Michela Murgia, l’ultima chiamata a mamma Costanza: “Mi ha nascosto la verità”

Costanza Marongiu, mamma di Michela Murgia, rompe il silenzio sulla morte della figlia e svela com'è andata l'ultima chiamata

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Michela Murgia se n’è andata lo scorso 10 agosto dopo aver convissuto a lungo con un carcinoma ai reni. Sapeva che il suo destino fosse già scritto e con una lucidità e una onestà fuori dal comune non si è mai risparmiata nel racconto della malattia.

Gli ultimi mesi sono stati difficili, ma il dolore è la consapevolezza della morte imminente sono stati alleviati dalla presenza della sua amata famiglia queer, che non l’ha lasciata da sola neanche per un momento. Famiglia, una parola speciale per la scrittrice che proprio di recente aveva parlato di quella d’origine in un’intervista profonda e toccante.

Nulla è stato facile, al punto da decidere di vivere lontano dal fratello Cristiano e dalla mamma Costanza. Quest’ultima ha parlato per la prima volta di una figlia che ammirava e che ha amato come solo una madre sa fare.

Costanza Marongiu, l’ultima chiamata della figlia Michela Murgia

La morte di Michela Murgia ha lasciato un vuoto incolmabile nelle tante persone che hanno avuto modo di conoscerla, così come in chi ha sempre ascoltato o letto con attenzione le sue parole. Per la prima volta, però, a raccontare un punto di vista inedito è stata una delle figure più importanti nella vita della scrittrice: la mamma Costanza Marongiu.

La signora Marongiu ha parlato al Corriere della Sera dell’ultima chiamata con la figlia, avvenuta appena una settimana fa: “Mi ha detto che stava bene, che era serena – ha spiegato -. E che preferiva spostarsi a casa sua, morire a casa e non all’ospedale. ‘E perché mi dici questo?’, ho chiesto. E lei: ‘Mamma lo sai, può capitare in qualsiasi momento’. Ecco, per me Michela non è andata via: lei è ancora qui”.

Non basterebbero tutte le parole del mondo per spiegare il dolore di una madre che vede la vita della figlia scivolare via, e resta un “groppo alla gola” che pesa come un macigno, anche se era ormai certezza che sarebbe potuto accadere da un momento all’altro: “Michela era malata da un anno e mezzo, ma aspettarmelo no, perché fino al giorno prima mi ha nascosto la verità – ha detto la mamma della Murgia -. Mi diceva: sto migliorando. E io ci credevo. Poi una settimana fa ha smesso di rispondermi al telefono e ho capito che stava male. Ieri [giovedì 10, ndr] è stata lei a chiamare Cristiano e a dirgli che se ne stava andando e che voleva solo che mi dicesse di stare tranquilla e di non piangere. Io non ho pianto, però così è anche peggio, perché mi sento un groppo al cuore che mi sta uccidendo”.

Michela Murgia, il legame con la madre nonostante un passato difficile

L’intera opera di Michela Murgia è stata intrisa delle sue idee, ma inevitabilmente influenzata anche dal suo passato affatto semplice. Negli ultimi mesi ha aperto il suo cuore proprio a proposito della famiglia, includendo nel racconto anche quanto riguardava mamma Costanza da vicino. O meglio, quel padre violento che “ha tradito il suo mandato”, la “persona che avrebbe dovuto prendersi cura di me” e dal quale infine è scappata, come aveva detto a Vanity Fair.

Una fuga necessaria per seguire i propri sogni, anche se al prezzo di una lontananza con la madre e il fratello Cristiano, che ha avuto certamente il suo peso. Ma non c’è distanza che, di fatto, possa realmente separare una madre e sua figlia e dalle parole della signora Marongiu trapelano tutta la stima e l’ammirazione che ha sempre avuto nei confronti di quella donna che ha messo al mondo e che, in fondo, le somigliava moltissimo: “Era una forza della natura. Qualunque strada avesse intrapreso, sapevo che sarebbe riuscita. Raggiungeva tutti gli obiettivi che si metteva in testa: era forte, coraggiosa, puntualmente critica anche con sé stessa. Se sbagliava lo ammetteva, era importante”.

Oggi l’unico rimpianto è quello di non poter presenziare ai funerali della figlia Michela, in programma il 12 agosto alle 15.30 presso la Chiesa degli Artisti di Roma, a causa di alcuni problemi di salute.