Salviamo gli oceani. Proteggiamo il polmone blu del Pianeta

Per questo è stata istituita la Giornata Mondiale degli Oceani. Per ricordarci che l'esistenza dell'umanità intera dipende da loro

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 8 Giugno 2021 10:07

Cantanti, pittori, musicisti e artisti hanno dedicato alle più vaste distese acquee del globo le loro opere più belle. Perché tra le increspature bianche e candide delle onde e i movimenti vorticosi e selvaggi, è possibile osservare tutta la dolcezza e la forza della natura. E fissare, apparentemente, un punto preciso dell’infinito. Non è poi così difficile capire perché osservare il mare e l’oceano ci fa sentire bene.

Tutti noi gli dobbiamo la vita, e non solo perché ci permette di attivare la Blue Mind e di ritrovare la pace, ma perché è grazie all’oceano che respiriamo e viviamo. Grazie a lui e agli equilibri delle creature che lo popolano, alla biodiversità degli ecosistemi, all’economia legata a tutti i mari.

Eppure non solo non ringraziamo il nostro polmone blu ma facciamo di peggio: lo maltrattiamo e lo ignoriamo, dimenticando troppo spesso la sua importanza. Perché se da una parte la consapevolezza del vivere green si sta diffondendo capillarmente, dall’altra nessuno pensa all’importanza del “blue”. Eppure anche gli oceani hanno bisogno di noi, oggi più che mai.

Sogniamo tutti una vita vista mare, ma vivendo sulla terra ferma ci dimentichiamo che il 71% della superficie terrestre è ricoperta dall’oceano. Una percentuale, questa, che dovrebbe farci capire che il nostro non è il Pianeta Terra, ma il Pianeta degli oceani. E guardando il globo da lontano, possiamo capirlo subito.

L’oceano rappresenta il 90% dello spazio vitale del Pianeta e ci protegge, ma noi non proteggiamo lui. Perché mentre voliamo verso lo spazio e sogniamo di colonizzare Marte, non ci rendiamo conto del tesoro prezioso che abbiamo. E questo lo dimostra il fatto che solo il 5% del fondo oceanico è stato esplorato. Tutto il resto, invece, viene solo sfruttato e inquinato: ogni anno in mare finiscono quasi 10 milioni di tonnellate di plastica. Senza contare che questo, subisce inevitabilmente, gli effetti del riscaldamento globale.

Per questo è nata la Giornata Mondiale degli Oceani l’8 giugno. Una ricorrenza istituita nel 1992 da The Ocean Project e dal World Ocean Network, e riconosciuta dall’Onu dal 2008, che ha come obiettivo quello di ricordare quanto i mari e gli oceani siamo preziosi per noi, per produrre ossigeno, assorbire CO2 e nutrire l’umanità intera.

Ogni respiro su due che facciamo lo dobbiamo agli oceani. Salviamoli!