Giulia Tramontano aspettava un bambino, ma è morta. L’ha uccisa il suo fidanzato

Ha confessato l'omicido della fidanzata Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello, ritrovato il corpo della donna che era incinta al settimo mese

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Giulia è morta dissanguata il 27 maggio 2023, in seguito alle 37 coltellate inferte dal compagno, che ha poi tentato di bruciarne il corpo. Era al settimo mese di gravidanza, aspettava un bambino che avrebbe chiamato Thiago. Giulia aveva 29 anni e la vita davanti a sé, da condividere con il suo bambino. Il suo corpo è stato ritrovato dopo giorni di ricerche senza sosta per un’apparente sparizione. Lo stesso assassino, Alessandro Impignatiello, ha confessato il delitto e ha dato le indicazioni agli investigatori per ritrovare il cadavere.

“Era”, “aveva”, “sognava”: per Giulia e per il bambino che portava in grembo si deve usare il tempo passato. E questo fa male, malissimo, un dolore che si aggiunge ai tanti perché che affollano la mente di tutti. La famiglia di Giulia Tramontano, chi la conosceva, la moltitudine di persone che, dal momento della scomparsa, hanno seguito con il fiato sospeso la vicenda, che si sono unite agli appelli per ritrovarla, che hanno sperato fino alla fine che non si trattasse di un femminicidio, l’ennesimo.

Giulia Tramontano, il depistaggio sulla scomparsa e la confessione del fidanzato

Chissà quanti sogni aveva Giulia Tramontano, quelli che può avere una ragazza di 29 anni incinta del suo primo figlio. In uno dei tanti scatti, circolati in rete dal momento della sua scomparsa, è ritratta di profilo, al mare, mentre accarezza quel pancione che poi, da quella foto, era cresciuto ulteriormente. Perché era già al settimo mese, la gravidanza stava volgendo verso il termine.

Chissà quanti progetti aveva Giulia, quante cose da realizzare, quanti obiettivi da raggiungere. Ora è stato tutto spazzato via. Perché Giulia è morta, uccisa dal suo fidanzato Alessandro Impagnatiello, l’uomo che aveva promesso di proteggerla e di prendersi cura di lei, del bambino. Della loro famiglia. L’ennesima donna vittima di violenza, l’ennesima vicenda che fa tremare le mani e il cuore.

La scomparsa di Giulia era stata denunciata da lui domenica pomeriggio: l’uomo aveva raccontato di essere uscito dalla loro abitazione la mattina presto e di non averla ritrovata al rientro, alle 17. Da quel momento sono partite le ricerche e gli appelli della famiglia di Giulia per cercarla.

Quasi da subito, però, si è parlato di un litigio della coppia e del fatto che nella serata di sabato la 29enne avrebbe scoperto che lui portava avanti la relazione con un’altra donna. La stessa sera in cui Giulia ha mandato un messaggio a un’amica: “Sono un po’ turbata, ma ora vado a dormire”, avrebbe scritto. Erano le 21,30 di sabato e da quel momento della giovane non si è più saputo nulla.

Indagato dal mercoledì, Impagnatiello ha poi confessato l’omicidio e ha indicato agli inquirenti dove ritrovare il corpo di Giulia. Tracce di sangue sono state scovate con il luminol nelle scale del condominio e nell’abitazione: “L’ho uccisa io” pare che abbia detto, poi i dettagli e le indicazioni per ritrovare il corpo di Giulia. Secondo quanto ha raccontato l’ha uccisa a coltellate, poi ha tentato di bruciare il cadavere. Dopo di che ha trascinato il corpo fino alla macchina e l’ha nascosto nei pressi di una palazzina non molto distante dalla loro abitazione.

Chi era Giulia Tramontano

Lunghi capelli biondi, un lavoro come agente immobiliare, una vita tranquilla. Giulia Tramontano era originaria di Sant’Antimo in provincia di Napoli, da cinque anni però viveva a Senago (Milano). Nei giorni concitati delle ricerche sono stati condivisi diversi appelli dalla sorella Chiara, che la descriveva sui social perché più gente possibile potesse riconoscerla.

E la mobilitazione è stata grandissima. Come è grandissimo il dolore ora, dopo il tragico ritrovamento. Lo raccontano, sempre sui social, i tanti ricordi che si susseguono di Giulia, le parole dedicate a lei e al bambino che portava nel grembo.

Una morte che spezza il cuore e che lascia dietro di sé una scia di perché. E, anche se ci saranno delle risposte, di certo non avranno senso, poiché nulla può dare una spiegazione a due vite spezzate per mano dell’uomo che, invece, avrebbe dovuto amare Giulia e il bambino.

Alessandro Impagnatiello è adesso accusato di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso.