Nobel Economia a Claudia Goldin: studio senza precedenti sulla disparità di genere

Economista, professoressa ad Harvard: i dettagli dello studio che l'hanno portata a ottenere il prestigioso riconoscimento

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

“Per aver migliorato la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile”: questa è una piccola parte della motivazione che ha portato all’assegnazione del Premio Nobel per l’Economia 2023 alla statunitense Claudia Goldin.

Classe 1946, nata a maggio, economista, attualmente professor of Economics nella prestigiosa Università di Harvard è – tra le altre cose – anche co-direttrice del Gender in the Economy Study Group National Bureau of Economic Research (noto con l’acronimo di NBER). Inoltre, è stata direttrice del programma Development of the American Economy della NBER, per molti anni e più precisamente dal 1989 al 2017.

A lei è andato il celebre premio, l’ultimo assegnato per quest’anno, noto in maniera formale con il nome di Sveriges Riksbank Prize in Economic Sciences in memoria di Alfred Nobel e del valore di 11 milioni di corone svedesi, ovvero circa 950 mila euro.

Claudia Goldin, lo studio che le è valso il Nobel per l’Economia

A spiegare le ragioni del premio è il sito ufficiale del Nobel dove si possono approfondire i dati dello studio – senza precedenti – sulla disparità di genere nel mondo del lavoro che ha portato avanti Claudia Goldin. In particolare, viene sottolineato che: “Ha scoperto i fattori chiave delle differenze di genere nel mercato del lavoro”.

Un vero e proprio resoconto che mira a vedere la partecipazione e il guadagno delle donne nel mercato del lavoro attraverso i secoli. Le conclusioni della sua ricerca, spiegano sul sito del Premio Nobel: “Rivelano cause del cambiamento, nonché le principali fonti del rimanente divario di genere”.

Aspetti importanti, su cui si dibatte ancora molto, e che l’economista ha portato alla luce: “Le donne – si legge ancora – sono ampiamente sottorappresentate nel mercato del lavoro globale e, quando lavorano, guadagnano meno degli uomini”.

Lo studio ha preso in esame 200 anni, concentrandosi sugli Stati Uniti e dimostrando come le differenze di genere nei guadagni e nei tassi di occupazione siano cambiati nel corso del tempo e abbiano assunto una forma a “U”. Ha preso in esame i grandi cambiamenti, anche i più recenti, e lo sviluppo della vita delle donne, restituendo una ricerca importante, che non è fine a sé stessa ma può essere una traccia da cui partire.

E a tal proposito Jakob Svensson, presidente del comitato del Premio per le scienze economiche, ha detto: “Comprendere il ruolo delle donne nel mondo del lavoro è importante per la società. Grazie alla ricerca innovativa di Claudia Goldin ora sappiamo molto di più sui fattori sottostanti e su quali ostacoli potrebbe essere necessario affrontare in futuro”.

Claudia Goldin, la carriera del Premio Nobel per l’Economia 2023

Economista, Claudia Goldin ha alle spalle una grande e ricca carriera. Nel suo curriculum si legge che è co-direttrice del Gender in the Economy Study Group del NBER ed è stata direttrice del programma Development of the American Economy dell’NBER dal 1989 al 2017, inoltre è stata presidente dell’American Economic Association nell’anno accademico 2013-2014.

Una svolta importante nella sua carriera è datata 1990, quando Claudia Goldin è diventata la prima donna di ruolo nel dipartimento di economia di Harvard.

Dal punto di vista della vita privata è sposata con il collega economista di Harvard Lawrence F. Katz. Ha scritto e curato diversi libri.