Nel marasma di parole, ipotesi e dichiarazioni fatte sulla vita personale di Fedez e il suo rapporto con Chiara Ferragni una cosa è certa: non è un periodo semplice e un allontanamento tra i due è ormai cosa certa. Dopo l’ultima intervista all’imprenditrice digitale fatta da Fazio a Che tempo che fa, Fedez pubblica una storia Instagram riprendendo alcune parole della sua canzone Sembra semplice: che sia un riferimento alla sua situazione sentimentale?
Fedez, la storia Instagram con “Sembra semplice”
La storia d’amore tra Fedez e Chiara Ferragni sta vivendo una brutta battuta d’arresto: come confermato dalla stessa influencer durante la sua intervista a Che tempo che fa, tra i due c’è una grave crisi che sia lei sia il rapper sperano di superare. Nessun altro dettaglio se non un “Vediamo, non so” della Ferragni, che non chiude le porte al marito ma che sottolinea il loro allontanamento.
Oggi, Fedez pubblica sulle sue storie Instagram un estratto del testo Sembra semplice, canzone del 2013 in collaborazione con J-Ax. Una canzone che, molto probabilmente, potrebbe essere un riferimento proprio alla situazione con la moglie. Oltre a sottolineare l’anniversario degli undici anni del disco che contiene il brano, Fedez ha anche scelto di condividere questi versi: “Finisce sempre bene, altrimenti non è finita. Me l’hanno sempre detto, ma io non ci credo mica. Per quanto il tempo può rimarginare una ferita, Io non sono ancora morto e già rivoglio indietro la mia vita”.
Non è chiaro se la storia sia davvero riferita alla sua situazione sentimentale: quel che è certo è che, considerando la situazione, i fan potrebbero vedere nello spezzone della canzone qualcosa di più.
“Sembra semplice”, testo della canzone di Fedez e J-Ax
Vita d’artisti: bere birra e sentirsi protagonisti
E passare metà del tempo a far finta di divertirsi Nascondo gli occhi tristi, come se ci riuscissi A parlare con se stessi non c’è poi molto da dirsi I cattivi mi stan sul cazzo, ma i buoni mi fanno schifo Sono ancora indeciso per chi non fare il tifo Meglio la bocca cucita o le mani legate O un fiume di parole che sfocia in un mare di stronzateQuanti baci falsi, e quante mani che si stringono
Ma in questo ambiente viscido gli amici non esistono Per quanto può esser bello stare sotto i riflettori Quelle luci non ti seguono una volta che sei fuori Musica per bambini col vizio di essere annoiati È tanto facile stupirli quanto essere ingannati La musica è riassunta in una maglia con la scritta “Ancora non capite, vi stanno vendendo l’aria fritta”Vado alla cassa e chiedo quant’è il prezzo del successo
E a saperlo prima forse avrei già smesso Non c’è niente da capire, non c’è niente da spartire Il successo a volte toglie il privilegio di soffrire “Finisce sempre bene, altrimenti non è finita” Me l’hanno sempre detto, ma io non ci credo mica Per quanto il tempo può rimarginare una ferita Io non sono ancora morto e già rivoglio indietro la mia vitaNon è mai stato semplice per me
Ma a volte tutto torna come se Ci fosse una ragione giusta a tutto questo odio che ho Quello che sembra semplice per te Diventa complicato come se Non ci fosse una spiegazione giusta a tutto l’odio che ho (che ho) Un’occasione da sprecare è quello che voglio per meSiamo solo noi che ci cambiamo i nomi come i supereroi
E per nascondersi in mezzo agli avvoltoi Con le maschere da buoni in paesoni travestiti da metropoli Abbiamo segreti così privati poi confessati a baristi e strippers Vita d’artisti tra crisi e dischi, tra rischi e dissing, tra whisky e Twitter Abbiamo critiche sul sito, vai in tele (fai schifo), vai bene (venduto), vai male (fallito) Il successo non è quando ti dicono “mito” È quando ti iniziano a odiare che sai d’avere colpito Abbiamo la paranoia di floppare, qualche sostanza che ci fa calmare Abbiamo il cellulare spento e un vuoto dentro che solo un applauso ci potrà colmareE da un inchiostro nero come la paura
Tracciamo queste lettere e il nostro destino Che tanto scrivere per vendere è peggio della censura È come mettere un preservativo sulla biro E quindi senza filtro, come da ragazzino Senza cognizione di causa e motivo Ribelle senza pausa, ogni verso un affronto Solo io e la mia penna contro il resto del mondoNon è mai stato semplice per me
Ma a volte tutto torna come se Ci fosse una ragione giusta a tutto questo odio che ho Quello che sembra semplice per te Diventa complicato come se Non ci fosse una spiegazione giusta a tutto l’odio che ho (che ho)