Alain Delon, i 5 film più belli e amati

Eleganza e intensità hanno reso Alain Delon una leggenda vivente: i suoi ruoli indimenticabili continuano ad affascinare e tenere col fiato sospeso

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 18 Agosto 2024 09:57

Alain Delon non era solo un attore, era un simbolo. Bello da togliere il fiato, con uno sguardo capace di ipnotizzare chiunque, ha dominato lo schermo per oltre mezzo secolo. La sua scomparsa ci ha intristito, ma ci ha regalato interpretazioni che rimarranno vive per sempre. Quale modo migliore per omaggiarlo, se non ricordando i cinque film in cui ha brillato come non mai? Preparate i popcorn e lasciatevi trasportare dal fascino irresistibile di uno dei divi più amati del grande schermo.

“Rocco e i suoi fratelli” (1960): il dramma del sacrificio familiare

In questo gioiello diretto da Luchino Visconti, Alain Delon incarna un giovane di nome Rocco, che si trasferisce a Milano con la sua famiglia dal sud Italia. Non è solo un film, ma un’epopea familiare, intrisa di lotte, amore fraterno e sacrifici. Delon, con il suo sguardo intenso e la sua recitazione toccante, riesce a dare vita a un personaggio dalla fragilità disarmante, che rappresenta perfettamente le dinamiche complesse di una famiglia in crisi. Il suo ruolo lo catapultò immediatamente sotto i riflettori, facendo innamorare il pubblico di tutto il mondo.

“Il Gattopardo” (1963): l’epica del cambiamento

Luchino Visconti torna a dirigere Delon in Il Gattopardo, una delle opere più maestose del cinema italiano. Qui, Delon è Tancredi, un giovane nobile affascinante e pragmatico, che cavalca il cambiamento con destrezza, in un’epoca di grandi trasformazioni sociali. Affiancato da giganti come Burt Lancaster e Claudia Cardinale, Delon si distingue per la sua eleganza e il carisma irresistibile. Il film è un affresco sontuoso della decadenza dell’aristocrazia, e il personaggio di Tancredi, interpretato con disinvoltura e fascino da Delon, diventa uno dei simboli più iconici del cinema di quel periodo.

“Frank Costello faccia d’angelo” (1967): il re del noir

Se esiste un film che incarna perfettamente la capacità di Delon di diventare l’antieroe per eccellenza, è Frank Costello faccia d’angelo. Diretto dal maestro del noir Jean-Pierre Melville, questa pellicola è un viaggio nei meandri della criminalità, dove Delon brilla come un freddo e imperturbabile sicario. La sua interpretazione glaciale, perfettamente in linea con l’estetica minimalista del film, ha contribuito a renderlo un classico del cinema poliziesco. Il suo volto angelico e il suo comportamento spietato creano un contrasto affascinante che ha ipnotizzato gli spettatori di tutto il mondo.

“La piscina” (1969): tensione sotto il sole della Costa Azzurra

Delon ritrova Romy Schneider, sua storica compagna nella vita reale, in questo thriller psicologico diretto da Jacques Deray. La piscina è un film intriso di tensione e sensualità, dove la tranquilla atmosfera estiva si trasforma lentamente in un dramma colmo di gelosie e sospetti. Delon, nel ruolo di Jean-Paul, un uomo apparentemente pacato ma emotivamente instabile, ci regala un’interpretazione magnetica. La chimica tra lui e la Schneider è palpabile, e il film resta uno dei più memorabili della fine degli anni ’60, perfetto per chi ama i thriller d’autore con sfumature psicologiche.

“Borsalino” (1970): gangster e carisma

Con Borsalino, Delon e Jean-Paul Belmondo, i due giganti del cinema francese, si incontrano in un film che ha segnato un’epoca. Ambientato nella Marsiglia degli anni ’30, il film racconta la scalata al potere di due piccoli criminali che diventano amici, ma la loro alleanza è destinata a sgretolarsi sotto il peso della rivalità e dell’ambizione. Borsalino è più di un semplice gangster movie: è un ritratto affascinante dell’amicizia maschile e del tradimento, reso memorabile dalle straordinarie interpretazioni di Delon e Belmondo. L’alchimia tra i due attori è palpabile e il film è diventato un cult per gli amanti del genere.