Gianluca Ariemma, chi era l’attore morto a 32 anni

Morto a soli 32 anni Gianluca Ariemma, attore, drammaturgo e artista amatissimo che si è spento dopo una lunga malattia.

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Valentina Vanzini

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Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

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Addio a Gianluca Ariemma: l’attore, drammaturgo e regista si è spento a soli 31 anni dopo una lunga malattia. L’artista è scomparso lo scorso 26 agosto, ma solo oggi è stata resa nota la notizia. I funerali saranno celebrati presso la Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora di Lourdes, dove amici, parenti e fan daranno l’ultimo saluto ad Ariemma.

Chi era Gianluca Ariemma

Originario di Caserta, Gianluca Ariemma era molto conosciuto nell’ambiente del teatro. Nella sua città d’origine aveva frequentato il liceo Manzoni, proseguendo poi gli studi presso l’Accademia d’Arte del Dramma Antico di Siracusa, approfondendo inoltre la sua formazione all’estero. Attore e regista teatrale di successo, si era diviso in questi anni fra l’Italia e l’estero, diventando un artista molto apprezzato sui palchi internazionali.

L’addio e il dolore per la morte di Gianluca Ariemma

La scomparsa di Gianluca Ariemma, morto a soli 32 anni dopo aver combattuto a lungo contro una malattia, ha portato sconforto e dolore nel mondo del cinema e del teatro. L’Accademia d’Arte del Dramma Antico di Siracusa, in cui Gianluca Ariemma aveva studiato, ha condiviso un messaggio per ricordare il talento dell’attore. “Attore e regista di talento, con la regia di Open Mic Farm, aveva ottenuto la vittoria al Fantasio Festival di Regia e la menzione speciale dell’Istituto Bazzi. Tutti noi lo ricordiamo per la sua sensibilità artistica, l’entusiasmo e la passione e ci stringiamo alla sua famiglia e a tutti i suoi cari”, si legge.

A ricordare Gianluca Ariemma anche la dirigente scolastica del suo liceo, Adele Vairo, che ha pubblicato un messaggio lungo e commovente per dire addio all’artista. “Gianluca è stato uno dei miei primi ragazzi, giunta al Manzoni – ha spiegato la dirigente nel suo lungo messaggio -. Siamo cresciuti insieme, il mio ufficio è stato sempre anche loro. La mente si affolla di ricordi. Il cuore di pensieri. Rappresentante vivace, consigliere di istituto, anima scanzonata delle nostre prime rappresentanze. Gianluca si inventa il brindisi di Natale con tutti i 2.000 e veniva a prendermi in ufficio perché giocava a fare la mia guardia del corpo. Che gioia e che forza è stato Gianluca. Gianluca cresce ma rimane con noi. Ex alunno mai veramente ex – si legge -. Mai una sua visita casertana non lo ha visto venire per un abbraccio. Mai. Lo vedo nel nostro atrio e nel mio ufficio. Gli occhi profondi. L’ animo inquieto. La profonda sensibilità. L’uomo che sostituisce il fanciullo”.

“La sua passione per il teatro sconfinata che trapelava da ogni parola – ha scritto chi lo conosceva bene e l’aveva visto crescere artisticamente -. Lo abbiamo seguito. Anche ora. Dolore ingiusto e incomprensibile. Una costante e silenziosa lama nel cuore. Mi restano i pensieri. Alla tua famiglia, alla tua mamma restituisco la certezza affettuosa e solidale di una anima bella sul serio. Di cui essere fiera memoria nella insopportabile vicenda umana, costituendone, forse , sostegno e riparo. Sono certa che ora Gianluca riposi sereno come merita. Limpido e nobile. Mite e buono. Mi mancherà tanto. Aspetterò la mia porta che si apra e lui li. Rimarrà con me, con noi, sempre. Ciao Gianluca”.