L’amica che ci scrive sembra ricevere dal suo “love maps” delle indicazioni piuttosto confuse: le fa evitare i ragazzi accettabili e la porta verso quelli impossibili. E non è sola in questo pasticcio sentimentale: come lei, tante donne sono attirate da uomini improbabili, inaccessibili, incompatibili. Occorre quindi resettare il love maps e fornirgli le coordinate giuste. Eccole.
1. Perché ci piacciono gli impossibili
Cosa si mette in moto quando il nostro cuore inizia a palpitare per un “lui” che la ragione ci dice di lasciar perdere? Forse è il brivido della missione impossibile (tipo “io ti salverò!”) oppure il fremito del proibito (stile “serial killer di fidanzati altrui”) che ci portano a innamorarci di quelli che “non-si-può”. La parte di noi più irrazionale e istintiva ci trascina in una cotta unlimited verso i soggetti inadatti, con cui non c’è futuro. E la sfortuna non c’entra.
2. Paura del coinvolgimento emotivo
Forse le nostre storie irrealizzabili nascondono innanzitutto una grande paura di amare e di aprirsi all’amore. Perché finché ci accendiamo per un tipo che con noi c’entra come la birra nel tiramisù, siamo al riparo dal vero coinvolgimento emotivo. Siamo attratte da un ragazzo gay? Sappiamo bene che non può innamorarsi di noi. Quindi non ci spezzerà mai il cuore. Non ci farà prendere decisioni epocali. Non ci cambierà la vita. E il tipo super-fidanzato? Se dovesse ricambiare le nostre lusinghe, esploderebbe un caos epocale: promesse infrante, nozze saltate, odio di tutti i parenti, risentimenti, vendette… Chi si lancerebbe in una tale catastrofe annunciata? Lo stesso dicasi se ci imbarchiamo con uomini che hanno troppi problemi (aka “casi umani”) per potersi impegnare davvero con noi.
3. Meritarsi un amore vero
Riflettiamo dunque su noi stesse e sul nostro evidente timore dei sentimenti veri, possibili, realizzabili. Forse la nostra autostima non è al top. Forse crediamo di non meritare un amore che ci faccia davvero battere il cuore, che ci costringa al confronto con un ragazzo “reale”, che ci esponga al fuoco della passione e al miele della tenerezza. Finché ci sentiamo attratte da persone impossibili, evitiamo il contatto con la vita vera, le emozioni forti, il rischio di condividere il futuro con qualcuno. Non è ironico che, magari, ci stiamo anche male perché il ragazzo che non conosciamo nemmeno ci guarda?
4. Vivere la vita al massimo
Cerchiamo invece di trovare la forza per abbattere questa barriera che abbiamo issato tra noi e i sentimenti. Forse abbiamo vissuto qualche delusione così dolorosa che abbiamo giurato a noi stesse di non cascarci mai più. Ma anche in questo caso, non c’è mica un algoritmo che ci ripropone ogni volta la stessa situazione! Siamo noi le artefici del nostro destino, anche amoroso. È vero che nelle dinamiche emotive entrano in ballo motivazioni inconsce risalenti alla nostra infanzia, ma… anche basta. Ok, ci piacciono gli impossibili perché forse nostro papà in qualche modo lo era (sfuggente, assente, indifferente?), ma ora dobbiamo vivere la nostra vita al massimo di ciò che per noi può essere bello, piacevole, gratificante, prezioso.
5. Liberarsi dai pesi e… volare!
Parliamone con le amiche, con una zia illuminata, insomma con qualcuno di cui ci fidiamo. E liberiamoci di quei pesi che ci portiamo dentro e ci appesantiscono così tanto che non riusciamo a volare verso il vero amore, quello che ti rende felice come un uccellino a primavera e ti riempie la testa di pensieri dolci e ottimisti.
6. Volersi bene davvero
Impariamo a volerci bene: siamo uniche, simpatiche, intelligenti, carine. Ci meritiamo il meglio. Possiamo controllare la nostra deriva verso Mr Wrong e trasformarla nell’accettazione di Mr Right. Perché ogni storia sbagliata è una sorta di punizione che ci infliggiamo. Quindi le punizioni lasciamole ai campi di calcio e cerchiamo invece di goderci il calciatore più figo e corretto della squadra.