Re Carlo interrompe la dolce tradizione della mamma Elisabetta

Il regno di Carlo è sempre più diverso da quello della madre e il Re rompe l’ultima tradizione voluta da Elisabetta

Foto di Maria Francesca Moro

Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Pubblicato: 23 Dicembre 2024 07:00

Re Carlo prosegue nella sua personale missione di revisione della Corona inglese. Pur rispettando i doveri del proprio ruolo, il monarca non ha paura di modificare qualche abitudine per adattarsi ai tempi moderni. Da tempo ormai è nota la volontà di Carlo di dare un taglio netto alle spese di casa Windsor, nel rispetto dei cittadini britannici e dei fondi statali. E sembra che la spending review sia arrivata persino in tavola, con l’addio a uno dei dolci più amati dalla regina Elisabetta e dai suoi predecessori.

Re Carlo rinuncia al cioccolato

A pochi giorni dal Natale, il periodo dell’anno in cui più è concesso indugiare nei peccati di gola, Re Carlo ha detto addio al cioccolato. Il monarca ha assunto la storica decisione di rimuovere il sigillo reale, il Royal Warrant, dalle tavolette di cioccolata del marchio britannico Cadbury. Si pone così fine a una tradizione che andava avanti da quasi due secoli, fu ben 170 anni fa che l’azienda dolciaria strinse l’accordo con la Corona. Il sigillo era stato concesso dalla Regina Vittoria nel lontano 1854.

E se a scoprire i deliziosi manicaretti fu Vittoria, anche la Regina Elisabetta ne era una grande estimatrice. Il suo dolce preferito era la classica tavoletta di cioccolata fondente Bourneville, mangiata tradizionalmente e rigorosamente alla fine di ogni pranzo natalizio a Buckingham Palace. Al contrario della mamma, però, Carlo non è un grande amante dei dolci e sulla sua tavola preferisce alimenti più sani. Anche prima di ammalarsi, il Re seguiva una dieta ricca di verdure, fibre e proteine. Anzi, si dice che spesso dimenticasse di pranzare preso dagli impegni del giorno, scatenando l’affettuosa ira della moglie Camilla.

La spending review della Corona inglese

Il Royal Warrant è un riconoscimento molto prestigioso, che segnala i marchi come fornitori ufficiali della famiglia reale e, di conseguenza, aumenta l’affidabilità dei prodotti che possono esporlo sulla propria confezione. Durante il regno di Elisabetta II erano 386 le aziende britanniche che vantavano il sigillo reale, ma almeno 100 di queste non hanno visto il rinnovo del sigillo dopo la salita dal trono di Carlo.

Tra i brand esclusi, oltre alla cioccolateria Cadbury, anche la Unilever, specializzata nella produzione di gelati, dolcetti e noodles. Altro chiaro segnale del salutismo del Re. “Siamo delusi di far parte delle centinaia di aziende e marchi che non hanno ricevuto il rinnovo del sigillo, ma siamo orgogliosi di averlo avuto in passato e rispettiamo pienamente la decisione. – hanno commentato i cioccolatai sull’Express – Il nostro è un brand molto amato che è stato parte della vita degli inglesi per generazioni e continua a essere il cioccolato preferito della nazione”.

Le aziende non solo le uniche “vittime” della stretta alle spese imposta da Carlo. A farne le spese appunto è anche, e soprattutto, il principe Andrea, cui il fratello ha chiesto più volte lo sfratto. Il Re non è più intenzionato a elargire al principe che più volte ha disonorato la famiglia Windsor il mantenimento mensile previsto in passato e ha chiesto ad Andrea di provvedere da sé alla gestione della lussuosa residenza reale in cui abita o, in alternativa, trasferirsi in una dimora più discreta e meno dispendiosa.