La mia amica è andata via, e con lei una parte di me

Si dice che un persona non muore finché c'è qualcuno che la ricorda. Allora tu vivrai sempre con me

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

E io lo so già che non riuscirò mai a dirti addio, amica mia. Me ne rendo conto giorno dopo giorno, quando sono in macchina per andare a lavoro ad esempio, se passa in radio quella canzone che tanto ti piaceva, alzo il volume per fartela ascoltare. La dedico a noi, la dedico a te ogni volta.

Io con te ci parlo ancora, lo faccio tutti i giorni. Mi senti? A volte piango, quando penso al giorno che sei andata via, senza salutarmi e un po’ mi arrabbio perché davvero io non ero pronta a continuare il mio percorso di vita senza di te. Sono egoista lo so, e me ne vergogno, perché l’unica a essere davvero arrabbiata dovresti essere tu. È a te che il destino ha fatto pagare un prezzo troppo alto strappandoti con violenza dai tuoi sogni. Ma ti ha strappata anche da me e da tutte le persone che ti hanno amata e continuano a farlo.

Avevamo tanti progetti in mente. Sogni grandi e folli che probabilmente sarebbero finiti nel cassetto dei ricordi, un giorno. Entrambe sapevamo che le nostre strade ci avrebbero divise, per il lavoro e per l’amore, e che il tempo da trascorrere insieme sarebbe diminuito a causa degli impegni, professionali e personali. Eppure questo non ci ha mai spaventato perché avevamo la consapevolezza che ci saremmo sempre state, io per te e tu per me. E questo ci dava la forza per fare ogni cosa.

E invece così non è stato. Quel maledetto giorno tu sei andata via lasciando un vuoto immenso. Devo ammetterlo, una parte di me ti ha seguita. Perché tu eri in qualche modo la parte più pura di me, quella bella, autentica e genuina. Non so come ci riuscivi, ma solo tu sapevi calmarmi durante i miei attacchi d’ansia, a regalarmi un sorriso nei miei momenti più tristi, a infondermi coraggio ogni qualvolta io ero decisa a mollare. Tu non lo avevi fatto mai, lasciarmi intendo.

E ammetto che ogni tanto ho la sensazione di cadere  da quando non ci sei più tu. Ma poi mi faccio forza perché ho paura, perché senza di te non posso fare a meno di pensare che non avrò più una mano a cui aggrapparmi.

A volte poi i sensi di colpa mi assalgono, te lo confesso. Mi ripeto che forse dovevo trascorrere più tempo con te, che dovevamo concederci più momenti insieme e invece io, così presa dalle mie cose, ho cancellato anche l’ultima cena che avevamo in programma. Ma tu non ti sei arrabbiata, non lo facevi mai e anzi, eri sempre così orgogliosa di me e di tutti i miei traguardi, anche di quelli che creavano distanze fisiche tra noi. Tu, mi sostenevi sempre.

Non piango soltanto però, su questo voglio rassicurarti. A volte rido, e anche tanto. Lo faccio quando penso alle serate trascorse in macchina a cantare a squarciagola, alle giornate al mare, alle figuracce fatte in giro, alla tua fondamentale presenza nei miei giorni più importanti e all’ultimo viaggio fatto insieme. E se penso a questo, amica mia, come faccio a dirti addio?

Non posso farlo adesso, non ne ho la forza, ma con tutta probabilità non riuscirò a farlo mai. E il motivo è che in qualche modo e in qualche forma che non conosco e non comprendo tu, amica mia, sarai per sempre accanto a me. Dentro di me.