Grande giornata quella vissuta al Concerto del Primo Maggio di Roma, l’evento annuale che tiene compagnia agli amanti della musica durante la festa dei lavoratori. Uno spettacolo che non è stato fermato nemmeno dalla pioggia, portando sul palco 50 artisti con la loro musica e i loro messaggi legati a temi importanti e ai diritti dei lavoratori. Sicuramente non è passato inosservato l’intervento di Cosmo, che sul palco del Circo Massimo è passato da una classica esibizione a un rave liberatorio con tanto di bandiera palestinese.
Cosmo, l’esibizione al “Concerto del Primo Maggio”
Tra le tante esibizioni e le dimostrazioni di solidarietà che hanno avuto spazio durante il Concerto del Primo Maggio, quella di Cosmo è stata sicuramente la più impattante. Il cantante è salito sul palco per cantare due suoi brani, Troppo Forte e Tristan Zarra, regalando al pubblico qualcosa di più di una semplice esibizione.
Durante Tristan Zarra, infatti, il cantante ha iniziato a cantare sventolando la bandiera della Palestina, e ha continuato la performance insieme a Pan Dan, artista che si è presentata vestita da testa di cuoio e con un manganello in mano per sottolineare l’importanza delle parole della canzone: “Festival, polizia, polizia Festival, grazie a Dio, grazie a Dio”. Pan Dan ha poi finito regalando al pubblico un mezzo topless.
Ma non è finita qui: sul palco arrivano delle pizze, regalate al pubblico, per chiudere una decina di minuti sul palco tutto fuorché canonici. Una performance che ha lasciato senza parole gli spettatori e non solo. BigMama, salita sul palco per congedare Cosmo, ha chiesto scherzosamente: “Che avete combinato? Ti sei liberato sicuramente, sei un grande”.
Cosmo, la bandiera della Palestina e i diritti dei rider
Che l’esibizione di Cosmo sia stata una delle più movimentate del Concertone è sicuramente cosa certa. Il cantante ha infatti toccato, e non velatamente, tanti temi caldi e importantissimi. Dalla bandiera palestinese, che sottolinea chiaramente la sua posizione in merito allo scontro israelo-palestinese già spesso discusso in sedi Rai con grazie ad alcuni colleghi e non senza critiche, ai diritti dei lavoratori dei rider, fino alla questione delle manifestazioni che sfociano in violenza con la presenza di una Pan Dan in tenuta antisommossa.
Il messaggio di Cosmo è chiaro e definito come tanti portati sul palco del Concerto del Primo Maggio. Basti pensare alla battuta non così velata di Dargen D’Amico legata al momento difficile passato dalla Rai in merito ai grandi abbandoni come quello di Amadeus, per citarne uno. O, ancora, al bellissimo discorso di Elisa, ragazza trans, che insieme agli Ex-Otago ha raccontato la sua storia e della difficoltà nel trovare un lavoro.
Duri, ironici o spettacolari, gli interventi del Concertone creano polemiche o sostegno da sempre: impossibile dimenticare quando Fedez, nel 2021, aveva sollevato un polverone per via di una censura al suo monologo da parte della Rai.
La verità è che quello del Primo Maggio è il posto giusto per portare davanti agli spettatori musica e riflessione, in una giornata che lascia spazio a tutti e tutte per ragionare insieme sull’importanza dei diritti di ognuno, ed è giusto che artisti e artiste continuino a farlo.