Autismo e sensorialità, un video e un libro per valorizzare le diversità

Iosed ci aiuta a entrare in contatto con la sensorialità che è tipica di chi soffre di un disturbo dello spettro autistico. Con un bellissimo libro illustrato

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Vedere, sentire, percepire. È davvero possibile capire cosa provi una persona autistica? Ce lo dice Io sento vedo percepisco in modo diverso, il libro illustrato della Fondazione Fracta Limina e presentato ufficialmente al pubblico il 17 novembre 2022. Il volume è accompagnato da due novità importantissime: un video animato tratto dal libro e un live painting, realizzato grazie al talento artistico della giovane illustratrice Giuditta Bertoni.

Autismo, un libro per mettere in risalto la diversità

Il prezioso volume è realizzato in collaborazione con la cooperativa sociale Fabula Onlus, con un racconto che ruota intorno alla vicende del piccolo Iosed (acronimo di Io Sento Diverso). È un bambino speciale, che qui assume un ruolo cruciale: far conoscere ai suoi coetanei e agli adulti il suo mondo sensoriale. Come? Con piccoli trucchi, che possono aiutare a stare meglio e a vivere serenamente ogni condizione.

Queste le parole di Temple Grandin, apprezzata scienziata americana da sempre impegnata nei movimenti a tutela delle persone autistiche, proprio come lei: “Mi spaventavo a morte quando sentivo scoppiare i palloncini, perché quel suono, per le mie orecchie, era come un’esplosione…Quando ero all’università, il rumore dell’asciugacapelli della mia compagna di stanza era per me come quello di un jet in fase di decollo”.

Un universo speciale, quello di Iosed, che si spaventa se una matita cade per terra e diventa ansioso se frequenta luoghi troppo affollati. Riesce però a trovare la sua serenità liberandosi del troppo che ha sentito, che è del tutto personale. I bambini autistici, infatti, percepiscono i suoni in maniera diversa e non tutti creano loro disturbo. È per questo che è fondamentale capire come questo universo sensoriale possa fare la differenza e sia il motore in grado di smuovere la macchina dell’inclusività, per far uscire i bambini dall’isolamento in cui spesso si trovano.

Autismo e sensorialità
Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Fracta Limina
La copertina del libro “Io sento vedo percepisco in modo diverso”

Il valore della sensorialità

Gusto, vista, udito, tatto, olfatto. È attraverso i cinque sensi che entriamo in contatto con la realtà, che conosciamo chi ci sta intorno e possiamo agire e interagire con l’ambiente circostante. Le persone autistiche percepiscono queste informazioni in maniera diversa e particolare. Ed è da questa percezione che stabiliscono le loro relazioni sociali.
A seconda del grado, si parla di ipersensorialità o di iposensorialità. Quando però le informazioni diventano troppe, allora il cervello riceve più input di quanti ne riesca a elaborare. Da qui nascono i problemi di ansia, stress, irritabilità, eccitazione e paura. Per stare meglio, quindi, questo sovraccarico si deve ridurre con pause in spazi sicuri, attività calmanti e che riorganizzino il sistema nervoso.

I dati sull’autismo

La panoramica sui dati, analizzata su scala mondiale, mette in luce l’urgente necessità di una rilevazione più ampia e accurata. I numeri evidenziano inoltre quanto ancora poco si conosca dei disturbi dello spettro autistico e quanto le risorse e i progetti siano troppo esigui per far fronte all’incremento dei casi.

La stima di prevalenza in Italia è stata ottenuta dalle rilevazioni effettuate nel contesto del progetto Osservatorio per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, tramite il protocollo di screening del progetto europeo ASDEU.

Lo studio è stato avviato nel 2016 e si è sviluppato tenendo conto della fascia d’età 7-9 anni, dislocata in tre diverse aree (al Nord, al Centro e una al Sud/Isole), per un volume complessivo di 12500-15000 bambini per ogni zona. La ricerca, condotta sotto il coordinamento di Maria Luisa Scattoni dell’ISS, ha messo in luce come 1 bambino su 77 presenti un disturbo dello spettro autistico. La prevalenza è nei maschi: sono 4,4 volte in più rispetto alle bambine.