A partire dalla mezzanotte di lunedì 18 dicembre è possibile inviare la domanda per ottenere l’Assegno di inclusione, conosciuto con l’acronimo di ADI, una misura governativa che andrà a sostituire il tanto dibattuto Reddito di cittadinanza. La nuova misura entrerà in vigore a partire da gennaio 2024 e sarà rivolta alle famiglie che includono almeno una persona disabile, minori, over 60 o in condizioni di svantaggio. Come fare richiesta e quale impatto avrà sulle famiglie italiane.
A chi spetta l’Assegno di inclusione
L’Assegno di inclusione – ADI è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di alcuni requisiti. L’ADI spetterà ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.360 euro, che comprenda al suo interno almeno un componente:
- con disabilità
- minorenne
- con almeno 60 anni di età
- in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla Pubblica Amministrazione
Per persone in condizioni di svantaggio la nuova normativa intende: persone affette da disturbi mentali; dipendenti da alcol, droga e sostanze; vittime di tratta e violenza di genere; ex detenuti; senza dimora; giovani tra i 18 e 21 anni che vivono in comunità o in affido.
A quanto ammonta l’ADI
Il beneficio economico dell’ADI sarà erogato su base annua, a integrazione del reddito familiare, e sarà composta da una quota A, fino alla soglia di 6.000 euro all’anno o di 7.560 euro all’anno in caso di nucleo composto da sole persone over 67 o da over 67 e altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
Alle famiglie residenti in una casa in affitto con contratto regolarmente registrato, spetterà anche una quota B fino a un massimo di 3.360 euro all’anno.
Come richiedere l’Assegno di inclusione
La richiesta dell’ADI può essere effettuata, a partire dal 18 dicembre 2023, sul sito web dell’Inps, nella sezione dedicata cui accedere tramite SPID, con Carta Nazionale dei Servizi o con Carta d’Identità Elettronica. È possibile anche far richiesta presso i patronati e, a partire da gennaio, al CAF.
Contestualmente alla richiesta è necessario sottoscrivere un Patto di attivazione digitale (PAD) all’interno del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).
Dal Reddito di cittadinanza all’ADI: quante famiglie saranno escluse
Rispetto alla precedente misura del Reddito di cittadinanza, l’Assegno di inclusione dimezzerà i cittadini beneficiari che passeranno da 2,1 a 1,2 milioni. Dunque circa 900mila famiglie in meno. Tagli anche alla somma di sussidio, che sarà ridotta, in media, di 1.3000 euro all’anno. Lo afferma uno studio pubblicato tra gli Occasional papers della Banca d’Italia.