Roberta Rei de Le Iene, il dolore per l’aborto: “Oggi sarebbero stati 7 mesi”

La giornalista e conduttrice ha raccontato di aver perso il suo bambino ma di aver taciuto a tutti questo dolore. Le parole di Roberta Rei

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Martina Dessì

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Un dolore che aveva tenuto riservato ma che oggi, nel giorno dei suoi 40 anni, Roberta Rei ha voluto raccontare in prima persona. La conduttrice e giornalista de Le Iene ha rivelato di aver appena attraversato il dramma dell’aborto, dopo una gravidanza che non si sarebbe aspettata ma che l’aveva già riempita di gioia. “Oggi sarebbero stati 7 mesi”, ha scritto su Instagram a corredo di una foto in bianco e nero che la ritrae bellissima in riva al mare e con la quale ha voluto spiegare al mondo di aver perduto per sempre un pezzo di sé. Da qui si riparte, con la consapevolezza che il futuro è ancora tutto da scrivere.

Roberta Rei racconta l’aborto, le parole su Instagram

“È stato il periodo più difficile di sempre. Improvvisamente incinta, improvvisamente felice come mai nella vita. E chi se lo immaginava di sentirsi così, neanche ci pensavo io alla maternità. ‘L’età avanza, ma non ci pensi? E perché?’ quante domande inopportune si fanno”, ha scritto su Instagram il 21 agosto, proprio nel giorno del suo 40° compleanno. Un traguardo che ha condiviso col pubblico e con immaginava di dover aggiornare con una notizia di questo tenore.

“Ho superato i famosi tre mesi, quelli del ‘non dirlo, meglio aspettare’. E invece ai pezzi del mio cuore l’ho detto. Avevo registrato una serie di video della loro reazione che ho cestinato, ma tengo nella mente. A quattro mesi inoltrati poi ‘la natura ha scelto per te’ e il dolore più grande. Viscerale, anche quello, dei più forti mai provati. E poi tutto smette di avere senso, ma non sei tu a sceglierlo, è il tuo corpo che piange. Ma nessuno lo capisce“, ha raccontato spiegando anche cosa sia accaduto dopo. Un periodo, per moltissime donne, di cui nessuno parla davvero con onestà.

“Ho visto quello schermo, quell’immagine distesa, come dormiente, non la toglierò più dalla testa. Non avrei dovuto guardare, non avrebbero dovuto farmi guardare.
Poi l’attesa di ore in ospedale perché ‘signora ci sono tante donne che stanno partorendo, il medico poi arriverà’. Io ho visto i loro volti felici, ho sentito i pianti di quelle creature che venivano al mondo. Erano dei coltelli che si infilavano nello stomaco. Era necessario? Me lo sono chiesta dopo tornando lucida. No. E non deve esserlo per nessuna donna che va incontro a un aborto. Che lo abbia scelto o meno”.

Il dolore che l’ha cambiata per sempre

Da tempo al fianco delle donne e della verità grazie alle inchieste che conduce a Le Iene, Roberta Rei ha voluto raccontare la sua di esperienza. Quella che non avrebbe mai voluto provare ma che purtroppo è comune a molte di noi.  “Se c’è una cosa che posso dire alle donne a cui succede e che custodiscono in silenzio questo dolore è che dovete abbracciarvi. E dovete chiedere aiuto. Io non ci sono riuscita subito. Se non ci riuscite da sole chiedete aiuto. E a chi vi sta intorno dico abbracciatele sempre. Ci vuole tanto tempo per rimarginare questo tipo di ferite, datevelo questo tempo. Ho avuto la sfortuna di provare delusione da molti a me intorno e l’immensa fortuna di scoprire abbracci inaspettati. I più belli. E ci ho pensato a lungo se raccontarlo, ma se lo faccio è perché voglio abbracciarvi tutte”.

E conclude con un messaggio di speranza, indispensabile per andare avanti con speranza: “Spero davvero che il mio abbraccio vi arrivi. Oggi sarebbero stati 7 mesi. Per me invece sono 40, con enormi consapevolezze in più e un pensiero alle cose belle che sicuro arriveranno. Si può essere fragili, non c’è da nasconderlo, anche questo ho imparato”.