Praticare la Wicca significa essere delle Streghe, un termine bistrattato negli anni e con accezione, talvolta, estremamente negativa. Tuttavia, sempre più ragazze, anche molto giovani, si lasciano attirare dalla profonda tradizione Wicca per esplorare non solo la loro spiritualità, ma anche un mondo intero di riflessioni filosofiche sulla natura, sulla bellezza e soprattutto sulla femminilità.
La Wicca è una religione, o meglio, un movimento religioso e una corrente spirituale che punta a mettere in contatto i suoi fedeli con la natura e, simile ma differente, la loro vera natura. La modernissima e recentissima Wicca affonda le sue radici nei culti pre-cristiani misterici di Iside o Eleusi, basando il suo concetto di divinità sulle antiche teorie di una dea Madre che protegge, nutre e fortifica i suoi discepoli e un dio Padre che regola, gestisce e amministra.
I wiccan, ovvero coloro che praticano la Wicca, celebrano il mondo naturale attraverso un patrimonio di insegnamenti derivanti dalle correnti esoteriche e ritualistiche più celebri, come la Golden Dawn, facendole proprie attraverso una spiccata produzione letteraria che ha ricamato ad arte ogni aspetto religioso.
Parlando per sommi capi, la Wicca è una tradizione assai moderna che mescola religione, stregoneria (associata spesso al concetto del primo femminismo) e spiritualità di tipo misterico, dove gli iniziati affrontano un percorso per trovare Dio in tutte le sue moltissime forme. Per i wiccan, il concetto di Uno è duale, e si suddivide nel divino maschile e nel divino femminile, perfettamente uguali e complementari. Dalla loro unione, e dal loro reciproco beneficio, nasce dunque la natura. La Wicca celebra dunque i cicli naturali, attraverso questa forma spirituale di ritorno all’antico paganesimo, attraverso le date importanti dei cicli stagionali (solstizi, equinozi e così via).
I wiccan sono persone che studiano e si immergono nella spiritualità per ritrovare la comunione con la natura attraverso la preghiera, i rituali, i cristalli e l’erboristica. Per loro, l’uomo moderno, nella sua comodità e nel suo grande progresso, ha però dimenticato alcuni dei principi fondamentali della vita.
Se la parola “Strega” fa paura e causa scompiglio, soprattutto grazie all’accezione negativa che solitamente viene relegata alla parola stessa da Hollywood e dal mondo dello spettacolo, il movimento Wicca è una corrente spirituale assai libera, dove il praticante può aggregarsi agli altri o applicarsi individualmente sul suo percorso di crescita spirituale. Le Congreghe wiccan sono luoghi dove i credenti possono praticare rituali di gruppo, attività che per sua natura potrebbe spaventare chi è digiuno ma che in realtà ha lo scopo di celebrare i cicli stagionali e portare benessere all’interno del gruppo. La “magia” Wicca tende sempre ad avere accezione positiva non solo nei confronti di chi la esercita, ma anche a rispettare chi non crede o ha idee differenti.
Le credenze Wicca
La stregoneria dei Wicca è un sistema che incoraggia il libero pensiero, lo spirito critico e invita chi la pratica a comprendere i meccanismi imperscrutabili della natura, apprezzando e traendo beneficio dalla divinità che vive in ogni cosa che ci circonda. Un altro principio molto caro a chi la pratica è quello della responsabilità: ad ogni azione corrisponde una conseguenza di cui, il praticante, dev’essere pronto a farsi carico. I wiccan si oppongono alla violenza in ogni sua forma. Anche i loro rituali non includono sacrifici animali e non danneggiano esseri umani: spesso associata a violenza, la Stregoneria Wicca si basa in realtà su solidi principi moderni di rispetto, tolleranza e giustizia.
La Wicca viene erroneamente associata alla compagine di culti e sette che praticano magia nera. Grattando leggermente la superficie si intuisce che il culto Wicca è prettamente neo-pagano, e celebra Dio alla maniera degli antichi, prima della diffusione del Cristianesimo. I wiccan credono nella magia e la praticano, evitando però di influire in maniera negativa su chi li circonda attraverso “malocchi” o maledizioni”, a cui si oppongono. Una delle loro più forti convinzione è: “Ogni cosa che fai, buona o cattiva, ti tornerà indietro tre volte più forte”.
Uno dei simboli più celebri del culto Wicca è il pentacolo. Esso è un simbolo dei cinque elementi (fuoco, terra, acqua, aria e spirito) in perfetta armonia tra loro che identifica l’equilibrio della Natura, ed è un simbolo di protezione e di benefici. Le credenze popolari attribuiscono invece il pentacolo al satanismo. Nel diciannovesimo secolo, il noto esoterista Eliphàs Levi associò la forma del pentacolo inverso al satanismo, indicandolo come un simbolo perverso che purtroppo viene spesso confuso con il regolare pentacolo neopagano ed esoterico, dal significato assai più benevolo.
La parola “strega” incute timore e suscita paura e repulsione. Una strega, anche nella modernità, si circonda di un alone di mistero che suscita dubbi, incertezze e talvolta diffidenza. La parola strega è una parola potente proprio perché le streghe, secondo le credenze antiche, facevano paura. Le ragazze che si avvicinano alla Wicca tendono a farlo per sentirsi forti, realizzate, potenti e rispettate: status che, secondo molti movimenti femministi, difficilmente si ottiene con altri mezzi nella società moderna. La rivendicazione moderna della parola “strega” ha dunque un significato molto femminista e molto positivo di donne che combattono per la loro individualità e per il loro posto (rispettato) nel mondo.