Dieta BARF per cani: guida completa per un’alimentazione naturale e bilanciata

Tra le varie opzioni per una corretta alimentazione, la BARF sta riscuotendo sempre più interesse nei proprietari di animali domestici: vediamo insieme perché e come funziona.

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Monica Dellabiancia

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale con master in sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti. La sua missione è proteggere la salute e il benessere degli animali. Per DiLei scrive approfondimenti e articoli informativi per la sezione Pets.

Il regime alimentare dei nostri fedeli amici a quattro zampe è un elemento essenziale per assicurare loro una vita lunga e sana. Tra le varie opzioni per una corretta alimentazione , la dieta BARF sta riscuotendo sempre più interesse agli occhi dei proprietari di animali domestici: questa dieta prevede l’utilizzo di cibo crudo e non trasformato, e si basa sulla volontà di imitare l’alimentazione originale dei cani in natura.

Ma come funziona la dieta BARF per cani? Quali sono i suoi vantaggi e i rischi?  In questo articolo, ti forniremo una guida completa per capire come implementare la BARF per cani in modo sicuro ed equilibrato, analizzando sia il punto di vista dei suoi sostenitori, che le critiche dei detrattori.

Cos’è la dieta BARF per i cani?

La BARF si fonda sulla constatazione che i cani siano animali carnivori e che quindi hanno bisogno di una dieta basata principalmente su questa fonte di nutrienti. Dopotutto, il cane è un diretto discendente del lupo. Partendo da questa considerazione, il veterinario Ian Billinghurst ha elaborato questo regime alimentare.

BARF è l’acronimo di Biologically Appropriate Raw Food e fa riferimento a una vera e propria alternativa alla classica alimentazione tradizionale, reperibile nei negozi specializzati per i nostri fedeli amici. Secondo i sostenitori di questa dieta, dunque, l’alimentazione commerciale composta da umido e crocchette, spesso, comprende ingredienti poco salutari, incompleti e inadatti alle reali esigenze nutrizionali dei nostri piccoli amici.

Tuttavia, come vedremo, tale teoria ha anche i suoi detrattori: alcuni veterinari e nutrizionisti, infatti, sostengono che questa dieta potrebbe comportare dei seri rischi per la salute dei cani.

Caratteristiche e composizione della dieta BARF

La dieta BARF per cani si basa sull’utilizzo di cibo crudo non trasformato, come carne, ossa, frutta e verdura, e mira a fornire un’alimentazione il più possibile simile a quella che i cani avrebbero in natura, se fossero liberi.

La composizione della dieta BARF varia in base alle esigenze nutrizionali del cane, che dipendono – a loro volta – dalla razza, dall’età, dal peso, dal livello di attività fisica e dalle eventuali patologie diagnosticate. Per calcolare le dosi di cibo da somministrare, è importante conoscere la percentuale di nutrienti che ogni alimento contiene e bilanciarle in modo da fornire al cane tutti i nutrienti di cui ha bisogno.

In generale, una dieta BARF equilibrata dovrebbe contenere mediamente:

  • il 70% di carne;
  • il 10% di ossa;
  • il 5-10% di frattaglie;
  • il 10-15% di verdure e frutta.

Oltre a queste componenti essenziali, prevede anche alimenti definiti “extra”, come uova e latticini. Per determinare l’esatta quantità di cibo da somministrare al cane, si può utilizzare una formula che tiene conto del peso corporeo, del livello di attività fisica e dell’indice di massa corporea – IMC. Inoltre, è importante monitorare costantemente la situazione, per poter apportare eventuali modifiche alla dieta in base alle esigenze nutrizionali del piccolo.

Dieta BARF nei cuccioli

La dieta BARF per i cuccioli può essere un’ottima scelta. Tuttavia, è importante attendere almeno le 5 settimane di vita del piccolo, per iniziare a introdurre carne tritata e ossa carnose crude.

Se il cucciolo è stato adottato, è fondamentale conoscere l’alimentazione a cui è stato sottoposto nelle settimane precedenti al suo arrivo: se il cagnolino si è cibato di mangime commerciale, infatti, è indispensabile attuare una transizione graduale verso la dieta cruda, sostituendo progressivamente alcune porzioni al giorno, con i nuovi alimenti.

Non è, invece, consigliabile mescolare il cibo crudo con il mangime commerciale nello stesso pasto: ciò potrebbe causare problemi di digestione e l’inevitabile prolungamento dei tempi di transizione tra un tipo di alimentazione è l’altra.

Una dieta BARF equilibrata, bilanciata in base alle esigenze nutrizionali del cucciolo, può fornire tutti i nutrienti necessari per una crescita e uno sviluppo sano. Tuttavia, come abbiamo accennato poco sopra, è importante monitorare costantemente il peso e la salute del cucciolo e apportare eventuali modifiche alla dieta, in base alle sue esigenze.

Per questo motivo, è di fondamentale importanza consultare un veterinario esperto in alimentazione canina, al fine di modulare attentamente la dieta del piccolo. E’, infatti, essenziale considerare che una dieta BARF fai-da-te mal bilanciata possa causare problemi di salute al cucciolo, come carenze nutrizionali o squilibri vitaminici.

Vantaggi della dieta BARF

La dieta BARF sta diventando sempre più popolare tra i proprietari di animali domestici, che cercano di offrire una dieta naturale e bilanciata ai loro cani.  Tuttavia, come per qualsiasi regime alimentare, ci sono sia vantaggi che svantaggi da considerare, prima di decidere se sia davvero adatta al proprio amico a quattro zampe.

