Francesca Fioretti al parco con la piccola Vittoria. La sua vita è lei

Dopo il dolore per la morte di Astori, Francesca Fioretti riparte dalla piccola Vittoria

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Redazione

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Francesca Fioretti torna a sorridere dopo la morte di Davide Astori, grazie alla piccola Vittoria.

Sono passati quasi tre mesi dalla scomparsa del capitano della Fiorentina, il dolore è ancora grande, ma l’ex gieffina sta tentando di tornare alla normalità per amore della figlia Vittoria. La piccola, che il 17 febbraio ha compiuto due anni, ora è la sua vita e Francesca Fioretti sta facendo di tutto per proteggerla e regalarle il sorriso, nonostante tutto. Dopo la morte di Astori, la modella ha deciso di rimanere a vivere a Firenze, proprio per garantire un’infanzia felice e serena alla sua bambina.

Francesca e Davide infatti si erano trasferiti in una nuova casa al centro della città poco prima della tragedia, realizzando uno dei loro sogni. Nei giorni successivi al 4 marzo, data del decesso del calciatore, l’abitazione è diventata un rifugio per la Fioretti e Vittoria, circondate dall’affetto di tante persone, che le hanno sostenute e aiutate in questo momento così difficile.

Dopo lo shock iniziale e il dolore immenso, Francesca Fioretti sta lentamente elaborando il terribile lutto che l’ha colpito, ricostruendo la sua vita a partire proprio da Vittoria. Mamma e figlia sono state fotografate durante un pomeriggio al parco, fra giochi, coccole e sorrisi. Nelle immagini, pubblicate sul settimanale Vero, l’ex gieffina si diverte con sua figlia sullo scivolo e sul dondolo. Le foto ci mostrano una Francesca visibilmente con un viso acqua e sapone, visibilmente dimagrita, ma decisa a proteggere sua figlia, regalandole la felicità che merita.

Proprio qualche settimana fa la modella aveva voluto ringraziare pubblicamente le persone che le erano state vicine. “Grazie. È una parola semplice ma unica, com’era Davide – aveva scritto in una lettera pubblicata sulla Gazzetta dello Sport -. Vorremmo dire grazie personalmente a tutti voi che ci siete stati vicini a partire da quell’inatteso 4 marzo, ma siete talmente tanti che non sarebbe possibile. Pertanto è così, come era solito fare Davide con un sorriso e un forte abbraccio, che diciamo a tutti voi: grazie di cuore”.