Maturità ed esami di terza media 2021: test Invalsi, novità e calendario

Le prove Invalsi si faranno e partiranno da marzo: tutto quello che si sa finora sui test e sugli esami di maturità 2021

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 19 Febbraio 2021 15:13

Le prove Invalsi si faranno e, salvo novità dell’ultimo momento, partiranno dal 1° marzo per gli studenti all’ultimo anno delle superiori. Ad annunciarlo è stata la stessa Presidente dell’Istituto Invalsi, Anna Maria Ajello, che all’ANSA ha confermato la notizia: i test per valutare il livello di preparazione degli studenti quest’anno si terranno. La decisione è arrivata dopo l’incontro della Ajello con il neo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che dovrebbe firmare nei prossimi giorni un’Ordinanza.

“Il ministro ci ha subito ricevuti ed ha confermato la necessità di avere dei dati per decidere le politiche scolastiche – ha spiegato la Presidente dell’Invalsi – ma non ci ha detto nulla sull’uso rispetto all’esame di maturità”, cioè se saranno propedeutiche per l’ammissione agli Esami di Stato.

Ora, però, dal Miur fanno sapere che la partecipazione alle prove nazionali Invalsi non sarà requisito di accesso, e saranno le istituzioni scolastiche a stabilire eventuali deroghe al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale.

Sempre secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa, dopo quelle delle superiori a marzo, ad aprile partiranno le prove Invalsi per le terze medie, mentre a maggio si faranno i test alle elementari, come già previsto in precedenza.

Infine, a partire dal 1° settembre, Invalsi mette a disposizione dei test iniziali definiti dall’ANSA “di tipo diagnostico”, per valutare il livello di apprendimento e le possibili lacune degli studenti. Questi ultimi, però, sarebbero su base volontaria: “è un servizio in più che offriamo”, ha spiegato la Presidente Anna Maria Ajello.

Ma cosa cambia quindi rispetto agli anni scorsi? Quale sarà il calendario delle prove Invalsi e la strada verso gli esami di maturità 2021? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Prove Invalsi 2021, cosa cambia

Il premier Mario Draghi ha sottolineato come la scuola sia una priorità del suo nuovo governo, specie dopo tutte le chiusure che hanno fatto perdere parecchio terreno agli studenti. E con l’arrivo a viale Trastevere del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si è deciso di mettere a punto già l’Ordinanza ministeriale in vista degli Esami di Stato della scuola secondaria. La pubblicazione dovrebbe avvenire nei prossimi giorni o al più tardi la prossima settimana, ma circolano già le prime indiscrezioni su come si terranno i test e in che giorni.

Come confermato dalla Presidente Anna Maria Ajello, le prove Invalsi ci saranno, ma stando a quanto si apprende, per quanto riguarda le superiori, dovrebbero coinvolgere solo gli studenti del quinto anno, mentre potrebbero essere state eliminate per gli alunni delle seconde classi. Si terranno poi per le terze medie e alle elementari e verificheranno le competenze in Italiano, Matematica e Inglese (quest’ultima materia non sarà compresa tra i test per le elementari).

Le prove per i ragazzi dell’ultimo anno delle superiori si terranno al computer e pare sia proprio per questo motivo che si sia scelto di annullarle per gli studenti delle seconde classi: per agevolare gli istituti scolastici nella predisposizione degli spazi e nell’organizzazione delle aule, che diversamente sarebbe stata complicata dalle misure di sicurezza per il Covid. Per i dettagli ed eventuali conferme o smentite, però, bisognerà aspettare le indicazioni che saranno presenti nell’Ordinanza del Ministero dell’Istruzione.