Innanzitutto, è ideale per gli animali che manifestano forme di ipersensibilità verso alcuni ingredienti presenti nei cibi industriali, poiché permette di controllare le materie prime incluse nei pasti e di eliminare radicalmente i nutrienti che causano malessere.

Inoltre, la dieta BARF favorisce la pulizia dei denti dei cani, poiché l’abitudine di masticare carne dura e ossa permette di evitare la formazione del tartaro e contribuisce a massaggiare efficacemente le gengive.

Un altro vantaggio è l’assenza di sensibilizzanti, additivi e conservanti che spesso sono utilizzati nei cibi industriali per rendere i prodotti appetibili. Inoltre, è una dieta senza cereali: alimenti che, in molti, ritengono piuttosto dannosi per i cani.

Un ulteriore vantaggio è il mantenimento dell’apporto di vitamine del gruppo A e B. Tali nutrienti sono termosensibili e, solitamente, si perdono durante la cottura. Nella dieta cruda BARF, al contrario, le vitamine vengono mantenute intatte.

Inoltre, la dieta BARF è aderente ai fabbisogni nutrizionali del cane, il che significa che non è necessario integrarla con altri alimenti, a eccezione degli Omega-3. Questi nutrienti sono una sorta di “assicurazione sulla salute” del cane a lungo termine e possono prevenire molte malattie come il cancro, l’epilessia e la demenza senile.

Dal punto di vista della sicurezza, la dieta BARF offre la tranquillità di conoscere esattamente cosa si sta mettendo nella ciotola del proprio cane. Infine, può anche risultare meno costosa rispetto a un buon alimento commerciale, poiché permette di utilizzare anche i tagli di carne considerati “di scarto” che in realtà sono ricchi di proprietà nutritive e che spesso vengono sprecati. Dunque, la dieta BARF può essere considerata a tutti gli effetti un’alimentazione appetitosa, sana ed etica per i nostri amici a quattro zampe.

Critiche alla BARF

La dieta BARF per cani è stata al centro di numerose critiche e dubbi riguardanti la sua efficacia e, soprattutto, la sua sicurezza.

Alcuni degli aspetti negativi di questa dieta includono il rischio di squilibri nutrizionali: infatti, poiché la dieta BARF si basa principalmente sulla somministrazione di carne cruda e ossa, vi è il timore che comprenda un eccesso di proteine, capaci di affaticare reni e fegato. Inoltre, a causa dei tanti grassi, potrebbe causare anche delle pancreatiti. Se mal formulata, potrebbero emergere importanti carenze per quanto riguarda le vitamine A, E, D, l’apporto di zinco e di calcio.

Anche il rischio di contaminazione è tra le critiche più accese espresse a carico di questo regime alimentare. Uno dei principali rischi attribuitili, infatti, è la possibilità che la carne cruda contenga virus, batteri e parassiti che potrebbero essere trasmessi al cane, mettendo a rischio la sua salute: parliamo di salmonella, escherichia coli, campylobacter, ma anche zoonosi, toxoplasma e tubercolosi.

Un altro rischio evidenziato è l’ingestione accidentale di ossa, responsabili di microlesioni al cavo orale, ai denti e – ancora peggio – alle pareti di esofago, stomaco ed intestino. La dieta BARF, secondo alcuni esperti, può esporre gli animali domestici alla carenza di biotina. Per esempio, l’ingestione di uova crude previste potrebbe causare una insufficienza di tale vitamina e ostacolare la digestione delle proteine.

Quando evitare la dieta BARF

Esistono specifiche situazioni, in cui questa dieta dovrebbe essere evitata. Ad esempio, se il cane presenta patologie renali o epatiche, in quanto potrebbe essere più a rischio di incorrere in squilibri nutrizionali e veder peggiorare la propria condizione.

Inoltre, potrebbe non essere adatta ad animali immunodepressi o anziani, maggiormente esposti ai rischi di contaminazione da parte di batteri e parassiti nella carne cruda. Allo stesso modo, i cani con denti fragili o con problemi di masticazione potrebbero subire danni fisici a causa dell’ingestione di ossa.

Infine, la BARF richiede una preparazione attenta e igienica dei pasti, che potrebbe non essere adatta a proprietari che non hanno il tempo o la disponibilità necessari per farlo correttamente.

Anche se è sempre importante monitorare la salute del proprio cane, questa precauzione diventa ancora più importante quando si segue una dieta particolare, come la BARF. Per questo è bene considerare sempre di contattare un esperto in grado di sviluppare un piano nutrizionale personalizzato, che tenga conto delle specifiche esigenze dell’animale domestico e gli garantisca una corretta alimentazione.

I migliori consigli per una dieta BARF corretta ed equilibrata

Per garantire una dieta corretta ed equilibrata al tuo cane, è importante partire con il piede giusto. Valuta l’impegno necessario e chiedi consiglio a un veterinario esperto in alimentazione canina.

Come abbiamo visto, la dieta BARF richiede una precisa combinazione dei nutrienti, nonché una pianificazione minuziosa per l’acquisto e la conservazione della carne cruda e degli altri alimenti inclusi nel piano nutrizionale.

Inoltre, è importante selezionare tutte le materie prime con cura, facendo attenzione alle parti del manzo e del vitello che possono contenere sostanze tossiche ed evitando tassativamente la carne di maiale che, consumata cruda, può trasmettere il morbo di Aujeszky.

Infine, la dieta BARF del cane deve essere varia e deve includere non solo carne di muscolo, ma anche frattaglie, ossa, oli, frutta e verdura non trattata e priva di pesticidi.  Ricorda sempre che per garantire al tuo cane una dieta BARF corretta ed equilibrata è indispensabile la supervisione costante di un veterinario esperto.