Green Pass, cosa cambia per palestre, negozi e ristoranti dal primo aprile

Con la fine dello stato di emergenza, il ritorno alla normalità è sempre più vicino: ecco le novità sul Green Pass in vigore dal 1° aprile 2022

L’emergenza Covid sta allentando la sua morsa, e le prime novità si fanno già sentire su tutto il territorio italiano. Dopo l’addio al sistema dei colori per le Regioni, anche l’uso del Green Pass subisce notevoli modifiche. La nuova regolamentazione, in vigore dal 1° aprile 2022, vede infatti un suo ruolo sempre più marginale, soprattutto per attività quali negozi, ristoranti e palestre. Vediamo cosa cambia a partire da tale data.

Green Pass, le novità dal 1° aprile 2022

La fine dello stato d’emergenza decreta un graduale allentamento delle misure di sicurezza adottate per fronteggiare la pandemia, in primis il Green Pass. La certificazione, impiegata per individuare le persone coperte da vaccino, da guarigione o con un tampone avente esito negativo, perde pian piano le sue funzioni per moltissime attività. Quello dell’uscita dal sistema del Green Pass è un processo lento, che prevede diversi passaggi: si inizia dal 1° aprile 2022, con la fine dell’obbligo di esibire la certificazione verde presso negozi, parrucchieri, ristoranti all’aperto, banche, poste, uffici pubblici, musei, hotel, attività sportive outdoor e trasporto pubblico locale.

Resta invece obbligatorio essere in possesso del Green Pass base (ovvero quello ottenuto anche mediante tampone molecolare o antigenico, validi rispettivamente 72 o 48 ore) per avere accesso ai ristoranti al chiuso, agli eventi sportivi, alle mense, ai concorsi pubblici e a mezzi di trasporto come aereo, treno, nave e traghetto. Il Green Pass rafforzato, che si ottiene solamente mediante vaccinazione completa o guarigione dal Covid, serve ancora per tutta una serie di attività al chiuso: piscine, palestre, centri benessere, convegni, centri culturali e ricreativi, cerimonie al chiuso, sale da gioco e casinò, discoteche, spettacoli e competizioni sportive indoor.

Il Green Pass, sia base che rafforzato, dovrebbe decadere del tutto a partire dal 1° maggio 2022, quando si potrà avere libero accesso ovunque senza bisogno di presentare la certificazione. L’unica eccezione, che rimarrà in vigore sino al 31 dicembre 2022, riguarda l’ingresso dei visitatori presso le RSA e i reparti di degenza degli ospedali: in questo caso servirà ancora il Green Pass super rafforzato, che si ottiene con dose di richiamo o con tampone in aggiunta al Green Pass rafforzato.

Green Pass e lavoratori, cosa cambia

Finora, il Green Pass rafforzato era obbligatorio anche per i lavoratori. A partire dal 1° aprile 2022, tutti possono accedere ai luoghi di lavoro con il solo Green Pass base, inclusi gli over 50 – per cui era entrato in vigore l’obbligo di vaccinazione. Mentre dal 1° maggio 2022 decade anche la certificazione base, e si potrà tornare al lavoro senza bisogno di alcun pass. Rimangono, naturalmente, alcune eccezioni.

Vige ancora l’obbligo di vaccinazione, fino al 15 giugno 2022, per il personale scolastico, il personale delle università, il personale del comparto sicurezza e soccorso pubblico, la polizia locale e l’amministrazione penitenziaria, il personale dei Corpi forestali delle Regioni a statuto speciale. Per i lavoratori sanitari e delle RSA, l’obbligo è esteso fino al 31 dicembre 2022. Infine, per quanto riguarda lo smart working, questa modalità di lavoro è applicabile fino al 30 giugno 2022 senza bisogno di stipulare accordi individuali con i lavoratori.

Mascherine e quarantena, le novità

L’obbligo di indossare la mascherina FFP2 al chiuso permane sino al 30 aprile 2022: sono inclusi, in tale regolamentazione, l’accesso ai mezzi di trasporto pubblici, a funivie, cabinovie e seggiovie, l’ingresso agli spettacoli al chiuso e alle competizioni sportive. In discoteca, sempre fino al 30 aprile 2022, deve essere indossata la mascherina (anche chirurgica) ad esclusione del momento del ballo.

Per quanto riguarda la quarantena, a partire dal 1° aprile 2022 è obbligatoria solo per chi è contagiato dal Covid. I contatti stretti di un positivo devono applicare l’autosorveglianza per 10 giorni, indossando sempre la mascherina FFP2 al chiuso e sottoponendosi a tampone dopo i primi 5 giorni. Questa procedura è estesa a tutti, e non più solo a chi ha effettuato la dose booster o a chi è vaccinato o guarito da meno di 120 giorni.