Prove Invalsi 2021, il calendario

Al momento il calendario della somministrazione dei test Invalsi, che si svolgerà – come già detto – in modalità computer based e con scelta autonoma del giorno della scuola tra quelli proposti, sembra essere il seguente (anche se variazioni sono sempre possibili):

  • dal 2 al 5 marzo dovrebbero svolgere le prove le classi quinte campione della secondaria di secondo grado;
  • dal 1° al 31 marzo dovrebbero svolgere le prove le classi quinte non campione della secondaria di secondo grado (ogni scuola in base a queste date sceglie il proprio calendario specifico);
  • 8-9-12 e 13 aprile dovrebbero svolgere le prove le classi terze campione delle scuole medie;
  • dal 7 al 30 aprile dovrebbero svolgere le prove Invalsi 2021 le classi terze non campione delle scuole medie;
  • il 5 maggio dovrebbero svolgere le prove Invalsi 2021 di Inglese le classi quinte delle elementari;
  • il 6 maggio dovrebbero svolgere le prove Invalsi 2021 di Italiano le classi seconde e quinte delle elementari;
  • il 12 maggio dovrebbero svolgere le prove Invalsi 2021 di Matematica le classi seconde e quinte delle elementari.

Per quanto riguarda le classi seconde delle superiori, qualora si decidesse di far svolgere anche a loro le prove Invalsi, seguirebbero il seguente calendario:

  • dal 10 al 28 maggio le classi non campione;
  • 11-13 e 14 maggio le classi campione.

Ovviamente, data la situazione emergenziale dovuta alla pandemia e al continuo stravolgimento degli scenari, che variano anche da Regione a Regione, il calendario delle prove Invalsi 2021 potrebbe subire delle modifiche.

Maturità 2021, torna l’ammissione o non ammissione

Come già specificato all’inizio, le Ordinanze ministeriali che lunedì saranno inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il parere previsto prima della loro emanazione, prevedono che siano gli istituti a stabilire l’ammissione o meno agli esami di maturità, indpendentemente dalle prove Invalsi.

Spetterà dunque agli scrutini finali delle quinte classi valutare se lo studente merita o no di essere ammesso all’Esame di Stato.

Maturità 2021, la commissione d’esame e le date

Stando a quanto si sa finora, poi, le commissioni saranno composte da sei commissari interni e dal Presidente come unica figura esterna, come già avvenuto per gli esami di maturità del 2020.

La sessione d’esame avrà inizio il prossimo 16 giugno, così come annunciato a inizio anno scolastico. Nelle scorse ore si ipotizzava che la prova potesse slittare di qualche settimana. Ad ogni modo, tutto è passibile di modifiche in base all’aggiornamento dei contagi e all’andamento della pandemia.

Maturità 2021, l’elaborato e il colloquio

Il colloquio – come rende noto il ministero dell’Istruzione – partirà dall’elaborato predisposto dai candidati. L’argomento dell’elaborato sarà assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente entro il prossimo 30 aprile dal Consiglio di classe. Ogni docente seguirà un gruppo di studenti. Ragazze e ragazzi saranno accompagnati durante la costruzione del loro elaborato, che dovrà essere consegnato all’insegnante di riferimento entro il 31 maggio.

Dopo la discussione dell’elaborato, la prova orale proseguirà con l’analisi di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento della lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati, come lo scorso anno, dei materiali (un testo, un documento, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione. All’interno dell’elaborato o nel corso del colloquio saranno esposte le esperienze svolte nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (quelli che una volta erano definiti Alternanza scuola-lavoro). Nella conduzione dei colloqui si terrà conto delle informazioni contenute nel curriculum dello studente, che comprende il percorso scolastico, ma anche attività effettuate in altri ambiti, come sport e volontariato.

L’esame di terza media, come sarà

Come si legge sul sito del Ministero, “L’Esame di primo ciclo prevede una prova orale a partire dalla discussione di un elaborato su una tematica che i Consigli di classe assegneranno, tenendo conto delle caratteristiche personali di ciascuna studentessa e di ciascuno studente, entro il prossimo 7 maggio”.
Anche in questo caso è prevista una data entro la quale consegnare quella che spesso viene definita “tesina”: “L’elaborato sarà trasmesso alla commissione entro il 7 giugno. I docenti seguiranno i singoli alunni, suggerendo la forma di elaborato più idonea e accompagnandoli durante la stesura. L’elaborato potrà essere scritto, in forma multimediale, potrà essere una produzione artistica o tecnico-pratica e coinvolgere una o più discipline”.
Infine: “La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode. L’ammissione all’Esame sarà deliberata dal Consiglio di classe. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso. Quanto al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale, saranno, come previsto dalla normativa, i collegi docenti a introdurre le eventuali deroghe, tenuto conto delle specifiche situazioni anche dovute all’emergenza pandemica”.