Roma: neonato di appena 20 giorni muore dopo una circoncisione casalinga

È una tragedia quella che è accaduta nei pressi della capitale qualche giorno fa. Un bambino di appena 20 giorni è morto a causa di un'emorragia a seguito di una circoncisione fatta in casa

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

È di alcuni giorni fa la notizia della morte di un neonato a Colonna, il più piccolo dei comuni della zona dei Castelli Romani, che ha sconvolto il Paese intero nelle ultime ore.

Il bambino aveva solo 20 giorni, e tutta una vita davanti a sé, eppure quella vita ora non c’è più. Cosa è successo nelle ultime ore prima del decesso è stato ricostruito dalle forze dell’ordine e confessato dalla stessa madre che proprio per tentare di salvare la vita al suo bambino era scesa in strada per chiedere aiuto a una pattuglia dei carabinieri.

A nulla sono serviti i soccorsi tempestivi. Il neonato è morto a causa di un’emorragia dopo un intervento di circoncisione fatto in casa, ed eseguito senza alcuna qualifica, mentre veniva trasportato dal comune di Colonna al Policlinico di Tor Vergata. Per lui non c’è stato più niente da fare.

Come è morto il neonato di Colonna

È stata la mamma del piccolo, una donna di nazionalità nigeriana di 33 anni, a lanciare l’allarme. Dopo aver chiamato i soccorsi è scesa in strada per chiedere aiuto e l’ha trovato in una pattuglia di carabinieri che stava svolgendo il controllo in strada.

Quello che accade dopo è veloce, nitido e inesorabile. Il piccolo di appena venti giorni viene portato in ambulanza, l’obiettivo è quello di raggiungere il Policlinico di Tor Vergata il prima possibile per fermare l’emorragia e salvare la vita del piccolo. Ma è troppo tardi ormai e il bambino muore in ambulanza.

Cosa è successo negli istanti prima di quella disperata richiesta di aiuto è la stessa madre a raccontarlo ai carabinieri. La donna si era rivolta a due connazionali, senza alcuna qualifica, per eseguire un intervento di circoncisione in casa. Ma dopo una medicazione improvvisata la ferita si era riaperta provocando un’emorragia che ha portato alla morte del piccolo.

Chi pagherà per questa tragedia?

Dopo aver ascoltato la confessione della madre sui fatti, i carabinieri di Frascati sono risaliti alle due donne. L’accusa, per loro, è quella di aver esercitato abusivamente la professione medica.

Le due, anche loro di origine nigeriana, si erano recate nella casa della mamma del bambino giovedì sera per praticare una circoncisione, pur non essendo in possesso di alcuna qualifica per farlo. Terminato l’intervento le due sono andate via, ma durante la notte la ferita si è riaperta portando a un epilogo tragico e inevitabile.

A raccontare quello che è successo nelle ultime ore del piccolo è stata proprio la donna, colpevole di essersi affidata alle due nigeriane romane per effettuare l’intervento di rimozione chirurgica del prepuzio dal pene. Le forze dell’ordine sono riusciti a rintracciare una delle due nella zona di Tor Vergata, che ha confessato immediatamente l’accaduto e ha collaborato con gli investigatori per farli arrivare all’altra donna, colei che ha ha praticato illegalmente la circoncisione.

La donna è stata rintracciata a Mentana e arrestata. La mamma del bambino è stata denunciata a piede libero e tutte e tre le donne sono indagate per omicidio preterintenzionale dalla Procura di Velletri.