#SegretiDelCuore

Come ritrovare la magia del Natale con i nonni

Il calore delle festività passate in famiglia, con i nonni "al comando" dei pranzi e dei giochi, sembra perduto se loro non ci sono più. Invece possiamo recuperare quell'atmosfera grazie all'eredità di sentimenti e gesti che ci hanno lasciato

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Pubblicato: 16 Dicembre 2024 16:30

A casa mia il Natale è sempre stato un evento gioioso, pieno di calore, sapori, addobbi luminosi e un’avvolgente e allegra confusione che ci faceva sentire felici e vicini. Gli artefici di quest’atmosfera meravigliosa erano i miei nonni Vittorio e Imma, simpatici, accoglienti, sempre pronti a un abbraccio e a una risata. Da quando sono mancati, il Natale non è più lo stesso. Lo so che le cose cambiano e gli eventi della vita ci portano lontano, ma io vorrei ritrovare la magia di quando c’erano loro e mi sembrava di vivere il Natale migliore del mondo.

Ludovica

Non importa l’età che si ha: per molte di noi, anche grandi, i nonni restano delle figure fondamentali. Ci hanno consolato quando eravamo giù, hanno coperto i nostri pasticci, ascoltato le nostre prime pene d’amore, rifornite di euro quando eravamo al verde. E hanno reso indimenticabili i Natali trascorsi insieme, con i loro pranzi golosi, l’accoglienza calorosa, gli addobbi scintillanti, la forza rassicurante della loro presenza. Il tempo però può cambiare le prospettive e portar via alcuni componenti basilari della nostra costruzione familiare. I nonni sono stati più che basilari: sono stati unici. E ci mancano.

Come ritrovare il loro spirito del Natale

Cosa si può fare per ritrovare un po’ della loro magia? Di sicuro non dobbiamo cedere alla nostalgia pessimista, che ci porta a pensare che sia impossibile ricreare quell’atmosfera. Invece lo è. Lo dobbiamo proprio ai nonni, che hanno allietato le feste passate con loro insegnandoci il valore della cura, dell’attenzione, dei gesti compiuti con amore.

  • Se siamo in grado di attualizzare questa loro eredità immateriale e trasmetterla alle persone giovanissime che ci circondano (i nostri figli, quelli degli amici, i figli di sorelle e fratelli) avremo onorato il ricordo di quei nonni adorabili che ci hanno amate, stupite, divertite.

La ricetta tradizionale

Se i nonni avevano una preparazione speciale che cucinavano apposta per Natale (tortellini in brodo, fettuccine con il ragù, arista di maiale con i funghi?) cerchiamo di replicare quei sapori.

  • Se hanno lasciato degli appunti con le indicazioni per le ricette, siamo fortunate: possiamo seguirli passo passo. Altrimenti una veloce ricerca tra i principali siti di cucina ci permetterà di scovare la preparazione più simile al piatto “caratteristico” della cucina natalizia dei nonni. Certo, il sapore non sarà proprio lo stesso, ma possiamo esserne comunque orgogliose.

Le loro foto in un Photobook

Diversi anni fa, quando non c’erano i cellulari, le foto si facevano con la macchina fotografica. Di sicuro possiamo recuperare quelle stampe un po’ sbiadite dei nonni da giovani (“Guarda la nonna alla manifestazione femminista! E il nonno che figo sul suo motorino bianco… si chiamava Ciao, vero?”, “Ecco i nonni a New York davanti allo Studio 54, la più famosa discoteca di quel tempo! E la nonna in tuta jeans, incinta della mamma… com’era carina!”), ma anche degli eventi salienti della famiglia: matrimoni, battesimi, vacanze tutti insieme: una preziosa miniera di ricordi.

  • L’idea smart è trasformare in digitale questa galleria di immagini “storiche” riprendendole con il cellulare per farne poi un vero e proprio libro fotografico nel quale aggiungere le più recenti foto dei nonni che abbiamo nello smartphone. Ci sono tanti service online che possiamo utilizzare per realizzare un Photobook davvero speciale, un regalo da fare sia a noi che a chi ha amato i nostri nonni.

