Anna Marchesini: l’ex marito Paki Valente racconta un’amara verità

Paki Valente, ex marito di Anna Marchesini, ha deciso di raccontare a Domenica Live la verità sul rapporto con la figlia Virginia

Dopo la tragica morte di Anna Marchesini avvenuta lo scorso luglio, Paki Valente, l’ex marito, ha deciso di raccontare la sua verità negli studi di Domenica Live. L’uomo, ospite del salotto di Barbara D’Urso, ha deciso di scrivere una lettera a Virginia, la figlia avuta dalla Marchesini, che non vede da diversi anni.

La coppia si sposò nel 1991 a Parigi, con una cerimonia segreta che la Marchesini nascose persino a Solenghi e Lopez, i compagni del famoso Trio. Poi la nascita della figlia Virginia e infine il divorzio nel 1999. La separazione non fu facile e balzò alle cronache soprattutto perché Paki Valente richiese un assegno di mantenimento che andava dai 4 ai 10 milioni (di lire vista l’epoca) al mese.

Durante il suo intervento a Domenica Live, Paki Valente si è difeso affermando di aver chiesto il mantenimento su consiglio dei suoi avvocati perché Anna Marchesini “si rifiutava di farmi vedere mia figlia Virginia“. L’uomo e la figlia avrebbero avuto contatti sino a quando lei aveva 12 anni: “quando ne aveva 15” ha raccontato l’attore “mi ha cercato lei e ci siamo visti per un po’. C’è altro, ma non voglio parlarne per rispetto a mia moglie. Lei mi diceva da piccola: “Non smettere di lottare per me”. Poi Anna cambiò l’avvocato e quello nuovo mi impedì di vedere Virginia. Lei pensava che vedere me significava tradire sua madre”.

Oggi Virginia ha 24 anni e quando Anna Marchesini è morta non è stata lei a riferirlo al padre. “L’ho saputo tramite Facebook” ha spiegato Paki Valente, che il 30 luglio si trovava in Thailandia ed è rimasto sconvolto da quanto accaduto. Non incontrava l’ex moglie da anni e gli era stato sconsigliato di rivederla a causa della malattia che l’aveva colpita, l’artrite reumatoide. Infine l’uomo ha concluso la lettera in diretta a Domenica Live, lanciando un appello alla figlia. “Per onorare i morti, bisogna amare i vivi” ha detto “parliamoci, spieghiamoci”.