I bambini migranti e quelle foto che non possiamo ignorare

Oscar Camps, fondatore di Open Arms, ha postato su Twitter le immagini dei corpi senza vita dei migranti (donne e bambini) abbandonati per giorni sulle spiagge libiche. “A nessuno importa di loro”

Ci sono foto che fanno male al cuore, che sono un pugno nello stomaco, che mozzano il fiato e le parole tanto che si fatica persino a vederle, a raccontarle.

Abbiamo pensato a lungo, in redazione, se fosse il caso di parlarne, di scriverne, di pubblicarle. La risposta è “sì” perché seppur angoscianti, dolorose, disturbanti, vanno viste, non possono essere ignorate. In questi giorni in cui non si è parlato altro, giustamente, che della vittoria dei Maneskin all’Eurovision, o della polemica sessista che ha coinvolto la Partita del cuore, non possiamo dimenticare che nei nostri mari continuano a morire migliaia di migranti, nell’indifferenza generale. È bello e giusto parlare di vittorie, successi, sogni che si realizzano, ma ci sono donne e bambini che quei sogni non li realizzeranno più. Che non hanno avuto nemmeno il tempo di formularli, perché avevano soltanto una manciata d’anni e non solo sono morti annegati, ma i loro corpi sono rimasti per giorni sulla spiaggia. Abbandonati, oltraggiati fino alla fine.

Oscar Camps, fondatore di Open Arma, ha pubblicato quelle foto sul suo profilo Twitter, sfogandosi duramente:

Sono ancora sotto shock per l’orrore della situazione, bambini piccoli e donne che avevano solo sogni e ambizioni di vita. Sono stati abbandonati su una spiaggia #Zuwara #Libia per più di 3 giorni. A nessuno importa di loro.

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda”, scriveva Foscolo. E allora non ignoriamo, non dimentichiamo questi bambini. Facciamo in modo che almeno la loro morte possa dare un senso alla loro breve vita.

Foto bimbo Open Arms
Fonte: ANSA
Uno dei corpi abbandonati sulla spiaggia libica – Foto Ansa