Come funziona il meccanismo dell’amore nell’immaginario comune? Una ragazza e un ragazzo si conoscono, s’innamorano, diventano una coppia e vivono felici e contenti – purché siano due e non più di due, ovvero in monogamia.
La monogamia è funzionale alla famiglia e assicura il senso di appartenenza alla coppia, perché risponde a esigenze sentimentali ma anche morali, culturali e religiose che sono alla base delle società occidentali e non solo. Ed è voluta da ogni tipo di coppia, perché significa comunque amore, fedeltà, sicurezza. Eppure negli ultimi tempi si è fatta strada una particolare declinazione del rapporto sentimentale, il poliamore, o non-monogamia.
Indice
Parliamo di poliamore
Che cos’è
Il poliamore prevede la possibilità di amare e desiderare più persone contemporaneamente, ma in modo etico e consensuale: insomma, non è una copertura per le relazioni clandestine, perché tutto si svolge con trasparenza e consapevolezza reciproca.
Piace alla Gen Z
La non-monogamia ha avuto una forte accelerazione soprattutto tra la Generazione Z, ovvero i giovani tra i 14 e i 27 anni, i cosiddetti nativi digitali. Un sondaggio di YouGov, effettuato per un famoso sito americano di incontri online, ha rilevato che l’opzione del poliamore piace al 59% della Gen Z statunitense, perché offre esperienze intime e affettive più complete, oneste e non limitanti.
- La Gen Z ha meno “paletti” e sembra essere più inclusiva: forse per questo è più orientata ad accettare che l’amore possa assumere forme diverse, tutte da rispettare, in opposizione a chi rifiuta e condanna ogni altra espressione affettiva diversa dall’amore “classico”.
Dalla realtà al reality
Il poliamore ha avuto un tale exploit che in America ci hanno costruito su addirittura un reality show, “Couple to throuple” (da coppia a tripla), trasmesso nel febbraio 2024 in streaming in dieci puntate, nelle quali quattro coppie potevano sperimentare la relazione aperta e consapevole con una terza persona. C’è stato anche un fiorire di app di incontri per persone interessate a vari tipi di poliamore, mentre ci sono associazioni legali pronte a difendere i “poly” dalla discriminazione. Ma solo l’Olanda consente unioni civili fra più partner.
L’anima gemella? Non esiste
Secondo la non-monogamia, l’idea dell’esistenza di un’anima gemella unica per ognuno è irreale: come può una sola persona soddisfare del tutto un’altra e bastare a ogni sua esigenza?
Questo può valere in particolare per persone giovani che sentono il bisogno e la curiosità di sperimentare diverse dinamiche relazionali ma anche di gestire un sentimento che si muove verso più persone.
La negazione delle convenzioni sociali legate alla monogamia può portare alla rivendicazione dell’autonomia personale come pure al rifiuto della proprietà dell’altro: senza dubbio, queste istanze sono molto legate all’età giovanile.
I codici della non-monogamia
Dunque cosa potrebbe fare Maeve, che non vuole scegliere tra i due ragazzi da cui è attratta ma vivere entrambi le storie senza che nessuno ne soffra?
✓ Innanzitutto dovrebbe chiarire bene, con i ragazzi coinvolti, che vorrebbe portare avanti le diverse relazioni allo stesso tempo. La comunicazione è il necessario primo passo per dirigersi verso questa scelta. Saranno d’accordo i due potenziali partner?
✓ L’altro fattore basilare è il consenso: tutti i protagonisti della relazione non monogama devono essere d’accordo sull’impostazione e i codici di comportamento condivisi.
✓ Il terzo elemento importante è l’empatia, cioè la capacità di immedesimarsi negli altri e capirne il punto di vista, per evitare incomprensioni e risentimenti tra tutti i partner.
✓ Questo tipo di relazione, che esclude il possesso, esige una condotta chiara e rispettosa: non c’è il tradimento come lo si considera tradizionalmente, ovvero perdita di esclusività sessuale e affettiva, ma l’inganno e l’omissione sono considerati molto gravi.
Gelosie e giudizi
Instaurare una relazione così articolata non è comunque facile. Spesso ci si trova a fare i conti con la gelosia, che dovrebbe essere bandita da questo tipo di legame, e invece può rivelarsi non controllabile; ma si devono considerare anche i giudizi sfavorevoli degli altri, perché non tutti considerano un rapporto poliamoroso in maniera positiva.
Il fattore umano
Malgrado la diffusione di questo tipo di relazione, le non-monogamie sono rare e, alla fine, faticose da portare avanti.
- A livello logistico: gestire una vita sentimentale con più partner può richiedere una buona capacità di organizzazione e molta flessibilità.
- A livello comportamentale: sebbene questo tipo di rapporto sia improntato all’insegna dell’onestà di tutti, può invece sfociare in una situazione conflittuale e confusa essendo comunque agito da esseri umani, notoriamente non proprio votati alla coerenza, alla lealtà e all’osservanza costante delle regole di comportamento.
Intesa comune
Se la nostra amica e i suoi possibili partner trovano comunque un piano di intesa comune possono vivere una relazione non monogama che forse può rispondere ai bisogni e ai sentimenti di tutti senza far soffrire nessuno.
Se non c’è accordo
Me se l’accordo non si trova? I due ragazzi potrebbero reagire male e sparire, indignati dalla proposta. Oppure approfittarne per concedersi una relazione di poco impegno, fingendo di rispettare regole che a loro sembrano assurde. Condividere la stessa ragazza può apparire inaccettabile, invece che sentimentalmente e sessualmente praticabile: com’è possibile portare avanti due storie in parallelo in totale trasparenza, senza finire a botte per le grazie della bella poli-innamorata?
Meglio chiarirsi le idee
Che fare, allora? Vivere le due storie clandestinamente, in modo che un ragazzo non sappia dell’altro, può essere eccitante, ma è complicato, logorante e alla lunga molto problematico. Meglio prendersi la classica (e salutare) pausa di riflessione per chiarirsi le idee. Perché, cara Maeve e care tutte, se già sobbarcarsi un solo uomo è stressante, figuriamoci due!