Pierfrancesco Favino, “Comandante”: “Ho avuto un’esperienza omosessuale”

L'attore romano torna la cinema con "Comandate" e rivela di aver avuto un'esperienza con un uomo

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Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 27 Ottobre 2023 10:41

Pierfrancesco Favino, attore di punta del nostro cinema, torna sul grande schermo con il film di Edoardo De Angelis, Comandante. E, in vista della prima cinematografica, ha deciso di raccontarsi in una lunga intervista in cui ha spiegato di aver fatto un’esperienza omosessuale. L’episodio risale a molti anni fa, quando ancora amare una persona dello stesso sesso poteva essere giudicato come qualcosa di anormale, ed è un ricordo che si porta dentro da sempre. Per il suo ultimo film, poi, ha raccontato di essere dimagrito nove chili.

Il racconto dell’esperienza omosessuale

Non fu nulla di carnale. Un uomo più grande di me mi corteggiava, e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità, per non portarmelo dentro tutta la vita. L’ho sciolto, ho capito che omosessuale non lo ero. Era un tempo in cui se sentivi un’emozione per un uomo ti chiedevi cosa avevi di sbagliato; adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice. Nello spettacolo l’omosessualità è sempre stata presente, io stesso ho lavorato con Ronconi e Ferrero, e anche la fluidità è sempre esistita“, ha spiegato Pierfrancesco Favino a Corriere della Sera, a cui racconta per la prima volta di aver ricevuto delle attenzioni da un uomo.

Un episodio che appartiene al passato e che ha spiegato a pochi giorni dal ritorno al cinema con Comandante in cui interpreta Salvatore Todaro: “Quando nel film gli danno del fascista, lui risponde: io sono un uomo di mare. Un uomo contraddittorio: molto cattolico, ma attratto dall’esoterismo, dallo spiritismo”.

La perdita di peso per il film

Comandante è stato un grande impegno, soprattutto sotto il punto di vista fisico. Per il film, ha infatti perso quasi 10 chili: “A bordo del sommergibile, come si vede nel film, non c’era da mangiare, e Todaro sopperisce facendo recitare al cuoco napoletano la lista delle ricette…”. Per la sua dieta, si è fatto seguire da una biologa nutrizionista: “Mi sottopongo a una serie di esami, anche ormonali, per capire come reagisce il mio fisico, quali alimenti mangiare e a quale ora del giorno”.

Favino aveva già lavorato sul suo fisico anche in passato, in particolare per interpretare Tommaso Buscetta del film di Marco Bellocchio, Il Traditore, per il quale aveva preso 11 chili: “Il record però è di 22, per recitare la parte di Mimmo, il malavitoso dal cuore buono di Senza nessuna pietà“.

La replica alle polemiche sul caso Adam Driver

L’attore è inoltre tornato sul caso Adam Driver e sull’impossibilità degli italiani di interpretare i nostri personaggi. La polemica è mossa dalla scelta del protagonista di Ferrari: “In America esiste da anni una cultura che viene chiamata woke. Nasce come forma di rispetto per le minoranze. Ma ora vale anche per il cinema. L’ultimo Oscar l’ha vinto un film asiatico, il penultimo un film con un protagonista sordomuto. Se si racconta una storia tedesca, si fa con attori tedeschi. Prenda Niente di nuovo sul fronte occidentale, prodotto da Netflix: romanzo tedesco, attori tedeschi, girato in tedesco, vince il Bafta, il più importante premio cinematografico inglese. Intanto noi italiani stiamo gettando un’occasione“.

E su Comandante, ha aggiunto: “Io la interpreto nel senso che siamo un popolo aperto e accogliente, che mette la vita umana prima di tutto. Mentre i politici parlavano di blocco navale, i ristoratori di Lampedusa cucinavano per sfamare i profughi. Anche loro sono lo Stato italiano”.