I Club Dogo sono tornati. Dopo 9 anni, Guè, Jake La Furia e DonJoe ricominciano a fare musica assieme. La storica rap band ha annunciato la reunion, l’uscita di un nuovo album e una serie di concerti a Milano, andati sold out in poche ore. Ad anticipare il disco della reunion, il brano C’era una volta in Italia, che ripercorre la storia del gruppo.
C’era una volta in Italia, il significato del brano dei Club Dogo
Quasi un decennio dopo l’ultimo saluto e a ormai più di vent’anni dalla nascita dei Club Dogo (sorti dalle ceneri del trio che vedeva Guè accanto al compagno di classe Dargen D’Amico), il brano C’era una volta in Italia si offre come una sorta di nuova presentazione della band.
È un inno ai Dogo e al loro successo nel complesso mondo della musica rap italiana. Allo stesso tempo, il testo racconta dell’evoluzione della scena rap nazionale, ripercorrendo in modo ironico e dissacrante i momenti più salienti. Con il solito modo di fare scanzonato che contraddistingue il gruppo di Jake La Furia, ma non senza un paio di riflessioni più profonde.
C’era una volta in Italia, il testo scritto dai Club Dogo
Le strade fanno il tifo (Uoh)
Torno a grande richiesta perché il rap oggi fa schifo (Ahah)
Club Dogo is for the people
Sono De Niro il mito (Ah), sono Servillo Il Divo (Ah)
Sono la G, the man, el hombre, il tipo (Uoh)
Il sogno di ogni zanza si è avverato (Ah-ah)
Stai cagato, son bel pluggato da Berlino a Soverato
Il tuo conto è azzerato (Ahah), il mio conto è dopato
Col flow ti ho laserato, pussy a mandorla, arigato
Torno per i pimp, per i kingpin (Boss)
Con la cozza nei vasi Ming, col cell in costante drin-drin
Sono passato dal cantare Lambo a comprare Lambo
Sei passato dall’essere un babbo a prendere il cazz0
Tutte con giacche di pelle (Yeah)
Il primo disco coprodotto con le banconote lеrce (Ah)
Il game changer, tu parli ma non shotti
Rap Gotti, tiro polvеre di stelle come quei biscotti (Okay)
C’era una volta in Italia
Dove la strada ti abbaglia, la musica ti salva
Questo è l’inno alla marmaglia, il Dogo non abbaia
La gente mi ha dato questa medaglia
C’era una volta in Italia
Dove la strada ti abbaglia, la musica ti salva
Questo è l’inno alla marmaglia, il Dogo non abbaia
La gente mi ha dato questa medaglia
Mi hanno aspettato i pusher e le tr0ie (Ah)
Qui per fare la storia, non per fare le storie (No)
Mi hanno aspettato italiani, magrebi, albanesi
Mi son fatto il sERT, ho preso due anni e tre mesi
E sono ancora qui per colmare quel vuoto (Seh)
Perché le casse non suonavano come coi Dogo (Yeah)
E gli Amiri sono solo jeans se dentro non c’è un rapper
Rimo 9×21, fratè, Glock 17 (Uh)
Cordone ombelicale con i gangster (Ah) mi nutre di cose sbagliate
Tute in poliestere, l’odore delle strade sa del poco che abbiamo studiato (Yeah)
Materie classiche, la coca col bicarbonato
Gesù inchiodato su una croce di platino e di oro giallo
Muoio ricco sfondato mentre cerco di farlo (Ah)
Mischiavate lo sciroppo ed intanto l’hip hop è morto
Sono qui per farti il NARCAN dentro l’808, fratè
C’era una volta in Italia
La strada ti abbaglia, la musica ti salva
Questo è l’inno alla marmaglia, il Dogo non abbaia
La gente mi ha dato questa medaglia
C’era una volta in Italia
Dove la strada ti abbaglia, la musica ti salva
Questo è l’inno alla marmaglia, il Dogo non abbaia
La gente mi ha dato questa medaglia
Yeah
Benedico il micro (Bless), realismo in ciò che dico (Seh)
Connesso alla macro, la mia parola è una, il flow è sacro
Riempio la tua tipa come un taco (Ahah)
Se apro e taglio questi rapper come un pacco
Ti schiaccio come le palle del toro in galleria
Sono arrivato al top tutto da solo, madre mia
Chiamavo con l’addebito tra i disperati (Seh)
Siamo diventati icon, tipo DSquarati (Yeah)
Ti scoppiamo i fuochi d’artificio sulla faccia, Dogo is back
La gente in strada ancora c’ha i tatoo del cane sulle braccia (Ah)
Quelle vostre collane stanno bene sul mio collo
I miei ti tolgono la vita, fra’, non ti tolgono il follow (Yeah)
Sono il leader del culto, libre come Acapulco (Ah)
Questo sembrano Bieber (Yeah), detto come un insulto (Seh)
Superstar, siete miei ospiti all’Hotel Plaza
Togliete i piedi dal tavolo, i capi sono tornati a casa