Il mondo del piacere sessuale è immenso ed è bello che ogni persona, così come ogni coppia, sperimenti: in questo modo può scoprire ciò che piace, andando a toccare anche i lati più trasgressivi. Uno di questi è legato al mondo BDSM, in cui la donna interpreta un ruolo di potere e di dominatrice, mentre il partner giocherà a essere il sottomesso, costretto a obbedire agli ordini della “sua” mistress.
Chi è la mistress
In inglese il termine mistress, dominatrice o padrona in italiano, indica un ruolo che la donna assume nelle pratiche BDSM. La donna interpreta questo ruolo grazie ad atteggiamenti, modi di comportarsi e accessori che le daranno il potere sul partner. «Per quanto riguarda la dominatrice è la figura che si prende carico della vita dell’altro, sia da un punto di vista di sofferenza fisica, ma anche di piacere sessuale: l’obiettivo, infatti, è detenere il potere e annullare quello dell’altro e, contrariamente a quello che si può pensare, non si tratta di menefreghismo nei confronti del partner, ma, al contrario, è come porgli le domande: “fino a che punto ti fidi di me?” oppure “fino a che punto posso arrivare a controllarti?”» ci spiega la dottoressa Bianca Rossi, psicologa e psicoterapeuta.
La mistress, quindi, impartisce ordini, umiliazioni, sofferenze che vanno da piccole pratiche, come l’uso di una piuma o di un bacio negato, ad altre più dure, come punizioni o insulti, infliggendo al partner dolore fisico e psicologico a vari livelli. «È un gioco di ruolo da un punto di vista psicologico estremamente forte», continua la dottoressa Rossi «quindi è importantissimo che questo gioco venga fatto tra due persone che hanno un forte autocontrollo e una grande consapevolezza di se stessi e dei propri limiti, inoltre deve esserci una forte intesa con il partner».
Cosa fa la mistress
La mistress ricopre il ruolo della padrona: potrà essere servita, potrà impartire ordini che riguardano sia il suo piacere fisico e sessuale sia quello di sofferenza nel partner. Qui si può dare libero sfogo alle proprie fantasie: la dominatrice può scegliere gli abiti del sottomesso, ordinandogli di indossarli già prima del loro incontro sotto i vestiti da lavoro, ad esempio, può ordinare cosa far dire al partner, cosa fargli fare, può impartire punizioni (come, ad esempio, gattonare, leccare determinate parti del corpo o sex toys) e poi premiarlo con gratificazioni, donandogli piacere fisico per aver svolto l’ordine, ma può anche decidere di farlo supplicare… Insomma, la mistress interpreta il ruolo di una vera e propria dominatrice e il partner quello dello “slave”, lo schiavo.
«Quando è la donna a essere dominatrice e l’uomo schiavo si va a mettere in scena una situazione che solitamente l’uomo non vive nella propria vita privata o professionale: solitamente l’uomo che si presta con piacere a questo tipo di gioco è un uomo forte, dominante. In questo gioco ci può essere il sesso, ma non è l’obiettivo di questo tipo di attività e pratiche: il punto di questa tipologia di pratica è proprio il detenere o il non avere il potere, il controllo sull’altra persona. L’unico potere che il sottomesso ha è la safe word, una parola di sicurezza decisa in precedenza da utilizzare quando c’è qualcosa che non va più bene e in questo modo il gioco viene interrotto immediatamente. Ma per tutto il resto è l’altro che decide tutto».
Gli accessori “must have” di una dominatrice
L’abbigliamento e gli accessori servono sia al partner per interpretare subito il ruolo di sottomesso e iniziare, inevitabilmente, una fase di eccitazione sessuale, ma anche alla donna stessa, per entrare meglio nel ruolo da dominatrice. Quindi è importante iniziare il gioco con un abbigliamento adeguato:
- Tacchi a spillo;
- Intimo di pizzo o di pelle nera o rossa;
- Accessori: per quanto riguarda gli accessori, è possibile scegliere quelli che piacciono di più a entrambi o che si decide di provare per qualcosa di nuovo: manette, frustino, indumenti (come la cravatta dell’uomo) per legarlo o per giocarci, ma anche collare e guinzaglio, cera calda per qualche “piacevole punizione”.
Un altro aspetto importante è la stanza: per calarsi meglio in entrambe le parti, è consigliabile spendere qualche minuto per arredare la stanza in modo adeguato, per un’esperienza ancor più coinvolgente. Luci soffuse, candele apposite (con la cera da utilizzare sul corpo del sottomesso), magari qualche accessorio erotico disposto in fila su un mobile, non faranno che aumentare la frenesia e l’eccitazione, sapendo che la mistress utilizzerà quei giochi per il proprio divertimento.
3 consigli per iniziare
- Atteggiamenti: creare l’atmosfera giusta, vestirsi con intimo di pelle o di pizzo e utilizzare qualche accessorio aiuterà la mistress alle prime armi a sentirsi più sicura. L’atteggiamento è quello che conta, sapere che in questi casi si può comandare il partner e decidere per lui.
- Scoprire piano piano questo mondo: il consiglio è di partire da piccoli step, quindi piccoli ordini (come il leccare una parte del proprio corpo o il non potersi toccare mentre la mistress lo provoca), piccole punizioni (come un bacio negato, un piccolo schiaffo) e oggetti abbastanza comuni (come le manette). Poi aumentare, consensualmente, sempre di più con insulti, punizioni più severe, ordini più umilianti.
- Il BDSM: «contrariamente a quello che si pensa, il BDSM è sì una pratica di aggressione all’altro, ma è tutto estremamente sicuro, sano e consensuale. Per poter riuscire a praticare in maniera corretta questo tipo di trasgressioni è necessario essere molto consapevoli, avere una buona conoscenza di se stessi e del proprio corpo e quali sono i propri limiti, quindi le persone che lo praticano hanno una buona capacità di introspezione. Non è un gioco che può essere improvvisato: per questo chi lo pratica ha una forte intesa. Non necessariamente sono una coppia sentimentale romantica, ma raramente sono due sconosciuti perché il tutto deve essere svolto in maniera coscienziosa, sicura e anche in modo travolgente e trasgressivo. Se tra i due c’è un’ottima intesa, non solo fisica ma anche molto forte a livello mentale, si riuscirà a godersi questo gioco di “affidamento” all’altro, a prescindere da chi è il dominante e il sottomesso», conclude la dottoressa Rossi.
Il consenso e la sicurezza
Per questo tipo di gioco, così come per qualsiasi pratica BDSM, è fondamentale la consapevolezza, il consenso e la sicurezza. Quindi per prima cosa è importante parlarne, capire se e cosa piace al partner. È fondamentale decidere una parola di sicurezza prima di iniziare il gioco, che chiunque dei partner può usare per interrompere la pratica.
Altro aspetto fondamentale è il rispetto per se stessi e per il partner, dal quale derivano consenso e limiti: nonostante sia un gioco fisico, emotivo e psicologico di “affidamento” all’altro e di potere sull’altro, il rispetto e il consenso sono aspetti che non possono essere sottovalutati, per questo è importante l’affiatamento dei partner e una comunicazione aperta sempre, anche durante il gioco, per indirizzarlo verso il piacere di entrambi.