verissimo sono sempre molto discreti, mentre invece le sue affermazioni sono state diffamatorie”.