Avere segreti con il partner? Qualche volta si può

La vita di coppia esige correttezza, fiducia e sensibilità. Ma ogni tanto è consentito qualche piccolo segreto. Ecco perchè

Foto di Marina Mannino

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Laureata in Lettere, è stata la caporedattrice di una famosa rivista per ragazze e ha lavorato nella produzione musicale. Scrive per diverse testate e per DiLei si occupa di test sulla personalità, della rubrica #segretidelcuore e scrive articoli per la sezione DiLei GirlZ.

Pubblicato: 23 Maggio 2024 20:30

“Sai chi ho rivisto? Il mio ex, quello che è astrofisico ma è anche alpinista e suona il piano”. Questo è un piccolo esempio di un “segreto” che dovremmo tenere per noi invece di riferirlo al nostro partner il quale, molto probabilmente, reagirà con una fitta allo stomaco guaribile solo con un barile di antiacido. Era proprio necessario rivelargli questa informazione? Cosa abbiamo aggiunto alla nostra storia comune? Forse solo un’inutile spina nel (suo) fianco.

Diciamoci tutto. Ma prima pensiamoci

La chiarezza al primo posto

Tra due persone che si amano dovrebbero essere alcuni irrinunciabili “must”:

  • la comunicazione aperta e onesta
  • la condivisione di pensieri, sentimenti ed esperienze, anche  difficili o dolorose
  • la fiducia reciproca e assoluta

Sulla base di questi elementi, si costruisce un dialogo chiaro e intelligente che ci consente di vivere al meglio la nostra relazione in ogni momento della sua storia e senza ombre.

Abbiamo tutti un “dark side”

Ma, per quanto ci sforziamo di essere di libri aperti con il nostro partner, c’è sempre qualcosa che rimane solo per noi. Magari quel momento di malinconia, un ricordo commovente, il sogno erotico in cui l’altro non era lui. Lo facciamo istintivamente, perché è umano avere qualcosa di privato e inaccessibile. E per quanto noi amiamo follemente e totalmente il nostro partner, non saremo mai trasparenti al 100% – né lui lo sarà con noi.

Perché qualche segreto è necessario

Mantenere il riserbo su qualcosa di particolare è indice di sensibilità e di protezione verso l’altro. Per esempio potremmo  tenere il segreto, o comunque rimanere sul vago, riguardo a problemi lavorativi su cui ancora non ci sono chiare le conseguenze. Oppure cercheremo di tenere per noi una preoccupazione per un parente, ma anche la prima cotta di una figlia teen, o i problemi di nostra sorella appena separata. Insomma, talvolta manteniamo dei segreti per non coinvolgere il partner in situazioni complicate e non ancora molto definite. È umano.

L’importanza della condivisione

Ma il passo successivo è condividere. Perché la condivisione rinforza la fiducia, l’intimità e ci fa sentire quanto l‘altro sia davvero la nostra “roccia” (e noi per lui). Parlare, confrontarsi, rivelarsi quello che avevamo nascosto, stare anche su  posizioni opposte ma avere la capacità di accettarle, porta comunque a quell’intesa che diventa solida e salvifica. E un segreto può anche rimanere tale purché sia condiviso solo nel ristretto ambito della coppia o della nostra famiglia.

Ma tacere non è mentire

Insomma, il “diciamoci tutto” è, in linea di massima, una buona indicazione di vita di coppia, ma va calibrato ed espresso con i dovuti modi. Possiamo dircelo tutto insieme o un po’ per volta, in un’occasione adatta e tranquilla, con cautela, tatto,  ironia, serietà. Possiamo però anche tacere, quando – come nell’esempio iniziale – è molto meglio tenere per sé un piccolo (e inopportuno) segreto che può far male al partner.

A volte tacere “strategicamente” su alcune cose non è mentire, ma preservare la serenità della coppia. E a questo proposito, ecco alcuni eventi su cui sarebbe meglio tenere la bocca cucita.

I segreti che dovrebbero rimanere tali

I tradimenti passati

Che bisogno c’è di confessare al partner che abbiamo tradito qualche precedente fidanzato? Sono segreti solo nostri. Ed è meglio che lo restino. Altrimenti si corre il rischio di generare malintesi, incomprensioni, stupidi sospetti. E poi, a noi farebbe piacere se lui ci spiattellasse le sue passate avventure clandestine?