Avremo un bellissimo libro da sfogliare proprio a Natale per rivedere i nonni “in azione”, dalla loro infanzia ai giorni più recenti, ripercorrendo attraverso la loro storia, quella della nostra famiglia e anche del nostro paese. È un modo tangibile e concreto per ricordarli con allegria ma anche con rispetto per la loro vita, che forse non è stata sempre facile.

I loro ricordi

A Natale possiamo rievocare le memorie più toccanti e divertenti dei nonni legati a questa festività, parlandone con chi siede al tavolo con noi: “Ti ricordi la nonna che ci faceva sparecchiare di corsa per mettere in tavola i dolci e i liquorini? E il nonno che dava inizio al Mercante in Fiera? Invece quell’anno che nevicava così tanto che restammo tutti a dormire da loro? E quel maglioncino rosso con le paillettes che la nonna indossò e il nonno si commosse dicendo che era bellissima?”.

  • I ricordi dei momenti felici sono la nostra ricchezza, sono la memoria che conforta e a cui va reso omaggio. Ci fanno sorridere e intenerire, ci scaldano il cuore e ci fanno capire quanto le persone possano essere importanti una per l’altra.

Le loro canzoni

Rendiamo “musicale” la festività del Natale preparando una playlist delle canzoni che i nonni amavano, che siano i classici natalizi come “White Christmas” o “Last Christmas”, ma anche un mix di brani d’epoca 70-80, da De André a Battisti passando per i Clash: non dimentichiamo che quando i nonni avevano 15 anni esplodeva la musica punk e i movimenti di protesta giovanili più difficili. Noi pensiamo di essere avanti, ma forse loro lo erano più di noi.

La casa in festa

Se i nonni amavano fare il presepe, facciamolo anche noi, con le piccole figurine che usavano loro, se riusciamo a trovarle. Altrimenti scegliamo piccole statuine artigianali che ricordino le loro. Se invece erano fan dell’albero, recuperiamo in soffitta le loro decorazioni per abbellire il nostro alberello. Rendiamo la casa festosa come avrebbero voluto loro, meglio ancora se con i loro addobbi originali.

  • L’idea in più: se i nonni erano nati in paesi diversi dalla nostra città, cogliamo l’occasione delle festività per organizzare una gita ai loro luoghi d’origine e riscoprire le loro radici, respirare l’aria del piccolo centro che li ha visti bambini, guardare i panorami che lo circondano.

Aggiungi un posto a tavola!

Un aspetto fondamentale del Natale dei nonni era il senso di comunità. La casa dei nonni era sempre aperta, pronta ad accogliere parenti, amici e vicini.

  • Possiamo praticare anche noi questa inclusività: allarghiamo la cerchia familiare e aggiungiamo un posto a tavola, come facevano i nonni, per invitare un’amica che vive lontano dalla sua famiglia o un collega che non ha con chi passare le feste. I nonni, dovunque siano, ne saranno felici.

Emozioni da rivivere

Viviamo lo spirito del Natale, quindi, sentendo in noi le emozioni che ci hanno regalato loro. Con il loro coraggio ci hanno insegnato a non avere paura. Con la loro generosità ci hanno trasmesso la gentilezza. Con la loro attenzione verso il Natale ci hanno mostrato la capacità di credere in qualcosa che va “oltre”, che sia una fede, un sentimento, una tradizione, un legame familiare. È il loro grande regalo per noi.

  • Un omaggio che dovremmo fare ai nonni è riconoscere la loro modernità e la forza con cui vissero dei cambiamenti epocali per la nostra società, combattendo per la loro felicità e non rinunciando mai a una progettualità che è arrivata fino a noi. I loro tempi ci sembrano preistorici, ma  sono stati fondanti di quelli che viviamo oggi. E la magia del loro Natale, e della loro vite straordinarie, sarà sempre con noi.