I motivi per cui le nostre storie sono finite

Non è una questione di sfiducia, ma è meglio proteggere le vicende che hanno portato a un addio. Il rischio è che, in momenti di estrema tensione, possano essere usati contro di noi. Sono cose personalissime e, appunto, segrete. Non serve rivelare quel passato che magari ci ha fatto soffrire.

Le follie, quelle vere

Ad esempio, trasgressioni hot (quella sera che con l’amica molto ubriaca e l’amico molto figo ci è scappato il sesso a tre), stupidaggini autentiche (quando abbiamo speso lo stipendio di quattro mesi per comprare la borsa costosissima che fa status), scorrettezze crudeli (quella volta che abbiamo giocato sporco per far fuori la collega antipatica, dicendo al capo che era incapace e ignorante), esperienze stupide (quando abbiamo assunto sostanze per sentirci “cool” in discoteca, o abbiamo rubato per divertirci). Lasciamo stare. Siamo cresciute, ormai è acqua passata. Rivelare questi segreti non porterebbe nulla di positivo. E anche se li raccontassimo per riderci su, rimarrebbero lì a ribollire nella mente del nostro partner con conseguenze inimmaginabili.

Rivelare tutto, ma con tatto

È una cosa dolce e carina volersi dire tutto. È giusto essere limpidi, onesti e aperti. Però è sbagliato essere ossessivi. “Io non ho segreti per te” è una frase a doppio taglio: significa che io ti dico tutto, ma tu devi fare lo stesso con me. È un filo ricattatoria, no? Ed è un attimo che si trasformi in “Non devi nascondermi niente!”, che suona piuttosto minacciosa e intimidatoria. Dirsi sempre ogni cosa, pretendendo che l’altra faccia lo stesso, forse indica un fraintendimento relazionale su cui riflettere.

Parliamoci sempre, con rispetto

Dunque parliamoci sempre, ma nel rispetto delle libertà reciproca e dell’impegno che si siamo assunti uno con l’altra. Perché – mettiamoci l’anima in pace – i segreti in una coppia esistono, altrimenti si tratta solo di controllare tutto dell’altra persona, e questo è piuttosto inquietante. Sono segreti piccoli piccoli, innocui, personalissimi, magari incomprensibili reciprocamente (“Marco, scrivi poesie? E da quando? Ho il marito poeta, bellino lui!”, “Lucia, non sapevo che colorassi i Coloring Book!  Sei stressata, eh?”). Vivendo insieme, capiremo cosa vale la pena dirci e cosa no, per il bene di entrambi.

Valutiamo bene come comportarci

Amarsi non significa sorvegliarsi a vicenda. “Se ami qualcuno, lascialo libero”, diceva una vecchia canzone. In ogni coppia, infatti, sarebbe meglio evitare di “starsi addosso” come cani molecolari sospettando che il partner abbia chissà quali segreti nascosti. Se ce l’ha, salterà fuori da solo.

Se il segreto ce lo abbiamo noi, dovremmo valutare bene se è il caso di mantenerlo tale oppure no. Tip: pensiamo alle conseguenze della rivelazione di qualcosa di privato. È utile a qualcosa? Ci avvicina? È davvero interessante? Intacca la nostra reputazione? In generale, però, evitiamo le falsità, le omissioni e le distorsioni dei fatti. Sono bombe a orologeria che possono minare la nostra relazione. E comunque, crearci una rete di segreti può portarci prima o poi a contraddirci, mentire, modificare la realtà, rischiare lo scontro. E allora non è più amore.

Un segreto che è stupido mantenere

Nei film o nelle serie tv si vedono protagonisti/e eroici che tengono segreta la loro malattia per non far preoccupare il partner. Così li vediamo arrivare devastati nella Emergency Room di un tipico ospedale americano mentre il loro compagno mormora “Perché hai mantenuto questo segreto?”, “Per non farti soffrire” è la risposta dell’agonizzante di turno. Bé, è una colossale cavolata. Un segreto che non va MAI mantenuto è quello sulla nostra salute. Confidiamo al partner i nostri malesseri, gli esami che dovremmo fare, facciamoci accompagnare dal medico se abbiamo paura. Lui (o lei) è la persona su cui maggiormente possiamo e dobbiamo fare affidamento. È quello (o quella) che ci ama, ci conforta, ci incoraggia e ci scioglie la tensione con una battuta. La verità è un obbligo nei suoi confronti.